martedì 28 marzo 2023

Che cosa significa "Spoiler"?

 Per un parlante nativo di italiano, cresciuto in italia pre-internet, la parola "spoiler" era legata soltanto all'immagine dei deflettori installati sopra le cabine dei camion per migliorarne l'aerodinamica, oppure piccoli o grandi alettoni, presenti spesso su macchine truccate, o più propriamente a cui sia stato fatto del "tuning".

Per un parlante nativo di inglese invece ha sempre avuto a che fare con il verbo "to spoil", da cui effettivamente deriva, che significa molte cose, tra le quali "viziare" ed "andare a male", ma soprattutto significa "rovinare".

Ecco che nell'era di internet e della globalizzazione, tutto il mondo inizia a farne largo uso, nel campo della cinematografia, per indicare con una sola parola il concetto di aver detto troppo riguardo ad un film, avendone cosi rovinato magari il finale, o semplicemente alcuni colpi di scena.

Per quanto riguarda le parti scritte, come per esempio una recensione, si tende a cercare di inserire tale parola in bella vista, o in maiuscolo, di modo che il lettore sia avvertito in anticipo del fatto che una parte rilevante dell'operà sarà rivelata nell'articolo. Stesso si può dire delle recensioni video.

Nella vita di tutti i giorni capita invece di essere meno cauti nel parlare di un film magari ad una cena, ed è cosi che invece che per avvertire, la parola spoiler viene usata per indicare il danno ormai fatto, esclamando da parte di uno degli interlocutori che ormai non guarderà più il film perchè ne sa già il finale. 

In Italia si è diffusa anche una versione italianizzata della parola, finita anche su vari dizionari, ossia la parola stessa, con l'aggiunta del suffisso verbale -are. Ed è cosi che il "fare uno spoiler", è diventao "spoilerare".

Ad oggi entrambe le versioni hanno travalicato i confini del semplice svelare una trama cinematografica, ed è cosi che si possano sentire usate anche, solitamente in accezione ironica o sacastica, per indicare che in un ristorante non ci sarà un desiderato cibo, o ad una festa non ci sarà una determinata persona.


domenica 26 marzo 2023

Qual è la funzione dei generi cinematografici?

 Sembra una domanda poco interessante, ma perchè esistono i generi cinematografici?..

La risposta è : per molteplici ragioni.. la più ovvia per questioni pratiche, permettono una classificazione di tutte le opere, e questo è la stessa differenza tra l'avere in ufficio tutti i fogli sparsi sulla scrivania oppure ordinati in plichi con sopra delle etichette dell'argomento che contengono.
La praticità riguarda anche l'altro lato, ossia quello dello spettatore, che grazie ad una catalogazione per generi, riesce ad indirizzarsi meglio verso qualcosa che sà di poter apprezzare, ricercando certi generi ed evitandone altri. 
Ad oggi, grazie ai siti di streaming, la cosa è ancor più evidente ed utile, si tende infatti a fare ricerche proprio per genere, ed i siti stessi spingono perchè l'utende abbia veloce accesso alle categorie che apprezza e non si ritrovi una lista generica di film.
Vien da se dunque che, per quanto esistano categorie come "film recenti", la maggior parte delle scelte su tali piattaforme, viene fatta in basa al genere cinematografico.
 
Ma come si è giunti materialmente al raggrupparli?, la ragione principale è che una pellicola di successo riguardante un tema specifico, crea automaticamente interesse intorno a quell'argomento. Sia da parte del pubblico, che vuole vedere volentieri altro a riguardo, sia da parte di chi realizza un film, che ne vede il potenziale ed il possibile ritorno economico. 
Ogni genere nel tempo iniziera ad avere qualcosa di familiare, che è poi ciò che lo spettatore ricerca quando lo sceglie, con in aggiunta degli elementi di novità, che saranno quelli che renderanno le oper al suo interno uniche.
Non a caso la parola stessa "genere", viene dal Latino "genus" che significa stirpe/legame familiare. 
 
Tuttavia non esiste una classificazione o un organo nazionale od internazionale, che abbia definito i parametri ed una vera e propria lista ufficiale dei generi cinematografici, tanto che sono i film stessi spesso a non appartenere ad un solo genere.
A ciò si aggiunge il fatto che tutti i generi si evolvono nel tempo, alcuni cessando di esistere quasi completamente dopo anni di grande diffusione, come gli "western", o dando luogo spesso a sottogeneri con tagli diversi, come fu il caso dei nostrani "spaghetti western" oppure i "fagioli western".
In sostanza comunque è possibile definire il mondo dei generi cinematografici come fluido, rispetto ad altri elementi della nostra vita che rimangono sostanzialmente invariati nel corso della nostra esistenza, come ad esempio la natura, che a livello di speci di piante varia ben poco nel corso dei secoli. Differentemente appunto il mondo del cinema, come accade spesso nelle arti, si adatta molto, e nel giro di pochi decenni un genere può nascere, stancare e sparire, molto più similmente a quello che accade nel mondo della musica. 

 
 

giovedì 23 marzo 2023

Che cosa è il "Rapporto d'aspetto"?

Il rapporto d'aspetto è l'espressione numerica della proporzione tra altezza e larghezza di un elemento video, sia un file, sottinteso come film o persino un video ripreso con il cellulare, sia un oggetto fisico, come lo schermo di un qualsiasi congegno tecnologico. 

Lo sentiamo nominare nella vita di tutti i giorni, da recensori e venditori, o leggiamo semplicemente in che modalità sia possibile riprodurre un filmato, capita di trovarlo ancor più frequentemente nella sua traduzione in inglese, ossia "aspect ratio", ed ha dei formati specifici e caratteristici di ogni settore in cui viene/vengono usati. 

Nel corso dei secoli nel mondo della pittura ne sono stati usati di svariati tipi, giunti poi alla fotografia è diventato molto diffuso il rapporto 3x2. 
Nella televisione invece i due più usati, ed anche quelli che suonano più familiari alle nostre orecchie, sono il 4x3 ed il 16x9.
 
 Il mondo cinematografico è uno dei settori in cui sono stati usati il maggior numero di formati nel corso degli anni. Inizialmente legati ad aspetti fisici, ossia la larghezza della pellicola, e successivamente nell'era giditale indicanti anche nella dicitura, la effettiva visione umana finale.
Nel cinema la tendenza è anche quella di considerare il rapporto d'aspetto, indicandolo come l'altezza per l'unità, risultato in numeri apparentemente più complessi, come 1,33x1, dove poi spesso viene omessa l'unità finale, ossia l'1, e tale aspetto viene semplicemente chiamato, 1,33. 
Ad oggi il più comune è il 2,39x1, chiamato anche 21:9, oppore con un nome vero e proprio, come molti di questi aspetti effettivamente hanno, in questo caso "scope".

lunedì 20 marzo 2023

"Your name" (2016) #Recensione

 "Your name" è un film di animazione, uscito nel 2016, che è stato profeta in patria, ossia in Giappone, dove ha riscosso un enorme successo sin dal primo weekend di proiezione, come spesso accade, prima di ottenere favori di critica e pubblico anche all'estero. 

La trama è quella di due adolescenti che vivono in zone diametralmente opposte del paese, una caotica metropoli piena di vita e di opportunità per uno, ed un piccolo paese di montagna con solo le strutture primare e senza futuro per l'altra. Finiranno per vivere esperienze oniriche, fisiche, ed anche fantastiche, che li avvicineranno ed allontaneranno più volte l'uno dall'altra. 

E' forse uno dei film di animazione giapponese e non, più comprensibili ed apprezzzabili da un pubblico non propriamente appassionato o competente del genere. 
La storia tratta infatti vicende abbastanza realistiche, a differenza di opere come quelle di Miyazaki per esempio, con espedienti e problematiche molto comuni anche in occidente, e con uno stile semplice e non troppo estremo, sia nel disegno, che nei suoni, che nei dialoghi.
 
E' un film che parla ai giovani, oltre che di giovani ovviamente, anche per aspetti come la colonna sonora, essendo essa, se pur in lingua giapponese, molto simile a quello che in occidente viene definito come pop-punk, stile musicale che si è diffuso appunto nelle ultime decadi tra i più giovani. 

Anche questo film soffre, come è spesso riscontrabile negli anime, di cambi di umore istantanei, in un solo minuto un personaggio può passare dalla totale infatuazione ed accondiscendenza, alla rabbia, e di nuovo un istante dopo farsi prendere da una improvvisa ilarità contagiosa. 
E sul tema personaggi, sembra non troppo ben concepito quello della "capo-cameriera", che nel corso del film sembra cambiare personalità più di una volta, tanto è differente il suo atteggiamento da scena a scena.

Bene il finale, il film alza un notevole polverone con l'intreccio della trama, sia sotto l'aspetto temporale che quello pratico, da rendere poi il finale non patetico e nemmeno troppo scontato, almeno nella forma, facendolo apparire anzi minimalista ed azzeccato.

Nota negativa, gravemente negativa, è il product placement : per quanto verrebbe da pensare che un film di animazione non soffra delle dinamiche di commercio di prodotti quanto un film classico, anche per la maggior facilità nell'escludere oggetti marchiati dalle scene, è un pensiero che viene invece scalzato in questo film, dalla presenza e dalla sconcertamente quantita, di inconfondibili Iphones in molteplici scene. Appare infatti bene in mostra in tantissimi fotogrammi, un cellulare disegnato proprio con in mente le caratteristiche e dimensioni del prodotto della Apple, ed a conferma di ciò, vi è spesso il marchio in bella vista, "a favore di camera". 

In sostanza comunque un'opera molto piacevole, adatta a tutti, comprensibile probabilmente a tutti, che non stanca, che non ha difetti specifici eclatanti per cui evitarla, e che nel peggiore dei casi è quanto meno di intrattenimento per una sera.

martedì 14 marzo 2023

Che cosa è un "videonoleggio"?

 La risposta sembrerà ovvia per tutti coloro che hanno più di una trentina d'anni, ma non è cosi scontata per tutti gli altri.

I videonoleggi, sono delle vere e proprie videoteche, gestite da privati o da delle catene, dove le persone possono affittare un'opera cinematografica.

Si iniziaro a diffondere quando uscirono i vhs, e continuarono la loro espansione raggiungendo il picco nell'era dei dvd. Tuttavia i siti di download prima e quelli di streaming poi, legali ed illegali che fossero, fecero calare talmente tanto la domanda di noleggio tramite il supporto fisico, che moltissime videoteche/videonoleggi, hanno chiuso negli ultimi 15 anni.

Il caso più eclatante è stato quello di Blockbuster, parola che chiunque sapeva associare al mondo del cinema negli anni '90, che diventò prima leader del settore e poi nel giro di pochi anni ebbe una rovinosa caduta, con conseguente scomparsa totale.


venerdì 10 marzo 2023

Ma che cosa significa "lestofante"?

La parola "lestofante", come tante altre, fa parte di un linguaggio del doppiaggio dei film stranieri in italiano, che è ricolmo di termini tutt'altro che in uso nel parlato comune.

Uno di questi è appunto "lestofante", che capita di sentire utilizzato nei film in maniera a se stante, o altrettanto comunemente in frasi del tipo "acciufferemo quel lestofante" oppure "dannati lestofanti".

Il senso, anche grazie alle immagini, che tale parola stia a rappresentare una qualche sorta di malvivente lo si coglie, ma appunto, che cosa vuol dire esattamente la parola vera e propria? 

Innanzitutto va suddivisa, perche è infatti una parola composta, formata da "lesto" e "fante".
La prima parte mantiene il significato ancora attuale della parola stessa, ossia una persona "accorta", "abile", "svelta", mentra la seconda è legata al significato più arcaico di "fante" ossia quello di "servo".
 
Il risultato è quello di una parola, che unendo "servo" ad "abile", cerca di rappresentare tutta
quella categoria di disonesti, truffatori e imbroglioni, che si potevano trovare a corte, ma che poi ha finito per rappresentarli in senso più ampio, in tutta la società.
 
Caduta completamente in disuso nel corso dei decenni e poco facilmente intuibile, è assente anche da dichiarazioni e documenti moderni di elementi come le forze dell'ordine, pur essendo pertinente a livello di area semantica.
 

lunedì 6 marzo 2023

"RRR" (2022) #SpiegazioneTitolo

 "RRR" è un film Bollywoodiano di recente uscita, il titolo è più che ermetico, è del tutto incomprensibile anche dopo aver visionato la pellicola, sembra quindi doverosa una spiegazione alla cosa.

Innanzitutto la parte pratica, ossia che cosa vogliano dire tali lettere, esse sono semplicemente le iniziali dei due protagonisti del film, Rama Rao e Ram Charan, e del regista Rama Rajamouli.

Sembra che il nome "RRR" fosse soltanto provvisorio, dato durante le riprese, ma che sia rimasto per due ragioni principali : la prima che nell'usare tali lettere come hastag nel diffondere notizie riguardanti la pellicola, sia piaciuto molto al pubblico. La seconda è che un titolo cosi internazionale e comprensibile da chiunque, sembrasse adatto ad un'opera di tale calibro. 

Rimane il fatto che volendolo analizzare per quello che è, ovvero il titolo di un film, è innegabile che chiamarlo con le iniziali dei partecipanti sembra una delle cose più egocentriche e meno originali immaginabili, una tattica che si usa giusto appunto per creare nomi di ditte per non perdere troppo tempo dietro al nome, dove si findono di solito le iniziali o le prime sillabe dei cognomi dei soci fondatori. Ad ogni modo, cattivo gusto o no, dare il nome ad una opera fittizia, usando quelli di persone reali, risulta piuttosto sconnesso dall'opera stessa.

domenica 5 marzo 2023

Che cosa fa il "rumorista"?

Alla parte di "sonoro" di un film, concorrono in maniera netta e principale, la colonna sonora ed i dialoghi tra gli attori, tuttavia vi è un ulteriore elemento spesso dato per scontato che invece richiede altrettanto lavoro e passione, delle altre mansioni legate alla realizzazione di un film.

Questa ulteriore parte, è quella dei rumori, che hanno dato luogo ad una vera e propria professione, quella del rumorista. 
Da non confondersi però con i rumori d'ambiente, ossia tutti quei suoni presenti in maniera naturale nel luogo dove viene girata una determinata scena, a cui si aggiungono anche in minima parte possibili ronzii o fruscii dati dalle attrezzature tecnologiche usate per la realizzazione del film.

Il rumorista è dunque una persona incaricata di riprodurre in studio, o comunque in un ambiente diverso da quello delle riprese, un certo tipo di suono che verrebbe in maniera naturale da associare alla scena che stiamo vedendo, per esempio il galoppo di alcuni cavalli, che viene appunto ricreato manualmente talvolta strusciando o sbattendo gli oggetti più semplici ed impensabili su superfici ben diverse, come magari il pavimento. 

La professione è cambiata molto nel corso degli anni, specialmente quest'ultimi, a causa della digitalizzazione, grazie alla quale è più facile poter campionare un suono ed avervi accesso nuovamente nel momento del bisogno. La cosa ha portato ad una "espansione" della professione stessa, tanto che oggi il rumorista ha il solo compito della realizzazione di tali rumori, ma provvede anche alla registrazione di essi, che poi verrano gestiti in fase di mixaggio da altri addetti ai lavori.

Il tutto esiste ed è spiegato dal semplice fatto che in fase di riprese di una scena si dà la priorità alla parte visiva ed a livello di sonoro si cerca di avere il minor numero di interferenze possibili che possano distrarre gli attori. Il risultato è che difficilemente i rumori sono registrati in presa diretta, tanto da aver dato vita appunto alla professione del rumorista.

 

 

venerdì 3 marzo 2023

"RRR" (2022) #Recensione

 "RRR" è un film Bollywoodiano uscito nel 2022, dopo aver subito notevoli ritardi nella realizzazione a causa della pandemia di Covid-19. 
Prodotto grazie ad un budget non indifferente per una pellicola indiana, ha ripagato gli sforzi economici al botteghino, diventando uno dei film dal maggiore incasso di tutta la storia di Bollywood, sia a livello di mercato interno che internazionale.

La trama tratta le vite dei due protagonisti, Raju e Bheem, entrambi vittime di soprusi da parte dell'esercito colonialista Britannico, il secondo cercherà di ritrovare una piccola bambina rapita dal proprio villaggio, il primo vorrà vendicare i torti subiti e le perdite inflitte direttamente dai militari ai suoi compaesani. Entrambi molto motivati a rivalersi sugli oppressori, finiranno per coalizzarsi per scacciarli definitivamente dalla propria terra.
E' ambientato nell'India degli anni '20, e non si tratta di una storia accaduta veramente, anche se i due personaggi principali sono realmente esistiti.

Il film ha tutti i tratti caratteristici delle opere boolywoodiane, sia le parti in stile musical, che le scene di azione estremamente irreali, fino alla durata, le classiche 3 ore.
Tutte aspetti che per quanto ben noti agli appassionati, potrebbero spaventare qualcuno che si approcci per la prima volta al genere.

La recitazione è un elemento piuttosto difficile da analizzare, perchè non è mai ben chiaro se certe espressioni siano ingigantite volutamente come sono esagerate le forze fisiche nelle scene di lotta, tuttavia è abbastanza sensato affermare che non sia il pezzo forte di tali produzioni, nè nel caso specifico sia stata cosi indecente da dover essere criticata apertamente.

Gli scenari sono belli, cosi come i colori, molto variopinti ed in parte anche ricercati. Le inquadrature e le transizioni sono apparse appropriate ed a tratti interessanti, di sicuro non stancanti, come anche il ritmo che è sembrato piuttosto costante.
Le parti di computer grafica hanno permesso di realizzare scene con migliaia di comparse altrimenti estremamemnte complesse e costose da realizzare, e soprattutto di poter far largo utilizzo di animali normalmente piuttosto pericolosi, da poter includere in molte scene di lotta. Tuttavia è sembrata a tratti un po' troppo ovvia e più adatta ad un videogioco che ad una pellicola cinematografica.

In sostanza un film che si può guardare, che scorre piuttosto bene nonostante la sua lunghezza, e che al netto di tutto il pubblico dei più piccoli, e degli impressionabili alla vista del sangue, non è da sconsigliare a nessuno. Fermo restando, e ribadendo, che gli aspetti principali del genere devono essere elementi di piacere, altrimenti diventa una odissea riuscire a sopportarlo e terminarlo.

Jimmy Carr, uno dei re del Black humor.