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giovedì 4 dicembre 2025

"Troppo napoletano" (2016) #SpiegazioneTitolo

 "Troppo napoletano" non appare a primo impatto come la migliore scelta di titolo, dato che probabilmente lascia fuori dai cinema una buona parte d'Italia che magari sospetta si tratti di un'opera che non potrebbero capire, o molto di nicchia, oppure semplicemente non fatta per loro.

Tuttavia, se pur non si possa certo definirlo un gran titolo, ha alcuni aspetti positivi.
Il primo è per la produzione dell'opera, porta certamente infatti molti napoletani e campani a vederlo, dato che fa leva sull'orgolio regionalista e sul piacere di vedere una produzione e realizzazione di casa propria.
 
Come secondo aspetto encomiabile vi è il suo essere esplicito, dà certamente una connotazione sufficente di quali possano essere temi ed aspetti della società, che verranno trattati.
 
E per terzo, è che è un titolo vero, alcuni aspetti del film sono troppo napoletani, tanto che servono alcune scene di spiegazioni che sono state inserite appositamente. 
 
 
 

lunedì 1 dicembre 2025

Che cosa è la "Censura cinematografica"?

 Il termine "Censura" ci arriva dall'antica Roma, dove esistevano degli "uffici", con degli incaricati, ad attuare proprio l'azione di censura, il loro ruolo e nome era quello di "censori".

La parola sta a significare un determinato grado di controllo, spesso preventivo (ma potrebbe avvenire anche a posteriori, od addirittura in tempo reale), da parte di una qualche entità, sia essa una persona singola o un gruppo di persone, nei confronti di una certa opera.

Tale azione non è presente soltanto nel mondo del cinema, accade anche in quasi tutte le altre forme di arte e non solo, ma vedremo adesso dove, come e per mano di chi, accada nella cinematografia.

Come detto molte di queste limitazioni avvengono al giorno d'oggi prima della fase di distribuzione, questo è ciò che accade per esempio per i film che vengono vietati da parte di enti prescelti ed incaricati, ai minori.

Le limitazioni alla distribuzione però non sempre risultano efficaci o ben calibrate, è cosi che può accadere che un film venga magari bandito per intero, dopo aver suscitato una emulazione di qualche atto incongruente con la società o una parte di essa.

Tuttavia esistono casi di censura anche durante le proiezioni stesse, quando magari in passato in una sala cinematografica una figura religiosa o politica si rendeva conto che qualcosa di inadeguato era presente nella pellicola, e ne esigeva l'immediata rimozione.

Il capolavoro di Giuseppe Tornatore "Nuovo Cinema Paradiso" parla molto esplicitamente ed approfonditamente di questo tema.

Da notare anche come, se pur l'industria del cinema sia stata una delle più bersagiate in assoluto, anche la musica ed i videogiochi in tempi recenti hanno suscitato diversi risentimenti e scatenato qualche polemica su cosa fosse giusto diffondere, visto che è tutto materiale principalmente indirizzato ai piu giovani.

giovedì 27 novembre 2025

A cosa serve un gruppo elettrogeno?

Prima di spiegare quale sia la connessione tra una cosa cosi pratica ed apparentemente lontana, lontanissima, dal mondo della cinematografia, è bene chiarire per chi non ne avesse la certezza, che cosa di fatto sia un gruppo elettrogeno.

Si tratta di un generatore di energia portatile, di dimensioni molto variabili, che grazie ad un motore a combustione, detto anche motore termico, con sostanze liquide come carburante (benzina o gasolio), riesce a produrre energia elettrica, che poi può a sua volta alimentare un qualsivoglia dispositivo.

Questo elemento, nonostante venga dato per scontato, è estremamente rilevante per il mondo del cinema, e non solo. Molte delle scene di una pellicola, sono girate "in esterna", ossia in un qualche luogo che non ha accesso ad una fonte di energia classica, come potrebbe essere una presa elettrica.

Ecco che grazie a questo elemento, si possono alimentare gli apparecchi necessari per la registrazione, come telecamere, luci e quant'altro.
La cosa non è assolutamente limitata ad un prodotto "in differita" come una pellicola cinematografica, perchè con un oggetto del genere si possono realizzare anche delle "dirette", per la televisione, come potrebbe essere un servizio del telegiornale da parte di un inviato sul posto, oppure l'intera puntata di un programma all'aperto. 
 
Naturalmente molti elementi per la ripresa possono avere, e solitamente hanno, delle batterie, tuttavia un oggetto come un gruppo elettrogeno è un elemento che viene solitamente dato per scontato, o talvolta nemmeno si è a conoscenza della sua esistenza, nonostante sia di cosi notevole importanza per una produzione di un prodotto audio/video all'aperto.

venerdì 21 novembre 2025

Che cosa significa "studio cinematografico"?

 In italiano la dicitura esatta per uno studio cinematografico sarebbe "teatro di posa", ossia uno stabilimento adibito od addirittura costruito appositamente per girarvici al suo interno delle riprese di pellicole cinematografiche. 
Stesso varrebbe per un luogo scelto o realizzato per delle riprese televisive, che da Teatro di posa verrebbe comunemente e specificamente chiamato studio televisivo.

Le grandi case di produzione utilizzano e di fatto quasi sempre possiedono, questi edifici, in molti casi capannoni con alcuni spazi esterni anch'essi adibiti a set cinematografici. 
L'esempio di queste piccole città dedicate alle riprese cinematografiche, è quello presente a Los Angeles, dove viene girata la maggior parte delle pellicole americane, dette anche Hollywoodiane, proprio dal nome del quartiere della suddetta città.
Le grandi compagnie cinematografiche americane dette le Big Five, possiedono la maggior parte di queste strutture, che possono essere visitate tramite tour guidati. La cosa è talmente diffusa, che trovarsi a Los Angeles da turisti e visitare gli studios è considerato una delle maggiori attrazioni. 

Per quanto riguarda l'Italia, il luogo adibito a tali attività, o almeno il più grade della nazione, si trova a Roma, e già dal nome è molto intuitivo di come si parli in questi casi proprio di piccole città, si chiama infatti come presumibilmente già tutti sanno : "Cinecittà".
Esiste e resiste da 90 anni, ed altrettante sono le candidature agli Oscar che le produzioni realizzate al suo interno hanno permesso di ottenere al cinema italiano.
Nelle sue migliaia di metri quadri di superficie e di capannoni, hanno lavorato praticamente tutti i più grandi registi italiani durante tutti questi anni, ed anche alcuni dei migliori tra gli stranieri, come per esempio Martin Scorzese. 
 
Questi erano quelli più direttamente consciuti e rilevanti per noi italiani, ma ovviamente di strutture simili ne esistono moltissime, praticamente ogni grande agglomerato di case di produzione ne possiede una, od usufruisce di una (Cinecittà è tornata ad essere statale negli ultimi anni). 
Da notare è certamente come la digitalizzazione, nella fattispecie C.G.I. e Greenscreen su tutte, abbiano in parte spostato la realizzazione di scene complesse o parti di esse, sul computer, non avendo più bisogno in alcuni casi di ambienti cosi grandi dove dover costruire una scenografia
completa per riprendere poi la scena finale.

martedì 18 novembre 2025

"Non cosi vicino" #SpiegazioneTitolo

 Più che una vera e propria spiegazione, questo post sarà un riassunto su come si sia arrivati ad adattare il titolo nella versiona italiana, in tale modo, senza tuttavia riuscire a trovargli veramente un perchè.

Si parte da un romanzo, prima opera in cui si trovano narrate tali vicende, di nome "En man som heter Ove", che in italiano avrebbe dovuto chiamarsi semplicemente "Un uomo chiamato Ove", ossia la sua traduzione letterale, ma viene invece trasformato in un assurdamente criptico e complesso "L'uomo che metteva in ordine il mondo", boh. 

Arrivò dunque il momento della prima versione cinematografica, svedese come il libro, che in lingua originale mantiene il titolo di "Un uomo chiamato Ove", ma che in italiano viene distribuita con un, stavolta estremamente ridimensionato "Mr. Ove", boh.

Giunse quindi il momento di tradurre/adattare la versione americana, remake della pellicola originale, dal nome "A man called Otto" (Un uomo chiamato Otto), ed il risultato è stato "Non cosi vicino", boh.

mercoledì 12 novembre 2025

Lucca Film Festival

 Tra i moltissimi film festival in Italia e nel mondo ve ne è uno anche nella città di Lucca, quello di quest'anno è da poco terminato, dato che si svolge a cadenza annuale nell'ultima parte del mese di settembre, ed ha la durata di 8 giorni.


L'argomento è stato già in parte trattato in questo blog perchè all'interno della manifestazione viene organizzata una serata chiamata "Lucca Effetto Cinema", alla quale è già stato dedicato un post, quindi il suggerimento è di andarlo a leggere per avere una visione più completa.

Quello che accade in città durante la suddetta settimana è un po' tutti gli aspetti classici di tali festival, ossia convegni tematici, incontri, mostre, ma ovviamente gli elementi principali sono le proiezioni, di cortometraggi e lungometraggi.

Alcune di esse sono particolarmente rilevanti, per esempio quest'anno vi è stata quella in anteprima mondiale del nuovo film a cui ha preso parte l'attore americano Kevin Spacey. La pellicola in se però purtroppo non è stata particolarmente apprezzata.

L'esempio è scelto anche per spiegare che solitamente alcune delle grandi star internazionali e non, presenti in questi film, decidono di presenziare fisicamente alla manifestazione, spesso prestandosi anche per delle "masterclass".

Quest'anno infatti, Kevin Spacey ha interagito con degli intervistatori, ed il pubblico, per poco più di un'ora all'interno della chiesa di San Francesco, in pieno centro città.

Non è come detto comunque un caso isolato, l'anno precedente infatti era stato Ethan Hawke a presentarsi in città per la manifestazione, e l'anno prima ancora era stata la volta di Julianne Moore.

In sostanza una iniziativa lodevole, che riesce a portare in città qualche nuova uscita cinematografica, e certamente qualche nome altisonante sia a livello italiano che internazionale.

martedì 4 novembre 2025

Che cosa è un "Jump-cut".

 Per "Jump-cut" si intende una tecnica di montaggio cinematografico che unisce due punti della pellicola senza nessuna transizione, proprio come se ne fosse stata tagliata una parte e si "saltasse" direttamente al fotogramma successivo, da li il nome in lingua inglese, che in italiano potrebbe essere tradotto letteralmente con "Salto del taglio".

L'inizio del suo utilizzo non è affatto recente e le sue implicazioni sono numerose, essendo una tecnica piuttosto versatile, tanto che viene usata sia nella commedia, per enfatizzare l'aspetto comico di una scena, tanto quanto in una scena drammatica per aumentarne la tensione e la sorpresa.

Volendo approfondirne le origini, sembra che sia stata scoperta per caso, quando durante le riprese di una scena che coinvolgeva il passaggio di un carro che trasportava persone, la cinepresa si sia bloccata, ed una volta che fu sbloccata, pochi momenti dopo, stava passando nello stesso luogo e nella stessa direzione un carro funebre. La ripresa dunque, dato che la parte centrale di pellicola tra i due momenti non era stata di fatto mai usata, creava involontariamente l'illusione che il primo si fosse trasformato nel secondo.

Nei suoi oltre 100 anni di utilizzo, e nonostante esistano varie sfumature del suo uso e del suo scopo, il più comune ed il più caratterizzante, è il fatto che dia la sensazione di un passaggio del tempo istantaneo, ossia di saltare a livello temporale ad un momento successivo della storia, che potrebbe essere istanti o persino ore nel futuro, senza far perdere allo spettatore la connessione con gli avvenimenti che si stanno rappresentando, ma lasciando comunque molto al suo immaginario. 

venerdì 24 ottobre 2025

"Lost in translation - l'amore tradotto" #SpiegazioneTitolo

 Più che una vera spiegazione, perchè non c'è di fatto molto da spiegare, questo post sarà una domanda retorica sul come si sia finiti in Italia, e si finisca spesso, ad adattare i titoli dei film in modi così insensati e monotematici. 

Il problema che risiede nella prima parte del titolo è che il senso voluto in originale, è esattamente l'opposto di quello spiegato in italiano nella seconda parte. 
Nato "Lost in translation", ossia letteramente "perso durante la traduzione", viene tradotto concettualmente con "Intraducibile", cosa che lo colloca nella direzione assolutamente opposta all'aggiunta della seconda parte di titolo nella versione italiana "Lost in transaltion - l'amore tradotto". 

La seconda parte contiene inoltre l'annoso problema dal quale l'Italia proprio non riesce a liberarsi, l'abuso della parola "amore" in titoli di canzoni, testi, e titoli di film.
Modo apparentemente sempre efficace per portare la gente al cinema, e che come già spiegato in molteplici spiegazioni di titoli, rivela di fatto più di quelle che erano le intenzioni originali della regista.

martedì 21 ottobre 2025

Che cosa significa "Inquadratura"?

"Inquadratura" è una parola molto usata nella lingua italiana, dal parlato comune al gergo tecnico di alcuni settori.

La parola in se e per se può intendere diverse cose, come ad esempio "l'inquadrare" una persona, figurativamente, ossia il ritenere di averne carpito lo spirito ed il modo di fare, ma in questo post ne vedremo il senso con la quale si usa nel campo cinematografico.

Il suo significato letterale è in pratica quello di mettere come in un quadro una certa immagine, viene da se che nel mondo del cinema diventa quindi un certo spazio ben preciso che si sceglie di riprendere attraverso la cinepresa.

In questo spazio si potrebbero travare persone o cose, che verrebbero poi identificate per la loro posizione, con una dicitura in "piani", primo piano o secondo piano per esempio, e la stessa inquadratura potrebbe avere la caratteristica di rappresentare la visione personale di una persona, ed essere quindi definita "soggettiva", oppure avere una angolazione neutra, ed in tal caso si chiama "oggettiva".

Ci si può avvicinare maggiormente ad oggetti già inquadrati, proprio come scelta stilistica, e la cosa viene definita come una "zoommatta", dal verbo inglese "to zoom", (in inglese esiste in entrambe le direzioni "zoom in" e "zoom out"), ed a quel punto ciò che finisce fuori dall'inquadratura, e ciò che lo era già, verranno definiti come oggetti/persone "fuori campo".

martedì 14 ottobre 2025

"A family affair" #SpiegazioneTitolo

 "A family affair" è una recentissima commedia romantica con Nicole Kidman e Zac Efron, e questo sarà probabilmente il post più corto di tutto il blog fino ad oggi dato che c'è una sola parola da spiegare, in verità.

La parola è "affair", che per un osservatore distratto o qualcuno con una conoscienza basica della lingua inglese, molto spesso fa caderere in una trappola, data dal fatto che si, vuol dire "affare", ma forse ancor più frequentemente si trova ad indicare una "relazione", spesso extraconiugale.

E' infatti un falso amico "false friend", che in questo caso è stato volutamente usato in un modo da creare un gioco di parole, grazie al quale può indicare entrambi i significati.

Il film quindi non è sulla mafia italo-americana come potrebbe far pensare leggere distrattamente "un affare di famiglia", ma bensì una semplice relazione amorosa, nata tra il datore di lavoro della figlia, e la madre di lei, quindi una cosa sostanzialmente "in famiglia".

sabato 11 ottobre 2025

"Forrest Gump" nasceva oggi..

 Beh, non "nasceva" realmente, diciamo piuttosto che per la prima volta si insediava come ricordo, per molti indelebile, nelle nostre menti.

E non è particolarmente corretto nemmeno dire "Oggi", ma era comunque nel mese di Ottobre, del 1994, che iniziava ad essere distribuito nelle sale italiane, quel capolavoro, poi abbondantemente consacrato, che è stato "Forrest Gump".

Sono dunque piu di 30 candeline per il fittizio Forrest, come sono stati 30 gli anni che il film descrive con la propria trama ed i propri flashbacks, e come erano, qualcuno in piu, 38, gli anni di Tom Hanks ai tempi delle riprese.

Buon approssimativo compleanno dunque, a quello che per la vastità di temi analizzati e l'egregio risultato della sua forma, è forse il più grande film di tutti i tempi, o almeno di quelli moderni. 

mercoledì 1 ottobre 2025

Quando è nato il cinema in Italia?

 "Nato" è un termine improprio in questo caso, dato che il cinema, inventato in Francia nel 1895 dai fratelli Lumière, è in realtà "arrivato" in Italia. Tuttavia ci sono alcuni momenti rilevanti della sua evoluzione nel nostro paese.

Il primo è appunto il suo arrivo, dopo appena un anno dalla sua nascita, nel 1896 si iniziano a girare i primi filmati anche nel nostro paese.

Il secondo è la nascita invece, della prima casa di produzione italiana, a Napoli, nel quartiere Vomero, dal nome "Titanus".

Il terzo è la distribuzione, dal vivo e nelle sale, del primo cortometraggio ufficiale : "La presa di Roma", nel 1905. 

Il quarto, diversi anni dopo, siamo infatti ormai già agli anni '30, è la nascita di un polo di studi cinematografici a Roma, chiamato "Cinecittà", ed occupante una superficie di 400.000 metri quadrati, che lo rendono probabilmente ancora oggi, il più grande complesso di studi cinematografici in Europa. 

giovedì 18 settembre 2025

Il "politicamente corretto" è censura?

Una volta esisteva appunto la censura, quella religiosa per esempio, per atti impuri o blasfemi, come si vede bene in "Nuovo Cinema Paradiso", oppure poteva essere di natura politica, per aspetti non accettati da l'una o l'altra fazione.

Oggi se ne è aggiunta una forma più estrema, che riguarda l'intera figura del singolo interessato, ed è chiamata "Cancel culture" (Cultura della cancellazione) ed è legata a tutta una nuova riscoperta di valori morali, guidati dal politicamente corretto. 
Questa nuova visione del mondo, e forse maggiore attenzione alle cose, ha "cancellato" molte figure correnti o storiche, che si erano macchiate di un qualcosa di negativo e secondo l'opinione di molti indelebile, anche in settori privati, quindi non necessariamente legati alle loro opere.
Opere che anch'esse in molti casi hanno subito delle consistenti "cancellazioni", se non per intero almeno in alcune loro parti, o delle "rivisitazioni", in questi ultimi anni, al fine di togliere od edulcorare elementi considerati attualmente come socialmente scomodi o scorretti. 

Questa nuova frontiera del "Politicamente corretto" tuttavia è ad oggi in costante divenire, sia come temi, che nei suoi aspetti più puramente linguistici, come di fatto è per un po' tutti i grandi aspetti di una società in perenne movimento. 

Ma ciò che è certo riguardo al moderno "Politicamente corretto", che si sia d'accordo od in disaccordo con esso, è che abbia posto diversi nuovi limiti a quello che si può dire e/o fare in molti ambiti in cui i sistemi ed i meccanismi esistenti sembravano consolidati e stabili, ed uno di questi è certamente anche il campo cinematografico, dove magari è più facile mostrare parti corporee o linguaggi scurrili, rispetto agli anni dei dopoguerra, ma viene posta maggiore attenzione al non urtare i sentimenti di nessuna persona o categoria, nonostante si tratti di personaggi fittizi e di storie di fantasia. 



giovedì 11 settembre 2025

Che cosa è il DAMS :

 Il DAMS è un corso di laurea che potrebbe essere definito di recente istituzione, 1971, se paragonato a tutti quelli storici come architettura o magari giurispridenza, ma comunque un corso che ha già oltrepassato il mezzo secolo di vita, quindi non è possibile definirlo recentissimo come tutti quelli nati negli ultimi due decenni, come per esempio quelli di interfacoltà.

Il nome è un acronimo, precisamente di "Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo", e dopo la sua istituzione, a Bologna come primo ateneo, si è espanso i molte altre città d'Italia.

Ben nota è stata la presenza come docente di Semiotica, di Umberto Eco, tra i padri fondatori proprio del primo corso di laurea bolognese.

L'inizio però non fu accolto con particolare entusiasmo un po' da tutti, dagli altri atenei fino alla critica di settore, ma anzi con un iniziale scetticismo, tanto che lo stesso Eco fu messo parzialmente in discussione per la sua scelta.
In sostanza, come ogni cambiamento o novità, specialmente in Italia, vi erano dubbi sul reale valore della cosa.
Il tutto poi smentito dal tempo e dai fatti.

Curioso il caso dell'Università di Pisa, di per se uno degli atenei più prestigiosi ed antichi d'Italia e d'Europa (Quantomeno per quanto riguarda le materia scientifiche) che decise di aprire il proprio corso di laurea in tali disciplice nei primi anni 2000, e lo chiamò C.M.T. (Cinema, Musica e Teatro, probabilmente proprio per non apparire una copia, magari inferiore, del DAMS originale), salvo poi chiuderlo dopo meno di due anni, e riaprirlo anni dopo con il singolare nome di DISCO (Discipline dello spettacolo e della comunicazione).

domenica 7 settembre 2025

"Black Bag - Doppio Gioco" (2025) #AnalisiTItolo

Due cose riguardanti tale titolo : 

La prima è il perchè della prima parte, ossia "Black Bag" che è anche la totalità del titolo del film in lingua originale.
La spiegazione non viene realmente data durante la visione, ma si tratta di una espressione presente nel gergo dei servizi segreti e simili, che riguarda operazioni di alto livello di segretezza, spesso nascoste anche ad altri membri della stessa forza di sicurezza.
Ancor più nello specifico sembra si possa riferire a quando una operazione riguarda l'introdursi in un luogo per appropriarsi o riappropriarsi di un qualche tipo di materiale contenente informazioni rilevanti per la causa.

La seconda, beh siamo nel già sentito e risentito, è la quasi costante assurdità tutta italiana, anche se forse non unica, di aggiungere un secondo titolo che ne rovini la trama.
Si tratta infatti di un film basato proprio su anzioni molto doppiogiochiste da parte della maggior parte dei personaggi, come svela appunto infantilmente il titolo. 

giovedì 4 settembre 2025

Perchè non é facile determinare il film piu costoso di sempre?

 Rimanendo ancora un po' sul tema record cinematografici, quello del film piu costoso è uno dei due grandi classici insieme a quello del film che ha incassato di più, tuttavia è non proprio semplice da determinare, come invece si potrebbe pensare.

I problemi alla base sono molteplici, tra i quali il dover adattare il film "all'inflazione", cosa che deve essere fatta anche per i dati degli incassi, mentre per esempio per stilare la classifica dei film piu lunghi della storia non vi sono grosse difficoltà, salvo qualche tecnicalità, dato che il tempo è un elemento che non è mutato nel corso degli ultimi secoli.

Altre problematiche potrebbero venire da quanto attendibili siano i dati sui propri costi forniti dalle stesse case produttrici, alcune infatti non li rendono pubblici per intero.

Vi sono comunque almeno un paio di certezze, che sono anche intrinsecamente connesse tra loro : 

La prima è che la popolazione mondiale, l'interesse verso il cinema, e le produzioni cinematografiche nei paesi in via di sviluppo, sono in crescita, e questo porta un indiretto aumento dei budget che vengono stanziati per le opere.

La seconda, legata appunto indissolubilmente alla prima, è il fatto che il record del film piu costoso è quasi certamente destinato ad essere battuto con costanza, come appunto avvenuto in tutto questo primo secolo e mezzo di cinema mondiale. 

lunedì 1 settembre 2025

La curiosa classifica dei film con più morti :

 Come visto in un post di poco tempo fa, l'I.M.D.B. è il centro di raccolta di informazioni per eccellenza nel campo cinematografico online, ovviamente per quanto riguarda il pubblico, che può infatti accedervi in forma ipertestuale, come avviene anche per Wikipedia, per citare un sito dalla struttura simile.

La curiosità da segnalare è però che il sito tenga una classifica aggiornata dei 100 film con il maggior numero di morti/uccisioni, in inglese per chi la volesse cercare è : "Movies with the highest body counts".

Leggendola non mancano le sorprese, perchè per quanto la maggior parte siano film dove effettivamente i combattimenti di massa sono il tema o uno dei temi principali, si trovano anche pellicole come "Titanic" al nono posto addirittura, con 307 vittime, e salendo ancor di più vi sono due film che nell'immaginario collettivo sono spesso associati ad un pubblico di tutte le età, ma soprattutto di giovani e giovanissimi, ossia due capitoli della sega de "Il signore degli anelli", nello specifico quello de "Le due torri", con 468 morti, e quello intitolato "Il ritorno del re", che si piazza addirittura primo per distacco, con 836 morti.

Se non si trattasse di finzione non sarebbe di fatto nient'altro che l'apoteosi del macabro, ma essendo pellicole in cui non si è realmente fatto male nessuno, salvo incidenti imprevisti sul set, non sembra la più assurda delle classifiche da tenere, e forse un minimo di vanto per qualcuna di queste produzioni per la posizione raggiunta, può darsi che ci sia. 

domenica 24 agosto 2025

Chi è la vera "star" del nuovo film girato a Lucca?

Potrebbe essere la presenza di Peter Greeaway alla regia, il regista britannico è infatti molto ben considerato dalla critica per il suo cinema d'autore, risultando ad oggi uno dei migliori a livello contemporaneo. 

Potrebbe essere il cast, cambiato radicalmente rispetto alle premesse iniziali che vedevano Morgan Freeman come protagonista, ed hanno poi invece avuto i due premi Oscar, Dustin Hoffman ed Helen Hunt.

Potrebbe essere il budget, al momento di 15 milioni di euro, che per film girati sul suolo italiano non è una cosa di tutti i giorni..

Potrebbero essere molte le ragioni ad invogliare a vedere questo film, ad intrigare, o semplicemente a dar per scontato che sarà un lavoro di valore, tuttavia, visto che tutto questo non è e non può essere altro che una speculazione, e che poi il soggettivo si mischierà all'oggettivo, verrebbe da insinuare una ulteriore opzione, ed a volerla mettere molto in alto, ossia quella che sia proprio la città di Lucca la verà star dell'opera.

Naturalmente senza attori altisonanti, registi di un certo calibro, ed una notevole disponibilità di denaro, si tratterebbe di un film di serie B che magari poco risultato risquoterebbe, ma forse sono proprio quegli elementi citati, cosi rinomati ma anche già sentiti, che faranno risaltare la città come merita, che la dipingeranno propriamente, che ne faranno apprezzare ad un pubblico estreamamente vasto le sue caratteristiche uniche, e che permetteranno di lasciare il ricordo di un film con grandi nomi, che hanno nella sua location il valor aggiunto più unico di tutti.


giovedì 21 agosto 2025

Quando James Cameron fece un'offerta che non poteva essere rifiutata..

Augurandosi che su di un blog riguardante il cinema, James Cameron e la citazione del padrino nel titolo non abbiano bisogno di spiegazioni, si tratta di un riferimento a quando il regista propose a Matt Damon di recitare nel film "Avatar", diventato poi campione di incassi.

Lo stesso Damon ha raccontato più volte la vicenda in dettaglio ed in maniera ironica in varie interviste, scherzando sul fatto che lui è passerà alla storia come l'attore che ha rifiutato più soldi in tutta la storia del cinema.

La questione, svelata e spiegata da egli stesso, fu che durante le riprese della saga di Jason Bourne, serie di film di cui Damon era il protagonista, gli fu proposto da Cameron di recitare nel sul nuovo progetto, Avatar appunto.
Tuttavia Damon per rispetto della produzione con cui stava lavorando in quel momento ed a cui era fedele da anni, e per il fatto che per questa specifica serie di film gli era stato spesso richiesto di essere presente anche nei periodi di post-produzione, rifiutò l'offerta.

Cameron insistette senza prostrarsi e senza lasciarsi andare ad eccessivi elogi, ma inserì nella nuova proposta una ulteriore clausola economica, ossia il 10% di tutti gli incassi del film.

Il successo eccezionale della pellicola al botteghino, fece si che il risultato di tutta questa vicenda non sia stato altro che un mancato guadagno da parte dell'attore di una cifra pari ad almeno 250 milioni di dollari, per un singolo film.


venerdì 15 agosto 2025

La Cina si sta affermando anche nella cinematografia.

La Repubblica Popolare Cinese dopo anni di grandi aspettative mai concretizzatesi, si sta iniziando ad affermare in molti settori dove prima non era presente o comunque faticava.
Uno su tutti proprio adesso, è quello dell'auto, specificamente quelle elettriche.

Il titolo è forse un po' eccessivo, non si tratta probabilmente ancora di nulla di rivoluzionario, ma quel che è certo è che, dopo decenni e decenni in cui la classifica dei film annuali di maggior incasso a livello globale è stata quasi totalmente appannaggio di opere Hollywoodiane (escludendo il 2020, anno troppo segnato dalle restrizioni pandemiche per fare testo a livello di frequentazione dei cinema), ecco che quest'anno invece, si è imposta, con uno stratosferico incasso di oltre 2 miliardi di dollari, una pellicola di produzione Cinese (Dato fortemente influenzato dal gigantesto mercato interno).

Si tratta di un film d'animazione dal nome Ni Zha 2 (Sequel di un precedente lavoro), della durata di oltre 2 ore, con lingua originale il Mandarino, che ha battuto molti altri record, specialmente in patria.

Quindi, diversamente da praticamente qualsiasi media americano, i quali appellano le scoperte ed invenzioni statunitensi come "Rivoluzioni", mentre quelle cinesi come "minacce", non rimane che augurare il meglio all'industria del cinema cinese, e sarà il tempo a dire se sia stata una casualità o vedremo ulteriori pellicole apprezzate in patria e non.

"Il Bi e il Ba" (1985) #Recensione