"Un'australiana a Roma" è un film del 1987, prodotto e girato in Italia, che ha nei suoi paradossi elementi che quantomeno lo rendono particolare.
La storia è quella di due giovani viaggiatrici australiane, che in sella alla loro fedele motocicletta con sidecar, stanno visitando il mondo. Giunte a Roma fanno però un incontro che cambierà il loro percorso, la loro vacanza, ed alla fine anche le loro vite.
Si tratta di un giovane del luogo, interpretato da Massimo Chavarro, che si invaghisce ed inizia a frequentare una delle due ragazze, ella se pur riluttante inizialmente, accetta sospinta dall'amica a lasciarsi andare.
Alla fine però le cose non andranno affatto come sperato, tutta una serie di eventi e di tragedie, porteranno i protagonisti ad accettare i fatti e le debolezze della vita.
La prima delle assurdità è già presente nel titolo, dato che per la prima metà del film, le protagoniste sono due australiane, salvo poi incentrarsi su fatti e sensazioni riguardanti maggiormente una della due.
La seconda stranezza è linguistica, comprensibile per semplificare le cose allo spettatore, ma le due protagoniste in questione, native di lingua inglese, ed in Italia da pochi giorni per una vacanza di puro piacere, parlano sin dalla prima scena un italiano perfetto, talvolta persino forbito, e non si capisce dunque perché dovessero provenire da un'altra nazione, cultura, e perché da cosi lontano, salvo voler far leva sul fascino dell'esotico.
La terza è l'inaspettata presenza di una giovanissima, appena ventenne, Nicole Kidman, che ricopre il ruolo della protagonista, recitando naturalmente in inglese e venendo successivamente doppiata in italiano.
Parlando di aspetti più tecnici non si può dire che il cast abbia brillato in nessun modo, la stessa Kidman è sembrata non del tutto a suo agio e non particolarmente ispirata, lo stesso vale anche per Chavarro, che prova un po' di più con momenti di teatralità, che però rimangono un po' fini a se stessi e cadono nel vuoto della pochezza di alcune scene.
Si salva più di altri l'altra amica australiana, in realtà una attrice tedesca, che è sembrata più calzante nel ruolo e nella semplicità della sua recitazione.
Bene la trama, raccontata in poche righe poco sopra, ma che forse è l'elemento singolo migliore del film, data la sua vena oscura e la ricerca della stimolazione di alcune riflessioni nello spettatore.
In sostanza un film dal passo decisamente lento, anche se fortunatamente non eccede nella lunghezza, che avrebbe potuto essere un'opera di maggior rilievo, vista la trama decente e la caratura di alcuni attori, ma che forse era stato pensato proprio cosi, senza grandi ambizioni, dato che si tratta di una pellicola mai uscita nei cinema, ma realizzata specificamente per Rai 3.