martedì 14 maggio 2024
"Il migliore dei mondi" (2023) #Recensione
martedì 7 maggio 2024
"Ragazze interrotte" (1999) #Recensione
giovedì 2 maggio 2024
"Out of England" - Ricky Gervais
"Out of England", letteralmente "Fuori dall'Inghilterra", è uno speciale di stand-up comedy registrato in un teatro a Londra durante una delle date del tour del comico inglese Ricky Gervais nel 2008.
lunedì 22 aprile 2024
"C'è ancora domani" (2023)
domenica 14 aprile 2024
Bill Burr - You people are all the same (2012)
"You people are all the same" letteralmente "Voi siete tutti uguali", è uno special di "stand-up comedy" del comico americano Bill Burr.
giovedì 4 aprile 2024
"Alcoholocaust" - Jim Jefferies
domenica 17 marzo 2024
La Ciociara (1960) #Recensione
lunedì 12 febbraio 2024
Tutta colpa di Sara (2002) #Recensione
E' una commedia romantica di inizio anni 2000, titolo originale "Serving Sara", con protagonista Matthew Perry.
La pellicola fu molto criticata al tempo, sia dalla critica che dal pubblico, riscquotendo pessime recensioni e bassissimi incassi al botthegino.
Col tempo la cosa non è migliorata, ancora oggi le opinioni sui vari siti di critica cinematografica per appassionati continuano ad essere fortemente negative, e non è riuscito nemmeno nella sempre più frequente imprensa di diventare un film di culto grazie al "so bad so good".
La trama è quella di un ufficiale giudiziario privato, ex avvocato di successo, che di lavoro consegna avvisi per l'avviamento di un processo che riguarda coloro che vengono notificati.
Nello svolgimento di questa pratica conosce una ragazza, alla quale consegna la notifica di un processo di divorzio che la riguarda, da li però gli eventi prenderanno una direzione completamente opposta, con i due che cercheranno di unire le loro forze ed i propri rispettivi interessi, per ottenere il meglio dalla
situazione in cui si erano ritrovati.
Il risultato è effettivamente poco accattivante ed interessante, l'umorismo è piuttosto basso e fa largo uso di clichè già noti e spesso stucchevoli.
La recitazione da parte di praticamente tutto il cast è forzatissima, tanto da poter praticamente essere definito un B-movie.
Si salva Perry, ancora una volta per la mera parte recitativa, nonostante il suo personaggio non sia particolamente gradevole, ed ad egli sia come stile che come tratti fisici, non si addica per niente alla parte.
Fallisce dunque sia come commedia che come romanticismo, e condisce il tutto con la solita immancabile dose di temi classici del cinema americano, ossia : soldi, armi ed inseguimenti inverosimili.
Un film che forse non è cosi irritante come ritengono molti, ma che certamente ha del grottesco nel voler apparire in un modo e finire per mancare l'obbiettivo di parecchio.
Non viene quindi da sconsigliarlo per ragioni particolari, ma allo stesso tempo è difficile immaginare chi possa apprezzarlo realmente e pienamente.
giovedì 8 febbraio 2024
Il processo ai "CHICAGO 7" (2020) #Recensione
Si svolge nel 1968, anno in cui avvennero i fatti, ed in particolare si focalizza sul processo, sia penale che politico, che tali avvenimenti fecero scaturire.
La connotazione geografica nel titolo è per il fatto che se pur gli attivisti provenissero da altre località, gli scontri ed il processo avvennero nella città di Chicago, nello stato dell'Illinois.
Il fatto che sia una pellicola incentrata su di un processo non è materia nuova per Aaron Sorkin, dato che nel 1992 mise molto del suo nel capolavoro che è stato, ed è ancora, il film "Codice d'onore".
Tuttavia questa volta non sembra essere stato altrettanto ispirato, nonostante la storia di basse fosse già scritta e si prestasse decisamente ad un adattamento cinematografico, cosa che però accade in maniera assolutamente eccessiva, soprattutto nei dialoghi, esageratamente estremizzati, tanto da far rendere conto allo spettatore in ogni singolo istante di proiezione, che si tratti di un film.
Un tale livello e densità di risposte ad effetto, battute pronte, e simili, che rendono irreale ogni conversazione tra i protagonisti.
Una tale sagra della frase che mira a colpire lo spettatore, che passa in secondo piano anche il domandarsi se e quanto sia stato romanzato realmente, ma che crea distacco tra il pubblico, ed il volersi, e potersi, immedesimare in vicende che invece sono realmente accadute.
Il resto è tale battaglia tra i buoni, tutti da una parte e tutti senza macchia, ed i cattivi tutti dall'altra, che appare quasi cartoonesca, con annesse accuse di razzismo, che a dire il vero andrebbero mosse anche a chi ha scelto il titolo, per poca inclusività, dato che gli imputati erano per buona parte del processo, 8, con incluso il capo del gruppo delle Pantere Nere, che fu poi prosciolto per essere processato separatamente.
In sostanza un film molto stucchevole, su fatti che invece hanno avuto un notevole impatto nella mente e nelle coscienze della popolazione americana dell'epoca, ed un processo che ha fatto parteggiare animatamente l'opinione pubblica, ma che a livello cinematografico non coinvolge nonostante i tremendi fatti raccontati e l'ottimo montaggio, e che manca quasi completamente di colpi di scena. Per non parlare dell'umorismo forzatissimo in innumerevoli scene che non risulta altro che irritante
invece che distensivo.
lunedì 5 febbraio 2024
Aladdin (1992) #Recensione
Aladdin è un film di animazione del 1992, prodotto dalla Disney, che riscosse un successo enorme sia in partria, gli Stati Uniti d'America, che all'estero.
La storia è quella di una principessa, e di un ragazzo di paese, che si incontrano per caso in un momento di difficolta, sia fisica, erano infatti maltrattati e poco rispettati dalle persone che li circondavano, sia mentale, si sentivano infatti entrambi poco liberi, di fare ma soprattutto di essere se stessi.
Al loro fianco, nella battaglia contro il malvagio di turno, si schiera un personaggio dalle particolari capacità magiche, quello che poi nella cultura generale verrà di li in poi conosciuto come il famosissimo genio della lampada.
Ad egli si potevano chiedere tre desideri, e sia questo che la volonta della principessa di voler sposare chi desiderava lei, oltre alla ricerca da parte del malvagio di ottenere il potere del re, dopo averne ottenuto già il controllo, creeranno tutta una serie di eventi molto animati e molti ribaltamenti di pensieri e decisioni.
Il film vede al doppiaggio del personaggio di Aladdin, l'attore Robin Williams, il quale ricevette molti complimenti sia dal pubblico che dalla critica per la sua performance.
Ma la cosa ebbe una rilevanza particolare soprattutto perchè fu la prima volta che una star di alto livello Hollywoodiana prestava la sua voce al personaggio di un cartone animato, fino a quel momento erano ruoli sempre appannaggio di figure quilificate specificamente per la cosa.
Il tutto si è ingigantito talmente tanto negli anni, che, per citarne uno, nella recente saga di Cattivissimo me, vi erano come doppiatori :
Steve Carell, Russell Brand e Jason Segel.
Il marchio della Disney, almeno in passato, è stato una garanzia di successo per questo tipo di opere, di fatto questa come detto non è stata da meno, tuttavia per quanto si possa definire un film senza tempo, è difficile anche vederlo come sufficentemente sofisticato ed intrigante per un pubblico eterogeneo.
Sembra più invece quello che era quando è stato pensato, una pellicola per i più piccoli, che può attrarre anche qualche grande.
giovedì 25 gennaio 2024
Tutto può cambiare (2013) #Recensione
"Tutto può cambiare" è una commedia romantica anglo-americana del 2013, che a fronte di un budget piuttosto esiguo per gli standard del settore, raggiunse un eccellente risultato al botteghino e raccolse un buon consenso da parte del pubblico.
sabato 13 gennaio 2024
Best. Christmas. Ever! (2023) #Recensione
"Best. Christmas. Ever." è un film recentissimo, uscito proprio quest'anno (2023), che tratta un po' tutti i temi tipici del periodo natalizio, ma con in aggiunta anche tutti quelli più attuali della nostra società, o almeno quella occidentale.
mercoledì 10 gennaio 2024
Le pagine della nostra vita - (2004) #Recensione
"Le pagina della nostra vita" (in originale : The Notebook) è una commedia romantica americana di ormai 20 anni fa, attualmente 15esima di tutti i tempi per incassi nel suo genere.
La trama è quella di un amore, estivo, nato tra la figlia di una famiglia benestante in vacanza al lago, ed un umile falegname di zona. I due vivono tutte le forti emozioni che l'amore genera, e gli alti e bassi di coppia, come i litigi, i dubbi, le aspettative mancate. Fino a che non giunge la fine dell'estate ed è il momento di tornare alla propria effettiva vita, soprattutto per lei, che riparte, proprio dopo una discussione con lui. Da quel momento entrambi subiscono innumerevoli avversità ed imprevisti che tentano di tenerli lontani, ma il loro amore li spinge sempre a ricercarsi l'un l'altro.
Il film aveva notevoli potenzialità, soprattutto per la scelta dei due protagonisti, Ryan Gosling e Rachel McAdams, i quali infatti si comportano piuttosto bene a livello recitativo, non bastando purtroppo però a tenere insieme la baracca.
L'opera infatti sembra proprio un mucchio di clichè e scontatezze ammassate insieme con l'idea che potessero bastare i concetti senza un minimo di amalgama tra loro. Amalgama che infatti manca completamente, anche a livello registico, come con elementi come i tagli, e che fa apparire il film più come una serie di scenette unite tra loro, che una unica opera.
giovedì 4 gennaio 2024
Fools rush in (1997) #Recensione
Il titolo tradotto/adattato in italiano sarebbe "Mela e tequila - Una pazza storia d'amore con sorpresa", ma è talmente impresentabile che è stato lasciato quello originale nel titolo di questo post.
La storia è quella di due giovani ma non giovanissimi, che si incontrano per caso, lui (Matthew Perry) è assorbito dal proprio lavoro, e dedica poco tempo a se stesso ed alle relazioni sentimentali, lei (Salma Hayek) è appena fuggita da una relazione che doveva sfociare in un matrimonio.
Si piacciono ma non è chiaro quanto le loro vite e stili di vita possano combaciare, ci sarà quindi da risolvere un po' di problemi classici, come la logistica, ed il convincimento delle rispettive famiglie.
Il risultato è una commedia romantica molto scontata, poco coinvolgente, ed a tratti proprio sconclusionata ed incomprensibile.
Matthew Perry ci mette del suo, nel bene, ma risulta troppo "Chandler", erano in fondo gli anni di maggiore successo della serie Friends, ed è persino possibile che questo sia proprio quello che gli sia stato chiesto di fare, ma probabilmente un po' tutti avremmo voluto veder espresse altre sfumature del suo potenziale recitativo.
Nel pentolone confusionario vengono inserite anche discussioni sulla religione, il razzismo, le differenze culturali, e molti altri grandi temi, senza svilupparli propriamente, senza dare allo spettatore un qualche rilevante o profondo spunto di riflessione, e senza regalare alcuna risata per le situazioni paradossali costruite.
Persino la colonna sonora sembra stonare in vari momenti, si sentono addirittura dei violini malincolini come se una nave stesse per salpare dal porto, in scene in cui il protagonista è semplicemente in taxi in centro per New York.
Naturalmente anche questo film regala l'immancabile finale con la corsa contro il tempo per la riconquista della propria amata, stavolta includendo aerei, muli, macchine ed autobus.
In sostanza un film che cerca di inserire tutta una serie di figure ed elementi di moda o in qualche modo controversi, per cercare di coinvolgere il maggior numero di persone alla visione e nella visione, ma che fallisce nel voler andare troppo sul sicuro con tutti questi clichè, invece di provare ad essere almeno sotto qualche aspetto, originale.
lunedì 1 gennaio 2024
Il diario di Bridget Jones (2001) #Recensione
"Il diario di Bridget Jones" è un capolavoro nel suo genere, quello della commedia romantica, una di quelle pellicole che segnano l'anno in cui escono e che rimangono immortali.
mercoledì 27 dicembre 2023
Mr. Crocodile Dundee (1986) #Recensione
Mr. Crocodile Dundee è un film del 1986 che riscosse un successo planetario, o almeno nel mondo occidentale, sia di pubblico che di critica, con annesse svariate candidature ai premi di settore, tra le quali anche una agli Oscar, come miglior sceneggiatura.
La storia riguarda una giornalista americana che viene a conoscenza di un singolare episodio avvenuto anni prima in una zona remota dell'Australia, nel quale un autoctono era stato aggredito da un coccodrillo, riuscendo a sopravvivere ed a raggiungere la civiltà nonostante apparentemente delle gravi menomazioni.
La cosa si rivelerà in parte ingigantita, ma farà comunque nascere un rapporto lavorativo e di amicizia tra i due, tanto da chiedergli di tornare con lei in america, come promozione vivente alla storia che verrà di li a poco raccontata sui giornali.
Il film come detto ebbe un enorme successo, un po' per la semplicità e particolarità della storia, un po' per la simpatia che suscitava il protagonista (Paul Hogan).
Purtroppo però è un'opera che sente il peso degli anni, probabilmente più di altre, tanto da farla stridere con tutti i sentimenti di inclusività e rispetto per le minoranze ai quali da qualche anno la società occidentale fà maggiore attenzione.
Ma mentre alcuni aspetti del protagonista, come il suo lato aggressivo ed a volte violento, o come la sua interazione verbale con il sesso femminile e le persone di colore, possono ancora passare come scene volutamente cinematografiche e paradossalmente in alcuni casi anche inclusive, altre scene, come quella al bancone del bar dove viene coinvolta una persona transessuale, sono effettivamente oltre ogni limite di accettazione per la società attuale.
Anche il passo paga il suo pegno, risultando particolarmente lento, cosa che non sembrava guardandolo da bambini/adolescenti quanto uscì.
Molte sono le curiosità che riguardano il film, una è la grande presenza di birra, in molteplici scene, bevanda di largo consumo in Australia, ed in particolare la presenza del marchio "Foster", australiano appunto, che compare ben in vista più volte, scelta naturalmente non casuale.
Altra curiosità è come i due protagonsiti, Paul e Linda (i loro veri nomi), finirono per divenire una coppia anche fuori dal set, sposandosi pochi anni dopo. Un legame che, nonostante i quasi 20 anni di differenza tra loro, durò anch'esso per una ventina di anni.
La terza cosa da far notare è come un po' tutta l'ironia e la memorabilità del film, si basi su espressioni tipiche delle rispettive culture, quella americana e quella australiana (soprattutto la seconda), rendendo il doppiaggio, o meglio l'adattamento, particolarmente difficile. Il risultato sotto questo aspetto è infatti disastroso, con la quasi totale perdita di tutti i riferimenti nazionali, ed invece l'inserimento di parole dal suono italiano, come "svinfera", usata in moltissime scene, ma che nell'uso comune non hanno assolutamente alcun valore.
Un'ultima cosa da segnalare è come vi siano, essendo ambiento in gran parte a New York, una grande quantità di personaggi italiani o di discendenza italiana, come il cameriere, o il fattorino, o il tassista, etc.. e solo pochi di loro sono stati mantenuti come tali nell'adattamento in italiano.
In conclusione un film che ha divertito un'intera generazione, per la quale appariva semplice e leggero, un ottimo intrattenimento per tutta la famiglia, ma che nel corso degli anni ha finito per apparire più come oltraggioso e poco appetibile alle nuove generazioni.
sabato 23 dicembre 2023
Polar express (2004) #Recensione
giovedì 14 dicembre 2023
Un Natale al sud (2016) #Recensione
"Un Natale al sud" è uno degli ennesimi cinepanettoni nostrani, piuttosto recente in questo caso, che racchiude la solita miriade di battute infantili, giochi di parole pessimi, doppi sensi sessuali, e tutta una serie di scontatezze nuove o già viste, che hanno da sempre caratterizzato tale genere cinematografico.
venerdì 8 dicembre 2023
"Sing" (2016) #Recensione
Sing è un film d'animazione di produzione americana del 2016, che annovera notevoli star di un certo livello tra coloro che hanno prestato la propria voce ai personaggi, tra le quali Matthew McConaughey, Reese Witherspoon, Scarlett Johansson, John C. Reilly, tutti attori di successo internazionale, oltre che quello che è forse il re del doppiaggio nel mondo dei cartoni animati, essendo autore e voce di molti personaggi de "I Griffin", Seth MacFarlane.
Sicuramente consigliabile ad un pubblico di appassionati del genere, ed ai più piccoli in generale, forse pero, per tutto quello detto sopra, non riesce ad essere sufficentemente maturo sia come aspetti tecnici che come messaggi, da poter essere realmente consigliato anche ai più grandi.
lunedì 4 dicembre 2023
El sentido del cacao (2019) #Recensione
"El sentido del cacao" è un brevissimo documentario spagnolo del 2019 (solo 19 minuti), ma molto interessante.
Si basa su un aspetto forse un po' trascurato dalla nostra società, ossia la perdita del senso del gusto, e lo fa partendo subito con una premessa che colpisce e rapisce immediatamente lo spettatore, la prima frase che appare sullo schermo è infatti una riflessione, riguardande come tutti noi, al di là di quale sia la nostra nazionalità e lingua, conosciamo come venga definita una persona che ha perduto la vista, l'udito o la voce (cieco, sordo o muto), ma come si chiama una persona che ha perso il senso del gusto?
Inoltre sorprende come il numero di persone che sono affette da tale condizione in tutto il mondo sia più alto di quello che si potrebbe pensare, semplicemente non sembra esserci stato un particolare interesse verso questa problematica e un forte desiderio nel cercare di fare qualcosa per risolverla o quantomeno migliorarla.
Ecco che entra in gioco Jordi Roca, mastro pasticcere catalano, di Girona, che dopo aver assistito alla perdita del senso del gusto da parte di un amico, decide di affrontare il problema in prima persona, con le conoscenze culinarie che possiede, ed il risultato è altrettanto interessante quanto la premessa.
Egli sceglie infatti la strada di provare a far risvegliare tale senso, o almeno di cercare di far rivivere ad una persona le stesse sensazioni ed emozioni che tale senso dà, attraverso la creazione di piatti estremamente particolari e personalizzati.
La sua idea è quella di realizzare dei cibi, basati sulle esperienze personali di vita vissuta delle singole persone, ossia le attività, il luoghi, i sapori e gli odori, che più le hanno stimolate durante la loro esistenza.
Questo insieme di elementi, uniti finemente con cura e passione, finiscono per riuscire, secondo alcuni dei partecipanti all'"esperimento", a far rivivere sensazioni legate al senso del gusto, ormai sopite da anni.
L'approccio è innegabilmente particolare ed interessante, ed i risultati iniziali sembrerebbero dar ragione al giovane Jordi, ma tutto questo è più nel campo della medicina e della psicologia, quello che si può dire invece rispetto al campo della cinematografia, è che siano 19 minuti certamente intriganti e ben montati, su di un argomento, come detto, innegabilmente originale. Consigliatissimo a tutti quindi, proprio perchè in ogni caso il poco tempo che la visione richiede, vale certamente la candela.
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Il titolo tradotto/adattato in italiano sarebbe "Mela e tequila - Una pazza storia d'amore con sorpresa", ma è talmente impres...
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Per concludere la saga dedicata ai Biopic, è giunto forse il momento di spiegarne il significato. Un Biopic è semplicemente una rappresenta...
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"Presa diretta" non è un termine esclusivo del mondo del cinema, si trova infatti anche in molti altri settori, compreso per esemp...