domenica 27 agosto 2023

"Stanare" ed "Acciuffare", altre anomalie linguistiche del doppiaggio in italiano.

 Stanare ed Acciuffare sono due termini assolutamente corretti ed ovviamente presenti in ogni vocabolario di lingua italiana, che non vengono praticamente mai, per non dire assolutamente mai, usati nel parlato comune, ma dei quali si fa e si è fatto largo uso nel doppiaggio cinematografico, specialmente in opere guardate dai più piccoli dove l'uso di un gergo meno diretto spesso riesce a far sembrare scene altresì forti, più adatte anche a loro.

In ordine, il primo termine deriva da "Tana" ossia casa/nascondiglio, spesso riferito agli animali/prede, verso i quali si cerca di compiere l'azione di "stanarli", farli quindi uscire dalla propria tana.
Nel mondo degli umani la cosa diventa principalmente riferita alla categoria dei ladri, dei malviventi, di qualcuno che ha compiuto una azione per cui è poi diventato per qualche ragione latitante, il risultato è che nel mondo del cinema si senta spesso, molto spesso, usato, per indicare il fatto che un criminale debba essere fatto uscire dal suo nascondiglio, venga portato allo scoperto.

 Il secondo termine deriva nello specifio dalla parola "Ciuffo", è quindi legato al concetto di capelli, e significa infatti afferrare/prendere qualcuno per i capelli, solitamente qualcuno che stava magari scappando da una situazione, da li l'utilizzo più classico nei confronti del ladro di turno, il quale nelle opere cinematografiche deve spesso "essere acciuffato", preso quindi, ancor meglio "catturato" ed assicurato alla giustizia.

In sostanta due parole certamente quantomeno cadute in un profondo disuso nel parlato e nello scritto comune, ma che trovano ancora ampissimo spazio nel doppiaggio di film stranieri in lingua italiana, probabilmente a causa come detto della loro maggiore leggerezza rispetto ad altri termini, e probabilmente anche grazie al fatto che facciano in alcuni casi combaciare meglio le immagini con il labiale originale delle parole della lingua in cui vengono doppiate, come spesso accade.


venerdì 25 agosto 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 2 - "La dolce vita"

 Come già detto, a Rimini una quindicina di anni fa è stata presa l'iniziativa di rinominare alcune vie, soprattutto quelle a mare, con altrettanti lavori Felliniani, una di esse non poteva che essere quella riguardante uno dei suoi lavaori di maggiore successo, il film "La dolce vita".

Questa non sarà una recensione, ma soltanto una breve spiegazione del perchè abbia meritato addirittura la dedica di una strada. 

1 - Innanzitutto il successo casalingo, Fellini riuscì infatti nella piuttosto ardua impresa di essere profeta in patria, il film ebbe infatti un notevole riscontro di pubblico ed un giudizio positivo dalla critica in Italia.

2 - In secondo luogo il riconoscimento all'estero, dove specialmente in un territorio non facile per i film stranieri come quello degli Stati Uniti d'America, ottenne anche li un ottimo successo di pubblico, e la critica lo candidò addirittura a 4 premi Oscar, dei quali uno fu vinto.

3 - Il cast, in particolare la presenza di Marcello Mastroianni, magnetico come suo solito, il quale ebbe un tale successo come sex symbol grazie a quel film, che decise di scegliere come pellicola successiva alla quale partecipare, una produzione dove avrebbe fatto il ruolo esattamente opposto, per poter liberare la propria carriera e la propria vita privata da quella immagine.

4 - La curiosità legata alla parola "Paparazzi", già trattata in questo blog. Accadde infatti che nel film fosse presente un fotografo di quelli molto dinamici ed a caccia di scoop, che veniva costantemente appellato come "Paparazzo" durante il film. Esso era soltanto il cognome del personaggio, ma divenne dall'uscita della pellicola in poi il mondo, il modo di chiamare quel tipo di giornalisti, addirittura a livello globale.

Ce ne sarebbero molti altri di elementi da trattare per far capire il rilievo di tale film, ma come sempre detto, questo non è un blog di approfondimento, ma più di letture semplici riguardo ad elementi più o meno curiosi ed interessanti del mondo del cinema, quindi è possibile fermarsi qui.

sabato 19 agosto 2023

"Like, totally" - Dylan Moran (2006)

 "Like, totally" è uno spettacolo di "Stand-up comedy" scritto ed "interpretato" dal comico irlandese Dylan Moran. 
Il titolo si riferisce, e viene "citato" durante lo spettacolo, al modo di parlare principalmente dei più giovani negli Stati Uniti d'America, dove viene fatto largo uso specificamente di quei due vocaboli.
 
Per quanto riguarda lo spettacolo in se e per se, innanzitutto si può dire che sia invecchiato bene, o forse meglio dire che "non è invecchiato male", nel senso che i temi a cui la società attuale è piu sensibile rispetto a 15/20 anni fa, non vengono particolarmente trattati e non ci sono veri e propri momenti di umorismo sulla pelle di qualcuno, tanto meno patriarcale.
Questo in sostanza per dire che tenendo ben conto che i tempi sono cambiati, rimane pienamente consigliabile a tutti, pur avendo linguaggio e contenuti non certo adatti ne particolarmente comprensibili ai più piccoli.
 
I temi che tratta sono molto vari, i principali riguardano comunque le differenze tra individui, per genere e classi sociali, e per scelte di vita e lavorative.
Egli personalmente nei suoi spettacoli ed anche in questo accade, si ritrae sempre come un eterno sfaticato, quindi è molto comico il modo in cui descrive tutti coloro che per dovere o per hobby hanno da compiere azioni faticose.
 
L'area geografica presa di mira è quasi esclusivamente il mondo anglosassone, non risparmiando comunque a prescindere nessun popolo e territorio, dall'Australia all'America, passando per la Gran Bretagna.
Particolarmente pungenti ed accurate sono le critiche al popolo ed alle scelte governative degli Stati Uniti, naturalmente il tutto fatto con satira e sarcasmo.

 Rimane dunque un ottimo intrattenimento di 65 minuti anche al giorno d'oggi, con temi in molti casi purtroppo ancora attuali, e con momenti che fanno riflettere, nonostante non sia il più approfondito degli spettacoli.
 
Menzione speciale ai suoi tempi comici ed al suo metodo di esposizione, entrambi estremamente importanti, determinanti, per chi sceglie di fare tale professione, e nel suo caso davvero eccezionali. 
Le pause e le tempistiche in genere, con le quali sceglie di esprimere i concetti, ed il suo modo di mangiarsi le parole redendole più leggere, ma allo stesso tempo creando un contrasto, un paradosso, tra i contenuti profondi ed importanti ed il suo atteggiamento menefreghista e distaccato, sono forse la parte migliore, e certamente la più unica, del suo talento.
 

giovedì 17 agosto 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 1 - #RiconosCinema

Sarà un lungo viaggio questo, attraverso la piuttosto consistente opera di rinominazione stradale avvenuta in suo onore, ma procediamo con ordine :

Federico Fellini, Riminese di nascita, e di crescita, anche se poi gran parte dei suoi lavori e della sua vita si sono svolti a Roma, se non altro per ovvie ragioni logistiche, è considerato una delle più grandi menti italiane del 900 (1920-1993). Certamente principalmente noto come regista di talento e successo, ha spaziato in molti altri campi, limitrofi come la sceneggiatura, un po' piu distanti essendo stato anche scrittore, ed infine piuttosto distanti avendo dato il suo contributo anche come fumettista.

L'iniziativa in questione, è opera del comune di Rimini, che nel 2006 ha deciso di rinominare 26 delle proprie strade con frasi legate al regista, principalmente i nomi dei suoi film, senza saltarne uno.

Le vie in questione sono per la maggior parte dei piccoli vicoli proprio a ridosso del mare, che sbucano direttamente sulla passeggiata riminese, quindi non si può certo imputare alla causa che non abbia voluto mettere in bella vista l'iniziativa, rinominando magari vie secondare in zone piu nei sobborghi.

La via in questione in questo post non è altro che, e non poteva essere altrimenti, quella dedicata a lui come persona, nello specifico anche in questo caso un piccolo parco vicino al mare, nella parte più centrale della marina di Rimini.

L'iniziativa è certamente lodevole e quasi dovuta ad un compaesano di tale successo, l'unica parte meno esaltante è il fatto che essendo la città ovviamente già tutta mappata ufficialmente, non poteva essere fatto altro che rinominare strade, anzichè nominarme di nuove, il risultato vien da se, come vedremo nei prossimi post, che sono stati costretti a farlo a spese di vie già dedicate ad altri talenti di fama mondiale, come Chopin e Mozart per citarne alcuni.

(La foto, come tutte quelle delle ulteriori 25 vie nei successivi post sono state fatte personalmente, si è infatti rivelato un compito più facile del previsto riuscire a documentare tutti i cartelli)

lunedì 14 agosto 2023

Barbara Enrichi - Attrice e Regista


 Barbara Enrichi è un'attrice toscana, conosciuta dal grande pubblico più per la sua interpretazione di Selvaggia nel grande successo di Leonardo Pieraccioni "Il ciclone", che per altre sue performance.

Tuttavia non è stata presa dalla strada o si è improvvisata attrice, ha infatti, prima di approdare al cinema, fatto una lunga esperienza a teatro, sia recitando che seguendo corsi.  

E' una attrice che è spesso stata scelta anche per la sua fisicità, molto semplice, acqua e sapone, da vicina di casa, in contrapposizione alle modelle solitamente presenti nelle commedie italiane per stimolare la tensione sessuale nel film e nello spettatore. 

I suoi ruoli al cinema sono stati quasi sempre non da protagonista, e negli ultimi anni si è dedicata anche all'insegnamento dell'arte della recitazione ed al ruolo di regista.

mercoledì 9 agosto 2023

Bruce Willis, non solo un poliziotto immortale.

 Il titolo è provocatorio, ma di fatto è come principalemente siamo stati abituati a vederlo in molte delle pellicole a cui ha preso parte, un poliziotto estremamente ligio al dovere, disposto a tutto e senza paura, e sostanzialmente.. quasi immortale :).

Stiamo parlando ovviamente principalmente di tutta la saga di "Die Hard", composta da 5 film, nei quali ha interpretato l'incorruttibile John Mclane, ma ha ricoperto ruoli simili anche in pellicole come "L'ultimo boy scout". 
Tuttavia ha mostrato anche un lato umano, e decisamente mortale, in "Il sesto senso" capolavoro dove ricopriva il ruolo di un comunissimo psicologo che trascorre una vita del tutto regolare. 
Tutte performance che purtroppo però non rivedremo più perchè l'attore ha già abbandonato definitivamente le scene per motivi di salute.
Nella sua carriera ha preso parte ha moltissimi film, che gli sono valsi una stella dedicata nella Walk of fame a Los Angeles, ma mai un premio oscar.
Di contro ha ricevuto innumerevoli candidature ai Razzie Awards, ossia i premi scherzosi assegnati alle peggior performance dell'anno.
Non è stato solo attore, ma anche doppiatore e musicista, ha dovuto recentemente abbandonare anche queste due attività.

La persona Bruce Willis invece, è nata in Germania, ma cresciuta negli Stati Uniti d'America, ha avuto 3 figli dalla prima moglie Demi Moore, relazione al tempo molto pubblicizzata e almeno di facciata senza niente di negativo o tossico, ed altri 2 figli dalla seconda moglie.
Lo scorso anno ha dichiarato di essere affetto da "afasia" e di aver scelto negli ultimi anni di recitare nel maggior numero possibile di film, anche di serie b, prima di perdere definitivamente la parola. 
Non è il primo, anche se di gran lunga il più grave, problema legato alla parola della sua vita, quando era piccolo infatti aveva sofferto di balbuzie, condizione che si era andata ad aggravare crescendo, fino a scomparire proprio grazie alla recitazione.

lunedì 7 agosto 2023

Chi ha detto "Strade?, dove stiamo andando non c'è bisogno di strade!"

 La frase è stata pronunciata dal dottor Emmett L. Brown, detto "Doc", personaggio interpretato, magistralmente, da Christopher Lloyd.

La traduzione è fedele all'originale, in inglese : "Roads? where we are going we don't need roads!"

Si trova nel secondo capitolo della saga di "Ritorno al futuro", e viene detta dal suddetto, per indicare che ormai la loro auto per i viaggi nel tempo, non ha più bisogno di strade vere e proprie per decollare ed atterrare, dato che adesso è in grado di eseguire quelle manovre similarmente ad un elicottero.

Non avrebbe potuto essere altrimenti, ed è coerente con il resto degli altri elementi surreali o futuristici della storia, dato che il "flusso catalizzatore" è ormai in grado di funzionare anche con bucce di banana e lattine di bibite gasate, comprese le lattine stesse.

Non è stata inserita dall'isituto cinematografico americano tra le 100 frasi più famose, ma ha comunque conquistato fin da subito un posto rilevante ed indelebile nella mente di milioni di giovani che avevano appena assistito alla proiezione del film.

venerdì 4 agosto 2023

Diego Abatantuono

 Il cognome Abatantuono è un cognome di origine pugliese, ma Diego Abatantuono è da sempre, la quintessenza della milanesità.

Grandissimo tifoso del Milan, tanto da averlo legato anche alla propria carriera cinematografica, interpretando "Il ras della fossa", dove fossa sta per "Fossa dei leoni", storico gruppo ultrà del Milan.

Ha ricevuto 3 Natri d'argento, ed un recente David di Donatello alla carriera, ma è più conosciuto per performance in film poco premiati dalla critica e molto amati dal pubblico, spesso a fianco di Ugo Conti, suo amico sin dall'infanzia.

Cresce nel mondo del cabaret di Milano dell'epoca, ma è con il personaggio del "terrunciello" che si afferma nella cinematografia, prendendo parte a diverse opere dei fratelli Vanzina.

Per quanto sia appunto ricordato forse più per prestazioni surreali, come quelle del "Mago di Segrate", "Ecceziunale veramente", o "Attila flagello di Dio", ha ricoperto anche molti ruoli drammatici, dimostrando di esserne più che all'altezza, e prendendo parte anche a pellicole premiate internazionalmente, come "Mediterraneo", vincitore di un oscar come miglior film straniero. 


martedì 1 agosto 2023

Perchè si chiamano film indipendenti?

 Il film indipendente è detto cosi perchè non "dipende" da una casa produttrice vera e propria.

Ha la principale caratteristica, in positivo, di essere libero di poter dire più o meno quello che vuole, e questo è un grande vantaggio e valore per il regista.
Di contro tende a fare più fatica nell'essere prodotto e nell'affermarsi.
 
I film indipendenti hanno maggiori difficoltà, anche se eccellenti prodotti, nel vedere la luce o anche nel trovare canali di diffusione per arrivare a pubblici più ampi.
 
Per quanto riguarda il primo aspetto si parla spesso di autoproduzione, e la cosa può richiedere anche l'intervento in prima persona, anche in maniera totale, del regista e/o degli attori.
Per quanto riguarda il secondo aspetto invece, sono nati negli anni molti eventi dedicati alla cinematografia indipendente, che permettono di avere visibilità sia da parte del pubblico che da parte delle persone del settore.
 
La caratteristica tipica di avere un budget ridotto, rende tendenzialmente poco presenti effetti speciali, esplosioni, o spettacolarizzazioni in genere.
E come per molti film, ma forse ancor di più in questa tipologia di lavori, il risultato iniziale, magari persino deludente, viene rivalutato negli anni, arrivando a far avere alla pellicola un certo successo, farla avere dei remake, o addirittura farla diventare di culto.

 

Jimmy Carr, uno dei re del Black humor.