Visualizzazione post con etichetta CineFacts e Curiosità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta CineFacts e Curiosità. Mostra tutti i post

lunedì 3 marzo 2025

"Ratatuille" (2007) #SpiegazioneTitolo

 Il titolo non è riferito al nome di un luogo o di un personaggio, ma bensì di una pietanza.

Perfettamente a tema con la trama, dato che l'argomento principale del film è il cibo.

Si tratta di un piatto tipico francese, solitamente in passato cucinato in estate, dalle famiglie meno abbienti.

Tuttavia come accaduto per diversi "piatti poveri" anche in Italia, ad un certo punto capita che si diffondano a livello nazionale, che talvolta perdano lo status di piatti semplici e di bassa fascia, e che in rari casi addirittura ribaltino la loro condizione, diventando piatti raffinati e ricercati.

Altrettanto raramente, come accade invece nel film, viene servito come piatto a se stante, più spesso capita che abbia il ruolo di contorno.

Senza addentrarci nelle varie pronunce, sia per quella francese che per quella nostrana, ne esiste una varietà anche in Italia, diffusa in Liguria e Piemonte, con il nome di "Ratatuja"

Inoltre, un piatto molto simile a cui viene spesso associato o confuso, è la "Caponata" siciliana, anch'esso a base di verdure, del quale però non si conoscono bene le origini, nemmeno quelle etimologiche della parola, a differenza di "Ratatuille", che è stato accertato venire dalla parola "Rimestare", in francese. 

Il titolo dunque è legato a tutto questo a livello storico, ma è, forse più di tutto, un gioco di parole con la parola "Rat", che in inglese significa "Ratto" (Il film è una produzione americana della Disney), che è di fatto anche il piccolo animale protagonista del film. 

giovedì 13 febbraio 2025

"Doppio amore" #SpiegazioneTitolo

 "Doppio amore" è un film francese, che quindi ha avuto il proprio titolo originale tradotto, o sarebbe meglio dire adattato, ed il caso vuole, che ancora una volta con grande sorpresa, nella versione distribuita in Italia, sia apparsa la parola amore.

Parola che non è esplicitamente presente nel titolo originale "L'amant double", dato che di fatto, la storia riguarda una persona che è si l'amante di due uomini, ma ne ama soltanto uno.

"Doppio amore" è dunque ancora una volta, come capita sconcertantemente spesso in Italia, un titolo non tradotto, mal adattato, fuorviante e sbagliato, e contenente la parola "amore" con il solito ed unico scopo di portare l'italiano al cinema, oltre a banalizzarne tutta la trama. 

Sorprende in nagativo la vicinanza al titolo originale, che già includeva temi tanto cari al cinema nostrano, come la sensualità, la sessualità ed il tradimento, ma che apparentemente non risultava ancora abbastanza "amoroso" ed ha richiesto l'inserimento della parola immancabile per tentare di interessare lo spettatore nostrano.

lunedì 10 febbraio 2025

"Back to black" #SpiegazioneTitolo

 "Back to black" è il titolo di un recente biopic riguardante la vita della cantante inglese Amy Winehouse, ma è preso pari pari dal nome di una sua canzone, che a sua volta dette il nome ad uno dei suoi album usciti nel 2007.

Questo spiega a tutti coloro che non conoscono le sue opere. da dove provenga il titolo, ma lascia il dubbio, in moltissimi, riguardo a che cosa significhi di fatto tale frase.

Naturalmente il dubbio in questione esiste solo nella mente dei non nativi di lingua inglese, dato che quest'ultimi sanno bene che non si tratta di una espressione comune della propria lingua, ma una invenzione della cantante stessa.

Fugato il fatto che non abbia una spiegazione certa, "da vocabolario", molti, negli anni in rete, si sono adoperati per darne una spiegazione più sensata possibile.
Alcuni sostengono che si tratti di un ritorno "back", sulle scene, in quanto nuova uscita di un nuovo album, e che black stia a significare una condizione si tristezza e depressione della quale la cantante aveva già sofferto.
Altri ipotizzano si parli di dipendenze, sostenendo che "black" sia in certi frangenti usato come sinonimo di "eroina".

Tuttavia, in una intervista quando ancora in vita, fu Amy stessa a dichiarare che l'espressione si riferisce ad una sorta di ritorno allo stadio/stato precedente delle cose, quando una relazione finisce. Era infatti stata appena lasciata dal suo ragazzo, il quale era tornato insieme alla propria ex, mentre lei, "tornava" in una condizione di incertezza e si rimetteva a fare "bravate" come si confà ad una persona di soli 22 anni.

martedì 4 febbraio 2025

"Pensati sexy" - #SpiegazioneTitolo

 "Pensati sexy" è una commedia italiana uscita recentemente, ma il titolo è un chiaro riferimento ad una frase ben conosciuta in Italia, specialmente nel campo degli influencers e di chi li segue, categorie delle quali tratta il film.

Tutto ebbe inizio durante il festival di Sanremo del 2023, anche se poi è stato scoperto non essere stato il vero inizio, quando l'influencer nostrana Chiara Ferragni, sfoggiò sulla scalinata la scritta "Pensati libera", messaggio destinato all'emancipazione ed alla libertà femminile.
Il concetto è di per se un bel messaggio, giusto da veicolare anche a grandi pubblici se se ne ha la possibilità, ma come era facile prevedere visti l'ego e l'arroganza della indossatrice in questione, non era suo. 
Si tratta infatti di una frase rubata ad un artista di strada bolognese, che già da tempo la usava a contorno delle sue opere.

Fatta la giusta e doverosa digressione sull'"etimologia", ecco che il titolo del film appare come il gesto di voler riprendere il bel concetto iniziale ed adattarlo più specificamente all'opera in questione.
Opera che appunto, volendo analizzare l'aspetto della sessualità umana, personale e di coppia, ha nel suo titolo il messaggio di suggerire al pubblico di sentirsi più libero anche sessualmente. 

sabato 18 gennaio 2025

"Il ragazzo e l'airone" e la sua singolare scelta..

 "Il ragazzo e l'airone" è l'ultima opera, in termini temporali, di quello che è un mostro sacro o forse addirittura il maggior esponente di sempre del genere, Hayao Miyazaki.

Il film ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e di critica, difficile però e perciò aggiungere qualcosa a tutto quello che è già stato detto riguardo all'opera da critici esperti e competenti amatori.

Tuttavia un elemento, oggettivo per la cinematografia, quindi al di là del genere specifico in questione, lo rende curioso ad un pubblico ancora più ampio, ed è quello della scelta promozionale che è stata fatta per distribuirlo.

Il film infatti è uscito nelle sale senza che fosse mai stato rilasciato alcun trailer ufficiale, o fatta alcuna campagna promozionale sui media, dai giornali alla radio, nessuna pubblicità dedicata specificamente all'opera, ne è stata infatti annunciata soltanto l'uscita nelle sale e le date di quando sarebbe accaduto, oltre ad un singolo poster. 

La cosa è stata definita come una "non-campagna", ed a confermare che la scelta fosse voluta dalla produzione vi sono state alcune dichiarazioni in cui veniva affermato che ad oggi i trailer, specialmente quelli hollywoodiani, svelano troppo di un'opera, togliendo la curiosità allo spettatore di andare a vedere di che cosa si tratti.
Lo stesso Miyazaki, con l'avvicinarsi della data di uscita, aveva manifestato preoccupazione per l'assenza di promozione, ma la produzione ribadì la propria scelta/volontà.
La cosa fu ancor più estrema di quello che si possa immaginare, tanto che non vennero svelati nemmeno i nomi di molti membri del cast.

Il risultato è stato però un successo, da prendere da esempio, specialmente appunto da parte di grandi produzioni internazionali, che rilasciano trailer di 10 minuti, e che fanno dello svelare le parti migliori e di chi faccia parte del cast, gli elementi principali da diffondere prima di far andare lo spettatore in sala.

Una scelta dunque quella dell'assenza di promozione e svelamenti vari, che dovrebbe far riflettere visto anche il successo ottenuto, e che auguratamente possa far cambiare il vento verso quella direzione, specialmente in un era che sta andando completamente verso l'altra. 

giovedì 9 gennaio 2025

"La palla numero 13" (1924) #AnamnesiTitolo

Il titolo non è stata certamente la parte più facile ed immediata nella realizzazione di questo film.

In originale è stato distribuito con il nome di "Sherlock Jr", dato che tratta le vicende di un aspirante investigatore, il quale durante le scene di metacinema all'interno della pellicola, immagina se stesso proprio con tale nome.
Quindi alla fine un titolo pertinente, semplice e sufficientemente internazionale. 

Tuttavia il film era nato sotto il nome di "The Misfit", in italiano "Il disadattato", che certamente rispecchiava meno i suddetti aspetti, per i quale è stata elogiata la scelta finale.

Nella versione distribuita in Italia invece, doveva uscire con il nome di "Calma signori miei", decisamente poco stimolante e che lo avrebbe fatto sembrare più come una possibile commedia basata sulla caciara in una qualche sorta di osteria.
Finì invece per essere scelto il titolo "La palla numero 13", certamente più intrigante e criptico, ed un po' più pertinente con la propria trama. 

sabato 4 gennaio 2025

Che cosa è il "Trieste film festival"?

 Ovviamente stiamo parlando di un festival a tema cinematografico, e naturalmente è altrettanto palese che si svolga nella città di Trieste, ma oltre a questo vi sono diversi aspetti non scontati e curiosi da conoscere.

Il primo è che non si tratta di una manifestazione improvvisata, tirata magari su negli ultimi anni, ma parte già dal secolo scorso.
Un altro aspetto che rende l'evento decisamente particolare, è come si concentri fin dalla sua prima edizione, verso un tipo di lavori provenienti dalla parte centro-est dell'Europa, allargando poi ulteriormente i propri "confini" ad opere di zone ancora più lontane in quella direzione, geograficamente parlando, da quelle dell'Europa occidentale.

Ha specificamente questo tema, tanto che inizialmente il nome era direttamente legato ad esso, e solo successivamente è divenuto quello attuale. 
L'evento non richiede una tipologia specifica di opera a livello tecnico, sono dunque presenti dai lungometraggi ai cortometraggi, passando per i documentari. 
Oltre alle pellicole però, si può trovare tutta una serie di iniziative collaterali, legate al mondo del cinema in tutte le sue sfaccettature, alle quali poter partecipare.

Il festival si svolge durante la seconda metà di Gennaio, quindi proprio a breve, e questo post non è stato fatto appunto a caso perché potrebbe fungere da segnalazione agli interessati. 


martedì 24 dicembre 2024

"Un'estate in Provenza" (2014) #AnalisiTitolo

Post piuttosto ridondante concettualmente, ma solo per segnalare, e ribadire il concetto, che anche il titolo del film in questione, ha sofferto del molto frequente "danno da adattamento in italiano".

In originale infatti è stato intitolato "Avis de mistral", che significa "Avviso di maestrale", ossia un titolo che ha una forte connessione con l'opera, con la zona dove è ambientato, dove è infatti solito tirare quel tipo di vento, e con la trama appunto, nella quale il protagonista è profondamente legato ai suoi olivi e spera di ricevere un premio dopo tutto il duro lavoro.

Il titolo è quindi ben amalgamato con la pellicola, ma ha anche le componenti che classicamente lo rendono un'ottima scelta, ossia quella di essere semplice ed orecchiabile, e quella di essere criptico, non svelando niente dell'opera, ma anzi intrigando.

Nell'adattamento in italiano... tutto perduto. Come detto più volte molto spesso si va su di un titolo che sia il più ovvio possibile, e che spieghi il più possibile riguardo alla trama, cosi che la gente sappia già cosa va a vedere. Ed è cosi che si è passati dal titolo originale, ad un insipido e scontato "Una estate in Provenza". 

martedì 10 dicembre 2024

"Profumo di donna" (1974) #AnalisiTitolo

Questo post, come molti altri su questo tema, è per sottolineare per l'ennesima volta come gli accenni all'aspetto "femminile" o "sessuale", siano frequentemente inseriti per portare l'italiano al cinema.

O forse lo farebbe comunque, ma la scelta delle produzioni è chiara, da sempre, accennare quei concetti, spesso in maniera anche poco velata, per massimizzare l'interesse.

Ecco che un film su un veterano di guerra, cieco e depresso, che cerca la pace interiore. diventa puramente una caccia agli odori delle donne che incontra, per strada e non.

Avrebbe potuto chiamarsi in mille altri modi, riferendosi alla sfera della mente, o della spiritualità, o della ricerca nella vita, o delle invalidità, eppure, ancora una volta, l'ennesima, ha finito per essere un titolo riguardante la sfera femminile ed a sfociare sessualità. 

Non sono bastati nemmeno Dino Risi e Vittorio Gassman per renderla sulla carta una opera sufficientemente appetibile per il grande pubblico, serviva quel dettaglio, e quel dettaglio è stato inserito, come quasi immancabilmente si potrebbe dire. 

martedì 3 dicembre 2024

"Un lupo mannaro americano a Londra" #AnalisiTitolo

 Poco da analizzare a dire il vero, ma comunque un paio di commenti a riguardo possono essere fatti.

Il primo riguarda il fatto che per l'aspetto di "lupo mannaro", non si tratti, come potrebbe venir da pensare d'istinto e come accade per moltissimi altri titoli, di una sorta di metafora, ma bensì di un vero e proprio lupo mannaro. Un esempio su tutti in cui si tratta di parlato figurativo è "The wolf of Wall Street".

Un secondo aspetto è il potersi felicitare del fatto che non sono state tentate discutibili traduzioni o ancor peggiori "adattamenti", ma è stato lasciato in quella che è la sua versione originale, semplicemente tradotto letteralmente, da "An american werewolf in London".

Da notare anche invece come questo titolo soffra un po' dello stesso problema di "Una australiana a Roma", con protagonista Nicole Kidman, film che inizia e si protrae, con due australiane come protagoniste di tutte le scene. Lo stesso accade in questa pellicola, i due personaggi che portano avanti tutta la prima parte sono due americani, questo, voluto o non voluto, crea un po' di confusione e fastidio nello spettatore.

Inoltre sembra abbastanza strana ed po' approssimativa, la scelta di identificare il protagonista come "americano" e non magari "Newyorkese", e poi posizionarlo specificamente a Londra, nel titolo, quando in verità il film si svolge anche in un'altra parte dell'Inghilterra, forse ancor più rilevante per la storia rispetto a Londra. 

Per ultimo, forse, è anche uno di quei titoli che quasi tutti hanno sentito nominare. ma che non molti hanno visto, una categoria che di fatto esiste ed una sorte che di fatto hanno "subito" molte altre pellicole.

giovedì 28 novembre 2024

"The Crow" (1994) #AnalisiTitolo

 Il titolo di per se non ha bisogno di nessuna spiegazione per essere compreso, salvo la necessità di essere tradotto, in inglese significa infatti "Il corvo", lasciandogli però il suo voluto alone di ermetismo, dato che non permette di comprendere niente riguardo alla trama e poco riguardo al genere.

La parte curiosa è però come nella famiglia animale dei corvi vi sia una differenziazione tra un corvo comune (crow) ed un corvo imperiale (raven, in inglese), e questo fa suscitare il dubbio che il cognome del personaggio protagonista "Draven" non sia una coincidenza, visto soprattutto che si parla di una storia inventata.

La parola "Raven" è dunque presente per intero nel nome del personaggio, e si potrebbe pure speculare ulteriormente, dato il fatto che "The raven" pronunciato in inglese non suona lontanissimo da "Draven", e che due delle delle caratteristiche principali del corvo imperiale siano quelle di essere di molto più grande rispetto ad un normale corvo, e di muoversi in solitaria od a coppia, elementi che rispecchiano perfettamente la figura del personaggio nel film. 

venerdì 22 novembre 2024

"Sharknado" (2013) #SpiegazioneTitolo

 "Sharknado" (titolo rimasto in originale anche nella distribuzione in Italia), non è altro che una parola composta, dall'unione di "Shark" (squalo in inglese) e la parola "tornado" (che rimane invariata in italiano).

Il film, se pur in maniera trash, tratta appunto di un evento assurdo, grazie al quale una serie di squali riesce a risalire le fognature insinuandosi nell'entroterra, usufruendo anche di onde gigantesche portate dalla tempesta, quest'ultima che culmina nell'evento più colossale e catastrofico di tutta la vicenda, ossia una serie di 3 tornado, che oltre alle loro usuali caratteristiche, riescono anche a risucchiare moltissimi squali dall'oceano ed a portarli con se nei loro vortici, fino a scaricarli sulla terra ferma ancora in vita ed in grado di far danni grazie alla loro stazza in caduta, ma anche grazie alla mantenuta voracità.

Tutto assurdo apparentemente, ma non completamente. Il fenomeno è infatti possibile ed accade di tanto in tanto in alcuni paesi, si tratta proprio di un certo quantitativo di pesci che vengono risucchiati da una tempesta partita dal mare, per poi essere scaricati come fossero pioggia sulla terraferma.

Non è nemmeno la prima volta che Hollywood decide di addentrarsi nel rappresentare cinematograficamente questo fenomeno, era infatti già accaduto poco più di venti anni fa nel capolavoro "Magnolia" con Tom Cruise e Julianne Moore, dove non furono nè pesci nè squali a piovere dal cielo, ma bensì rane. 

giovedì 14 novembre 2024

"Ladri di biciclette" #SpiegazioneTitolo

 L'hashtag continua ad essere #SpiegazioneTitolo, dato che è nato dal fatto che alcuni di essi necessitassero di una spiegazione totale o più approfondita, talvolta a causa del loro ermetismo, talvolta perché erano una traduzione od un adattamento, e talvolta per altre svariate ragioni.

Tuttavia, come già capitato, alcuni sono perfettamente chiari, ma vengono analizzati su questo blog più sottoforma di critica alla scelta, e questo è uno di quei casi.

Come accaduto per "La cena dei cretini", per coerenza, anche in questo caso "Ladri di biciclette" risulta un titolo in parte insensato, tanto dal riuscire a renderlo anche fastidioso.
Si tratta infatti proprio come per l'altro caso citato, di un film che non parla realmente della storia di un gruppo di ladri di biciclette, come si potrebbe intendere, e nemmeno di una serie di furti, quanto più di un singolo furto ad inizio film ed uno alla fine.

Il film non ha inoltre niente a che fare con la vita e la mentalità dei ladri, nè realmente con l'aspetto ciclistico. Risulta dunque un titolo non fuori luogo, ma non del tutto pertinente, e sul quale si poteva fare decisamente di meglio, visti i viaggi introspettivi e le difficolta di vita quotidiana/sociale del protagonista. Quindi un po' come per "La cena dei cretini", dove non avviene nessuna cena, anche in questo caso si rimane un po' stupiti del fatto che non si parli affatto di "Ladri di biciclette".

giovedì 7 novembre 2024

"Zamora" #SpiegazioneTitolo

 "Zamora" è un film italianissimo, uscito da pochi mesi, che ha questo titolo cosi semplice ed allo stesso tempo ermetico, da rimanere impresso subito a tutti, ma allo stesso tempo pienamente comprensibile a pochi.

La spiegazione è altrettanto semplice e viene data nei primi momenti del film, quando il protagonista inizia suo malgrado a doversi cimentare con il gioco del calcio, nello specifico nel ruolo di portiere, e gli viene affibbiato tale soprannome.

Zamora è stato infatti un eccezionale portiere di calcio, di nazionalità spagnola, che se pur negli anni '60, epoca in cui è ambientato il film, avesse già abbondantemente smesso di giocare per sopraggiunta età anagrafica, era ancora nell'immaginario collettivo degli appassionati era un campione indimenticato.

Il titolo del film è dunque nient'altro che il cognome di un calciatore di altri tempi, ma colpisce comunque per il modo in cui viene ben motivata la scelta, oltre che come detto per la sua semplicità, orecchiabilità, internazionalità, e anche per la sua indecifrabilità a priori.

Risulta dunque una scelta elogiabile e ben riuscita, a differenza di molti altri titoli ed adattamenti, che sono risultati terribili, come abbiamo già visto diverse volte su questo blog. 

(Naturalmente questo post non ha spiegato niente che non fosse già presente nel film o facilmente reperibile su internet, ma voleva essere un incentivo nei confronti di un potenziale avventore indeciso riguardo al guardare il film o meno, dato che si tratta di una pellicola molto ben riuscita ed il titolo criptico non aveva ragione di lasciare nessuno fuori dal cinema.)

venerdì 1 novembre 2024

ATTENZIO'!, controllate l'ovvio. (Costo biglietti cinema)

 La pandemia di Covid19 ha colpito molti settori, ed uno di quelli ad esserne maggiormente danneggiato è stato proprio quello cinematografico, in particolare nei i suoi luoghi di culto, i cinema, che hanno dovuto rimanere chiusi a causa dei lockdown iniziali e poi delle successive regole di distanziamento sociale. 

Il governo italiano ha cercato nei mesi successivi di adoperarsi per aiutare la popolazione con alcuni bonus nazionali, spesso specifici per aiutare alcuni settori a ritirarsi su, come quelli legati alle ristrutturazioni, per l'edilizia, e quelli legati alla mobilità, per il settore delle biciclette.

Alcuni "bonus" però sono arrivati anche negli anni successivi, come quello per aiutare il mondo del cinema e più specificamente le sale cinematografiche.
Si tratta infatti di uno sconto, in pratica mediamente di un dimezzamento del prezzo del biglietto, da 7 euro a 3.5, per tutti i film italiani ed europei, deciso dal nostro ministero della cultura per incentivare la popolazione ad andare in "sala".

"Sala", tra virgolette perché si tratta di sconti estivi, valevoli soltanto appunto da metà giugno a metà settembre circa, iniziati la scorsa estate, quella del 2023, e riconfermati quest'anno.

Ora, al di là della incomprensibile dicitura "italiani ed europei", che fino ad una eventuale "Brexit" nostrana, non ha senso, visto che l'Italia è un sottoinsieme dell'Europa, il problema vero e proprio è un'altro : 

Durante la scorsa estate è stato proiettato in molte sale il film "Gli spiriti dell'isola" (The banshees of inisherin) capolavoro con Colin Farrell, candidato a 9 premi Oscar.
Il film si svolge nei meravigliosi scenari irlandesi, è stato scritto e diretto dal regista irlandese Martin McDonagh, lo stesso Colin Farrell è notoriamente irlandese, come anche l'ambientazione temporale della storia, che si svolge ai tempi della guerra civile in Irlanda. L'accento dei protagonisti dunque non poteva che essere irlandese, come anche moltissimi riferimenti durante il film a tale cultura ed ai loro usi e costumi.
Dato quindi che l'Irlanda fa parte della comunità europea dal 1973, oltre che essere da anni parte anche dell'eurozona, nessuno poteva sospettare che...  il film non fosse scontato.
Costava infatti 7 euro, la ragione è il fatto che si tratta ufficialmente di una produzione statunitense, realizzata e distribuita da una casa di produzione sussidiaria della Walt Disney.

Questo non è stato certamente l'unico caso in cui il popolo italiano si è recato ai cinema all'aperto credendo di pagare un prezzo ed invece ha dovuto pagare il doppio, cifra quasi trascurabile, ma che magari per una famiglia di 4 persone in qualche modo incide. 
Un bel plauso dunque al ministero della cultura italiano, che ha inserito la spiegazione del fatto che l'Italia si trovasse in Europa nella propria promozione, dimenticando l'asterisco sul fatto che probabilmente tale promozione avrebbe potuto essere non valida, o comunque poco usufruibile, dato che più della metà dei film distribuiti nelle nostre sale, sono solitamente produzioni Hollywoodiane. 

martedì 22 ottobre 2024

"Traffic" (2000) #SpiegazioneTitolo

 Più che una spiegazione, come spesso accaduto su questo blog, sarà più una riflessione.

Innanzitutto a riguardo della "etimologia" del termine, va segnalato che la scelta di tale titolo non sia una "invenzione" del regista, ma bensì sia ripreso pari pari dalla mini serie televisiva britannica su cui è basata questa opera cinematografica.

Dopo di che si può far presente come sia in inglese che in italiano la parola mantenga il proprio significato, quello di "trafficare", ossia di smerciare un prodotto illegale, oppure un prodotto legale ma commerciato in maniera illegale.
Il risultato è che il titolo è rimasto invariato (è stata lasciata la versione originale) anche per la versione  distribuita in Italia, dato che essendo un film principalmente sul traffico di droga, non potrebbe essere più ovvio, esplicito, e calzante di cosi.

Tuttavia, sia in inglese che in italiano, il significato più usato della parola "Traffic/Traffico", è quello di una congestione solitamente di veicoli e solitamente in strada, e questo fa sospettare che il regista avesse un qualche intento di collegarlo anche a tale significato, dato che molte scene, non determinanti per il film ma inserite comunque, riguardano persone incolonnate nel traffico alle frontiere, oppure, addirittura scene in cui uno dei protagonisti lascia l'auto accesa nel traffico per proseguire a piedi.
Forse è un collegamento forzato ed addirittura inesistente, ma vista la volontà dichiarata del registra di intrecciare le varie storie nella storia, tanto da far casualmente incontrare tutti i protagonisti tra loro durante il film, potrebbe darsi che vi fosse nella parola "Traffico" anche la volontà di usarne entrambi i significati, rappresentando un mondo congestionato, o forse con una sola parola l'interno concetto di "Quanto è piccolo il mondo", quando le storie si intrecciano e le persone si incontrano per caso nonostante vi siano miliardi di abitanti e luoghi.

martedì 15 ottobre 2024

"Tropa de elite" (2007), il dramma continua... #SpiegazioneTitolo

 "Tropa de elite" è un film drammatico brasiliano del 2007, ma raggiunge il picco della propria drammaticità probabilmente nell'adattamento del titolo in italiano..

Innanzitutto il significato, "Tropa de elite", nella lingua originale della pellicola, il portoghese, è abbastanza comprensibile già a senso per un italiano, e significa, come i più perspicaci avranno già intuito : "Truppa di elite", ossia una truppa armata per il controllo del territorio da parte della polizia nazionale, che rappresenta una elite delle persone più preparate fisicamente e mentalmente, nonché addestrate specificamente per la causa.

Purtroppo per noi però, come veramente troppo spesso accade, in Italia si è scelto di distribuirlo con una aggiunta al titolo. Non bastava una semplice traduzione in "Truppa di elite", od un leggero adattamento a magari "Truppa scelta", o persino copiare la scelta del mondo anglofono che aveva optato per "Elite squad" (squadra di elite).. no, si è andati verso il lasciare il titolo originale, con l'aggiunta della frase "Gli squadroni della morte".

La situazione grottesca di questo titolo è quindi, ironicamente, forse il punto più drammatico della pellicola.
Le ragioni sono molteplici, la prima è che non si tratta di molteplici squadre, tanto che come si comprende benissimo dal titolo originale ed anche dalla versione in inglese, si parla di una sola squadra, talvolta divisa per compiere azioni sul campo, ma di una sola. 
Non si tratta assolutamente nemmeno di commandi armati rivoluzionari che puntano a fare stragi, ma bensì azioni mirate con il minor numero di eventuali fatalità possibili, quindi anche "della morte" è comico ed insensato. 

Senza dilungarsi ulteriormente, una aggiunta al titolo in pieno stile "spiegazionista" italiano che non serviva e che risulta persino fuorviante, a fronte di un titolo iniziale che come detto/spiegato, era già comprensibile, semplice, ed esaustivo. 

domenica 13 ottobre 2024

Che cosa è la "Sinossi"?

 La parola è usata maggiormente in ambito letterario, dove anche il comune lettore ne conosce il significato, mentre nel campo cinematografico è in uso quasi esclusivamente tra gli addetti ai lavori.

Di derivazione sia latina che dal greco antico, lingue in cui stava a significare un qualcosa d'insieme, mantiene infatti tale senso diventando un semplice riassunto di un qualcosa, detto nelle parole più povere possibile. 
 
E' una sintesi, spesso di poche righe, quasi sempre di non più di una pagina, che l'autore dell'opera usa per mostrare il proprio lavoro a chi potrebbe svilupparlo. In campo cinematografico è quindi un semplice elemento scritto che riassume i tratti principali di quello che si vorrebbe diventasse un film.
 
Nel cinema è il primo passo nella produzione di una pellicola, precede infatti, nella promozione, anche la presentazione del "soggetto", della quale ne è però il riassunto, quindi cronologicamente non proprio il primo elemento nella realizzazione di un'opera.

lunedì 7 ottobre 2024

Perché chiamarlo "Taxi Driver"?

 "Taxi Driver" è il titolo di un film degli anni '70, diretto da Martin Scorsese, e diventato di culto nel corso degli anni, nonostante i temi trattati, il genere, e la forza di alcune immagini, facessero presupporre che sarebbe stato apprezzato solo da alcuni appassionati di tali elementi.

La domanda però è legittima, perché per quanto effettivamente la presenza fisica di vari taxi e la vita del tassista vengano rappresentati in abbondanza, il film sembra avere aspetti e temi ben più profondi che potrebbero avere ispirato il titolo.

Uno dei temi che tratta è infatti la volontà e la difficoltà nel controllare la mente umana, anche la propria di menti, come accade al protagonista, quindi avrebbe facilmente potuto avere un titolo introspettivo come "Il pericolo nella mente", o qualcosa di simile.

Parla anche di come molte vite si brucino presto, per volere proprio o costrizione degli altri, in ogni caso per ambienti non facili che li circondano, da cui si fugge od in cui si finisce, ed allora poteva essere intitolato "Vite complicate", o comunque qualcosa sulla stessa linea.

In sostanza vi sono moltissimi temi che riempiono la mente dello spettatore, durante e dopo la visione,  che appaiono ben più rilevanti dell'aspetto lavorativo del tassista, e che avrebbero potuto ispirare il titolo dell'opera, per quanto la professione in questione rappresenti bene l'intreccio di vite, che si incontrano magari soltanto per pochi istanti, e cambiano il destino di qualcuno.


mercoledì 2 ottobre 2024

Prime Video, brutte novità.. o forse no.

Come è ormai presumibilmente ben noto, PrimeVideo è una piattaforma di contenuti video in streaming, legata da sempre, e non solo per una quasi omonimia, all'opzione Prime sul sito di Amazon, opzione in abbonamento quest'ultima, che permette di sfruttare al massimo le potenzialità del sito di consegne in questione, ricevendole nel minor tempo possibile.

Abbonamento che costa all'utilizzatore finale circa 5 euro al mese, oppure 50 euro annui se pagati tutti insieme, ma che offre, ormai da molti anni, incluso nel prezzo l'utilizzo gratuito, ossia l'accesso a molti contenuti dell'enorme catalogo disponibile sul sito PrimeVideo.

La novità introdotta da quest'anno, 2024, sarà la presenza di spot pubblicitari, sia prima della riproduzione dei contenuti, che improvvisamente durante la visione.
Certamente un cambiamento che non trova il favore di molti utenti, ma che porta con se la possibilità di essere disabilitato, pagando, una ulteriore cifra di circa 2 euro mensili, oltre al costo dell'abbonamento già presente.

La cosa porta con se due aspetti certamente negativi, ed uno forse positivo.
Il primo dei due negativi è già stato esposto, un costo maggiore per l'utente finale, a fronte di una offerta che rimane probabilmente la stessa.
Il secondo negativo è l'aumento della confusione generale riguardante l'utilizzo di un sito, PrimeVideo, già complesso di suo, a cui si può accedere gratuitamente, ma si deve pagare un abbonamento su di un altro sito, quello di Amazon, e nel quale si possono visionare solo alcuni contenuti, di fatto molti altri hanno un ulteriore costo specifico per il singolo prodotto, di noleggio o di download, a cui si va adesso a sommare pure un altro costo di abbonamento, volendo disattivabile.. tanto per ricapitolarne il macchinoso funzionamento.
Tutto probabilmente inutilmente complicato, quando magari basterebbe trovare un prezzo fisso mensile, per far accedere a tutti e due i siti, con la totalità delle opzioni già attive e la totalità dei contenuti accessibili senza ulteriori costi.

La parte non necessariamente negativa, ma qui occorre fidarsi di grandi aziende come Amazon, e del suo voler offrire i migliori contenuti, anzichè trarre semplicemente il maggior profitto possibile, strizzando ancora un po' di più il portafogli dell'utente, è quella che questa novità possa permettere di mantenere lo stesso livello di offerta, che altrimenti sarebbe magari andata a decrescere.
Offerta che, almeno per quanto riguarda la parte legata ai film, rimane al momento davvero notevole, anche rispetto a tutte le altre piattaforme di streaming. 

"Ratatuille" (2007) #Recensione