mercoledì 28 aprile 2021

Edward Norton era all'altezza, letterale, delle sue parti? #CineFacts

L'altezza, reale, quella fisica, delle varie star di Hollywood è già stata sviscerata in mille modi, ma allora che cosa ci potrebbe essere da aggiungere all'argomento?, da quale angolazione si potrebbe ancora parlarne in maniera interessante?

Beh, un aspetto potrebbe essere la differenza tra come un attore venga percepito nell'immaginario collettivo, e quale sia invece la sua reale statura. 
E' ormai ben noto a tutti, appassionati di cinema e non, quali siano le star particolarmente minute, come i 147 cm di Danny De Vito, oppure quelle palesemente alte, come i 188 cm del protagonista della saga di Terminator, Arnold Schwarzenegger.
Tanto che gli stessi produttori si accorsero del contrasto tra i due, e li scritturarono nel 1988, per girare un film insieme, Twins, che faceva molto leva proprio su questo aspetto. 
Ma ci sono alcuni attori, che per quanto ci si aspetti un'altezza in una determinata direzione, sorprendono comunque, come ad esempio Ben Affleck, per il quale pochi scommetterebbero su di una statura inferiore al metro ed ottantacinque, ma al contempo pochi indovinerebbero i suoi ben 1.92 cm di altezza.
Nell'altra direzione potrebbe essere preso ad esempio Mel Gibson, al quale pochi assegnerebbero stature da vichingo, ma allo stesso tempo quasi nessuno si aspetterebbe i suoi effettivi 1.77 centimetri. 
E se per Brad Pitt e George Cloney, la cifra tonda di 180 cm era facilmente indovinabile, forse non tutti mirerebbero cosi in alto per Idris Elba 189, Hugh Laurie 189, Vincent Cassel 187


Volendo prendere però due casi piuttosto curiosi, uno per sesso, si potrebbero analizzare gli attori Edward Norton e Jodie Foster. Probabilmente i più di noi li immaginerebbero piuttosto vicini come statura, la Foster snella e longilinea, mentre Norton più gracile e mingherlino.
Niente, assolutamente niente di più lontano dalla realtà. 
La Foster, per la quale molti di noi azzarderebbero il metro e settanta come base di partenza, ed accetterebbero anche numeri ben superiori, è in realtà alta soltanto 1.60, altezza pur sempre di tutto rispetto per una donna, ma non quello che molti avrebbero immaginato conoscendola attraverso i suoi film.
L'opposto accade per Norton, che è alto addirittura 185cm. 
Questo fa ripercorrere a tutti noi nella propria mente la sua carriera in un attimo. La sua statura diventa infatti improvvisamente in contrasto con alcune delle iconiche interpretazioni, come per esempio quella di debole impiegato in Fight Club, al cospetto del fisico la lottatore di Brad Pitt, quando nella realtà c'erano ben 5 cm di differenza a favore di Edward Norton.
Oppure le sue parti in Schegge di paura e The score, dove recitava il personaggio di un ragazzo affetto da disabilità fisiche e/o psichiche, quindi piuttosto ricurvo ed esile.
Difficile immaginare come apparisse sul set in tali parti alla luce dei suoi 185cm.
Per arrivare inevitabilmente a ripensare a quanto invece debba essere stato voluminoso e possente, quando fu costretto a mettere su una quindicina di chili di muscoli per recitare come attore protagonista in American History X.

In conclusione, se per Danny De Vito e Arnold Schwarzenegger lo schermo non ha deformato la loro immagine, tanto che gli stessi due attori hanno costruito gran parte delle loro rispettive carriere sulla peculiarità dei loro fisici. 
Per Norton e la Foster è sicuramente passata una immagine molto diversa della loro parte fisica attraverso i loro film.

domenica 25 aprile 2021

Un caffè corto grazie, anzi lungo!. (Cortometraggio - Lungometraggio)

Siamo abituati a sentire queste due misurazioni associate quotidianamente ad un gesto semplice come bere un caffè e ne conosciamo bene di fatto anche le differenze, in termini di quantitativo. Per quanto riguarda il mondo del cinema invece, nonostante si sia altrettanto esposti ai termini cortometraggio e lungometraggio, non ne riusciamo a quantificare bene la differenza, almeno non in modo esatto.

Vediamo dunque quali sono gli standard più usati ed i paletti imposti perché un'opera appartenga ad una od all'altra categoria : un cortometraggio si aggira solitamente al di sotto dei 15 minuti, raramente sfora i 30 (in alcuni casi si parlerebbe di mediometraggio), ed in molti concorsi la lunghezza di un quarto d'ora o di mezzora sono i limiti per parteciparvi. 

Tuttavia secondo la normativa Italiana, può durare fino a 75 minuti e continuare ad essere considerato tale. Questo indica anche come il cinema sia cambiato, si sia "allungato", visto che molti film muti raggiungevano a stento i 75 minuti. Il nome è appunto indicatore di quanto sia (corto o lungo) il "Metraggio". Metraggio che significa proprio la lunghezza materiale, in metri appunto, della pellicola. I cortometraggi hanno assunto anche la denominazione, forse più usata nella vita di tutti i giorni, di "Corti".

Come detto, in Italia la soglia è fissata a 75 minuti, oltre la quale si parla ufficialmente di lungometraggio, ma non è cosi a livello globale. Vi è infatti una notevole discrepanza di idee su dove posizionare il confine.

Per la maggior parte delle istituzioni cinematografiche mondiali infatti, si parla di lungometraggio già superati i 40 minuti, ovvero nella pratica, gli 1.5 chilometri di pellicola di tipo 35 millimetri.

Ed invece, volendo parlare non della linea che divide queste due categorie, ma bensì' delle linee più esterne che ne delimitano l'insieme, quali sono i confini? Non sembrerebbero essercene. La lunghezza minima di un cortometraggio non è un elemento che sembrerebbe essere preso troppo in considerazione nelle regolamentazioni dei concorsi, si potrebbe dunque semplicemente dire che la lunghezza minima è quella per esprimere nel minor tempo possibile il concetto e la trama che si vogliono rappresentare.

Il corto più corto al mondo, risulta infatti "lungo" appena 1 secondo. E' stato realizzato dal regista olandese di "Control", (pellicola dedicata alla vita e carriera musicale della band Joy Division), come pubblicità per le poste olandesi.

E sul fronte della lunghezza massima?.. anche questa, non sembrerebbe essere di grande interesse generale da tracciarne una linea di confine, anche perchè sarebbe difficile definire poi che cosa vi sia oltre. E' per questo che esistono film dalla durata inimmaginabile per lo spettatore abituato alle classiche pellicole di 2 ore.

Le stesse 3 ore de Il miglio verde, diventano irrisorie a confronto di certe opere che raggiungo anche le 5,6 persino 7 ore, per poi arrivare nella top 10 dei piu lunghi mai realizzati, dove si trovano film come Ambiancè, per il quale fu presentato un trailer di ben 72 minuti, fino al detentore del corrente record mondiale di lunghezza per una pellicola cinematografica ufficiale : "Logistics" della durata di oltre 800 ore. 


mercoledì 21 aprile 2021

Riconoscete quale film rappresenti questa immagine? #RiconosCinema

 


L'artista a tempo perso Simon Darko ci ha inviato questa opera minimalista riguardante un film che viene ritenuto uno dei più importanti della storia del cinema. 

Avrebbe fatto la sua degna figura anche come poster ufficiale della pellicola.

Avete riconosciuto di che film si tratti?..

Piccolo indizio, è un film piuttosto datato, uscì infatti nel 1941.

La risposta è :  Quarto Potere, diretto ed interpretato da Orson Welles. 

lunedì 19 aprile 2021

Continuerà F.R.I.E.N.D.S. ad essere su Netflix?! #CineFacts

 

Esulando per un attimo dal fratello maggiore, il cinema, per raccontare un aspetto interessante delle serie televisive, il quale risulta emblematico della rilevanza che abbiano ormai assunto, ed in prospettiva, per il mondo dell'intrattenimento attraverso uno schermo.


A fine 2018 scadevano i diritti da parte di Netflix per la distribuzione della serie televisiva F.R.I.E.N.D.S. sulla propria piattaforma, diritti per puntate che erano di fatto repliche e per i quali pagava già un prezzo molto salato, 30 milioni di dollari l'anno. 
Le due parti si sono ritrovate dunque a dover ridefinire l'accordo, ed è ovvio che entrambe si siano domandate quanto valesse e quindi fosse sensato chiedere/pagare per tale serie al giorno d'oggi. 
In fondo, è una serie quasi trentennale, terminata quasi 20 anni fa, e che negli ultimi anni ha ricevuto diverse critiche. Soprattutto per gli aspetti che nel tempo sono cambiati, o meglio, su cui l'opinione pubblica si è maggiormente sensibilizzata. Friends è stato accusato di misoginia, omofobia, razzismo ed è stato spesso usato anche il termine "tossica" ad oggi molto in voga.


Ma è davvero cosi?, chi ha visto tutta la serie sa che la moglie di Ross, uno dei sei protagonisti, divorzia da lui perche si dichiara lesbica, sposandosi poi nelle puntate successive con una donna. Lo stesso Ross nella serie frequenta per diversi episodi una ragazza di colore ed in un'altra stagione si fidanza con una ragazza asiatica. Il padre di Chandler cambia sesso diventando donna senza che questo comprometta irrimediabilmente il loro rapporto.. e molti, molti altri aspetti che renderebbero le critiche piuttosto infondate.. al massimo gli autori potrebbero venir appellati come precursori, più che tacciati di bigottismo.  


Friends è in realtà un capolavoro, anche se capolavoro è piu un termine da film, friends è una delle cose piu belle che siano mai state diffuse grazie a dei cristalli liquidi nella storia di questo pianeta, di tutti i pianeti, dal big bang in poi... lo sanno bene i fans storici, lo sanno bene i milioni di followers sugli account social della serie, tutti creati postumi ovviamente, e lo sa bene Netflix, che, per rispondere alla domanda iniziale, decise di rinnovare il contratto per la distribuzione delle putante sulla propria piattaforma anche per il 2019, ottenendo i diritti NON in esclusiva, per la cifra di 100.. CENTO.. milioni di dollari.

Questo era solo un piccolo spaccato di qualche anno fa sulla vicenda, per far capire quanto ancora una serie che negli ultimi anni è finita sotto la lente di ingrandimento, sia ancora apprezzata e da molti amata, tanto che ancora, e quest'anno potrebbe finalmente essere l'anno buono, si parla di reunion, anche se forse soltanto per uno special. 

Il resto è storia, siamo in pieno 2021, tutte le stagioni sono ancora su Netflix e le pagine social legate alla serie sono ancora molto seguite. 

mercoledì 14 aprile 2021

Come gestire la visione di un film dalla tastiera del computer



In inglese vengono chiamate "Shortcut" (Scorciatoie), sono delle combinazioni di tasti, come per esempio il celeberrimo Ctrl+alt+canc, che faceva apparire la gestione delle risorse del computer (al passato perché nei sistemi operativi più moderni offre ancora maggiori opzioni), oppure si tratta soltanto di un semplice tasto dedicato o meno, che abbia la funzione di eseguire una funzione o far apparire un meno, piu celermente, come è il casto del tasto con l'icona di Windows, che fa apparire il menu che si trova su Start.  
Tutto questo permette, tramite la tastiera, di non andare a scomodare l'altro braccio, che dovrebbe dunque andare alla ricerca del mouse, che poi dovrebbe dirigersi con il puntatore verso il comando desiderato, ed una volta raggiunta la propria metà, si tratterebbe comunque anche in quel caso di dover premere dei tasti fisici, sul mouse appunto.

Ma allora perché non fare tutto direttamente con l'altra mano che magari è già vicina alla tastiera, la quale potrebbe anche essere una delle sempre pi§ comuni wireless, che è possibile portare comodamente anche sul divano o persino a letto e far uso della memoria muscolare (ormai quasi tutti sappiamo scrivere senza la necessità del feedback visivo sulla tastiera). Il notevole balzo in avanti in comodità per chi guardi i film usando il computer e non una smart tv, è dunque già comprensibile.

Vediamo dunque quali siano alcune delle "scorciatoie" applicabili alla visione di un film.

(Occorre però fare due premesse : questi comandi valgono in generale un po' per tutti i player video, da Youtube a quelli utilizzati dai siti di streaming come PimeVideo, ma alcuni aspetti, come per esempio quanti secondi mandi avanti una freccia, potrebbero variare da sito a sito. Alcuni dei comandi stessi potrebbero non funzionare con proprio tutti i players.
Seconda premessa, alcune tastiera hanno già incorporati dei tasti dedicati, come ad esempio quelli per la regolazione del volume, sarebbe dunque il quel caso ridondante memorizzare una combinazione di tasti per raggiungere lo stesso obiettivo)

Ecco alcuni dei tasti più importanti per rendere la visione di un film più comoda : 

IL TASTO F : Con questo tasto, si può mettere il video a tutto schermo, azione che altrimenti richiederebbe di muovere il mouse per far apparire Iil cursore, poi un qualche menu in basso o in alto sullo schermo per poi selezionare l'opzione "Schermo intero".  Altro vantaggio di questo tasto, è che non ha bisogno di chissà quale combinazione per deselezionare l'opzione, basta semplicemente premerlo nuovamente per tornare ad una visione a schermo ridotto.

IL TASTO C : Permette di attivare i sottotitoli in automatico. Questo potrebbe avere lo svantaggio di necessitare comunque, se la lingua non fosse quella desiderata, di andarla a scegliere dal menù a tendina, se disponibile, ma ha anche il vantaggio di poter annullare l'azione, semplicemente premendolo nuovamente. 

LA BARRA SPAZIATRICE : (colloquialmente chiamata "Spazio") Questo "tasto", permette di far partire la visione, funziona infatti esattamente da "Play" e come per gli altri tasti, ha anche la funzione contraria, ossia in questo caso, ripremendolo, mette in pausa il video. Azione che altrimenti richiederebbe di andare a cercare e cliccare, la funzione "Pausa" sullo schermo.

IL TASTO M : Equivale a cercare l'opzione "Mute" (Muto in italiano), toglie il sonoro al film e può, come per gli altri, essere annullato ripremendolo.

I TASTI FRECCIA - Tutte e 4 le frecce possiedono la capacità di interagire in maniera estremamente rilevante con molti players. Quelle "orizzontali" permettono, premendo quella di destra, di mandare avanti la visione di alcuni secondi (quanti, dipende dalle regolazioni predefinite del player), e quella indietro di "riavvolgere" il film di alcuni secondi. Possono essere premute pi§ volte consecutivamente, ed il film continuerà ad andare avanti od indietro ad oltranza. 
Per le frecce "verticali" invece, la funzione è proprio quella di regolazione del volume, che sempre di più negli anni, è stata ritenuta importante, tanto da avere adesso su molte tastiere dei tasti dedicati.

... e se poi vi stancaste della visione, un Alt+f4

e non serve andare a cercare nessuna X sullo schermo :)

domenica 11 aprile 2021

Che cosa significa "Presa diretta"?!



"Presa diretta" non è un termine esclusivo del mondo del cinema, si trova infatti anche in molti altri settori, compreso per esempio il campo musicale. Non si tratta di nient'altro che acquisire la traccia audio, ossia il parlato o il suonato, con tanto di rumori di sottofondo, insieme alla traccia video.  Al contrario, la tecnica opposta è quella del doppiaggio. Ossia la tecnica di incidere una traccia audio a posteriori, registrandola magari in studio, facendo recitare nuovamente le parti agli stessi attori coinvolti nella traccia video.

Da non confondersi con la tecnica del doppiaggio in un'altra lingua, ossia il far recitare dei doppiatori, per realizzare una traccia in una lingua diversa rispetto a quella originale. Per quanto anch'essa sia una tecnica di doppiaggio, non ha spesso a che fare con la produzione originale del film, ma è una scelta attuata da alcuni paesi, che preferiscono doppiare il film nella propria lingua per una maggiore comprensione. Quest'ultima tecnica non è particolarmente diffusa a livello globale, dato che molti paesi, specialmente quelli non particolarmente popolosi, tendono a lasciar inalterata la lingua originale ed a limitarsi ad aggiungere nel caso, dei sottotitoli nella lingua del proprio paese. La Scandinavia, il Regno Unito e la quasi totalità dell'Est Europa infatti si limitano a doppiare soltanto prodotti per bambini, nel resto dei prodotti audiovisivi aggiungono i sottotitolo. Differentemente Italia, Spagna, Francia e Germania per esempio, si tende a doppiare tutto nella propria lingua.

Perché in alcuni casi si sceglie di realizzare il film con audio in presa diretta? 

Una ragione che può influenzare tale scelta è talvolta il budget, certamente questo riduce i costi della postproduzione. Un esempio di film in presa diretta presumibilmente causa budget, è ONCE, pellicola indipendente Irlandese del 2006, dove molte scene furono girate addirittura a casa del regista e dove alcuni dialoghi tra i protagonisti furono ripresi in mezzo alla folla, ignara, ed inseriti nel film cosi come sono. Un esempio nostrano, è il film di Nanni Moretti, Ecce bombo (1978), dove tutta le scene hanno l'audio registrato in presa diretta, e dove il regista aveva istruito tutti gli attori a cercare di essere meno espressivi possibile. In altri casi potrebbe essere una scelta dettata delle tempistiche, il poco tempo a disposizione dopo aver girato la parte video, per aggiungere eventualmente una parte doppiata di audio. Questo pero riguarda maggiormente il mondo della tv, un servizio giornalistico è un buon esempio di presa diretta forzata dalle tempistiche.

In italiano, la professione di raccogliere il suono in presa diretta si chiama "Fonico di presa diretta", mentre in inglese, nel caso qualcuno fosse interessato a chi abbia eseguito tale operazione in una pellicola straniera, viene citato nei titoli di coda come "Floor sound engineer".




mercoledì 7 aprile 2021

Riconoscete questo set cinematografico? #RiconosCInema

Il luogo si trova esattamente nel territorio di Castelfalfi, frazione del comune di Montaione, in provincia di Firenze. Siamo nel pieno entroterra toscano, ai confini con una zona, il Chianti, che oltre ad essere estremamente nota per il vino che vi viene prodotto, l'omonimo "Chianti" appunto, possiede anche uno degli scenari/immagini più spesso associati alla Toscana a livello mondiale in assoluto, le sue tipiche colline da cartolina.


Che cosa c'entra tutto questo con la cinematografia, o meglio, chi decise di portare li tutta la propria troupe per girare alcune scene del proprio film. Fu una produzione straniera estremamente attratta da scenari Italiani inconfondibili ed introvabili altrove?, nient'affatto, fu scelto come set di alcune scene, di quello che è passato alla storia, ed è tutt'oggi, il film Italiano con il maggior budget in assoluto, un faraonico (per le tasche del bel paese), 40 milioni di euro. 

Il film però, non riscosse grande successo, il suo protagonista fu stroncato dalla critica, ed anche al botteghino non raggiunse il risultato sperato.
Ma di quale film si tratta.. se non lo aveste ancora capito, era il 2001, ed in quel luogo si stavano girando alcune scene di Pinocchio, di Roberto Benigni. 

La foto è stata scattata di recente, il luogo è "aperto e visitabile", vi si può arrivare tramite una delle tante strade bianche che riempiono il territorio, anche come parte magari di un giro in bicicletta nella natura durante la bella stagione, pernottando in uno dei tanti borghi tipici in zona. 

Di seguito il link a Google Maps con l'esatta geolocalizzazione : 

 https://www.google.it/maps/place/Casa+del+contadino(film"Pinocchio"+di+R.Benigni)/@43.5384817,10.838741,17z/data=!4m12!1m6!3m5!1s0x132a13b0166b5493:0x7e64627089c996de!2sCasa+del+contadino(film"Pinocchio"+di+R.Benigni)!8m2!3d43.5384817!4d10.838741!3m4!1s0x132a13b0166b5493:0x7e64627089c996de!8m2!3d43.5384817!4d10.838741

domenica 4 aprile 2021

Trailers, croce o delizia?!

"Trailer" è ormai divenuta la parola unica internazionale per identificare un video di pochi minuti, riassuntivo ed accattivante, possibilmente senza spoiler eccessivi, per promuovere un film in uscita.
In Italiano veniva chiamato "Promo" ed era perciò piuttosto intuitivo capire da che cosa provenisse (promozione), e quale fosse il suo intento. Il termine inglese Trailer invece confonde un po' le idee, perché letteralmente tradotto significa "Carrello", qualcosa di attaccabile e trascinabile da un altro mezzo, ed è quindi strano che sia l'elemento che in realtà precede il film stesso. Questo deriva dal fatto che, come per i promo nei cinema Italiani, anche i Trailer all'estero venivano proiettati nelle sale al termine della visione di un film, da ciò presero il proprio senso di Carrello.
L'avvento di Internet ha pero reso questo concetto nuovamente poco sensato, visto che la stragrande maggioranza dei Trailers viene oggi visualizzata sul web e non a seguito della visione di un film in sala, ragion per cui torna ad essere poco pertinente il senso di qualcosa che viene dopo qualcos'altro. 




Per quanto sia la forma di promozione video più usata per una pellicola, non è l'unica, ed è infatti da non confondersi con i Teaser. 
I quali sono anch'essi piccoli spezzoni del film da promuovere, ma non vi è più un montaggio che li leghi, infatti, il Teaser è spesso soltanto una scena particolarmente rilevante del film, mostrata senza interruzioni, ma comunque inferiore al minuto. 
I trailers hanno acquisito negli anni sempre maggiore importanza e notorietà, tanto che ci sono compagnie specializzate nella loro realizzazione. 
E come ogni cosa, più in alto sale e più è soggetta a speculazioni e critiche. Un fatto purtroppo più frequente di quello che vorremmo, è la realizzazione di trailers che fanno credere il film diverso, leggasi migliore, di quello che poi effettivamente sia. Un film comico potrebbe già avere nel trailer tutte le migliori battute e quindi rivelarsi non altrettanto divertente nelle altre scene, per esempio.
Un'altra caratteristica di un trailer eccessivamente promettente, potrebbe essere quando mostra molte scene d'azione, mentre poi il film nella sua interezza scorre ad un passo decisamente più lento.
E' capitato persino, negli Stati Uniti, che spettatori traditi dalle aspettative create, abbiano provato negli anni a rivalersi sulle case produttrici sporgendo addirittura denuncia. 

Altro problema che si è presentato con la loro crescita in termini di importanza e di durata è.. il livello di spoiler al loro interno.  
Uno degli esempi più eclatanti, vista la rilevanza del film in questione, è stato il trailer di Cast Away, il quale non solo mostrava Tom Hanks di ritorno nella società civile una volta che era stato salvato, ma svelava addirittura quanto tempo avesse dovuto trascorrere sull'isola.
E' diventato talmente problematico  questo aspetto, che per molti, la visione del trailer basta per dire di aver visto l'intero film, di saperne ormai troppo, di non vedere quali altri pezzi del puzzle manchino alla storia da dover motivare un reale viaggio al cinema. Quando l'intenzione iniziale era chiaramente quella di intrigare l'utente e non di soddisfarlo.
Tuttavia, il trailer, come il leggere la trama in due dimensioni, permette di farsi certamente un'idea se il film valga la pena di essere visto, e questo rimane una elemento, a cui molti non sanno o vogliono rinunciare.
Ma soprattutto è una caratteristica a cui non vogliono rinunciare le case produttrici, perché dopo tutto il loro cospicuo investimento, hanno il desiderio di mostrare subito, già dai posters, il più possibile riguardo al film, riguardo magari al costoso cast, non nasconderlo per rendere maggiore la sorpresa durante la visione. 

Dunque la domanda interna per molti ad oggi non ha una risposta scontata, ma invece molto soggettiva, visionare un trailer, rischiando di rovinarsi il film, pur di non andare al cinema alla cieca e rischiare delle ore di sofferenza o di lasciare addirittura la sala anticipatamente, o lasciarsi intrigare magari soltanto da un titolo ed un poster, come poteva accadere in passato, augurandosi di essere sorpresi in positivo dal regista durante la visione?!

Alla fine, tutto si riduce al carattere di ognuno di noi, alcuni più razionali e calcolatori, altri più sognatori ed impavidi.

giovedì 1 aprile 2021

Toglietemi tutto ma non il mio... neo.



Tra le caratteristiche fisiche più inconfondibili del cinema, c'è certamente il neo sul volto di Robert De Niro. Peculiarità del suo aspetto che né egli stesso, né alcun regista, ha mai cercato di coprire o attenuare. Oltre ad essere un qualcosa di caratteristico e riconoscibile, è anche stato un elemento che non stonava affatto con molti dei suoi personaggi, spesso di strada e molto concreti, raramente parti di figure che davano peso alla propria immagine. Nessuno quindi come detto, ha mai dato importanza alla cosa, anzi, è stato per tutta la sua carriera, un valore aggiunto. Tuttavia, con l'avanzare dell'età sono cambiati in parte i ruoli che gli venivano chiesti di interpretare. Alcuni si, ancora carismatici uomini legati al mondo del crimine, altri però, iniziavano ad essere più tendenti al padre di famiglia, o in alcuni casi anche nelle vesti di nonno.

Ed è stato qui, che dopo essere stato scritturato per uno di questi ruoli, chiamiamoli più "sobri", un giornalista gli chiese se avesse intenzione o gli fosse stato chiesto dal regista, di coprire quello che era stato uno dei suoi marchi di fabbrica negli anni. Con grande sorpresa, De Niro non solo negò categoricamente che ciò sarebbe mai accaduto, ma raccontò tutta la storia, anche un po' scaramantica, dietro a tale caratteristica fisica. Si scopri quindi che non è soltanto un segno distintivo per lui, ma per tutta la sua famiglia, e che tutti i suoi avi, lo considerassero un portafortuna da sfoggiare, anziché cercare magari di rimuovere. 

La storia ha infatti dell'incredibile, perché il padre (anche se sul lato apposto del volto) e il nonno (stesso suo lato), hanno il medesimo neo, più o meno delle stesse dimensioni. La cosa sembrerebbe risalire addirittura agli avi delle campagne Italiane da cui proviene la sua famiglia, e lo stesso neo si può ritrovare anche in alcune foto in bianco e nero di suo bisnonno Primo (Nome molto usato all'epoca per descrivere il primo dei figli di una coppia). E' inoltre molto curioso come, molti attori Hollywoodiani abbiano cambiato o comunque adattato il proprio cognome, da qualcosa di tipicamente Italiano a qualcosa che suonasse un po' più americano, è il caso di Nicolas Cage, vero cognome Coppola, ed è anche il caso di De Niro, per il quale è incredibilmente cambiato il cognome (il bisnonno di chiamava Aprile), ma non la caratteristica fisica. E' dunque stupefacente come, da ben 4 generazioni, si tramandi più un neo che un cognome, dal contemporaneo Robert De Niro, fino al suo avo, Primo Aprile.




Jimmy Carr, uno dei re del Black humor.