domenica 11 agosto 2024

"Lost in translation" (2003) #Recensione


 "Lost in translation" è un film che ha ormai compiuto 20 anni, e non si può dire che sia invecchiato male, per ragioni di comparazioni culturali fortemente presenti nel film.

La trama è quella di un attore americano che si trova a passare alcune settimane in Giappone per girare uno spot pubblicitario, particolarmente ben retruibuito a suo dire. Costretto a gestire a distanza le difficoltà della propria ralzione coniugale con la moglie e la continua assenza nella vita dei figli, sembra essere inoltre in preda ad una vera e propria crisi di mezza età, che viene addolcita ed allietata soltanto dalla figura di una giovane connazionale, anch'essa nello stesso albergo, ed altrettanto in difficoltà nel gestire e vivere la propria relazione amorosa.

I protagonisti in questione sono Bill Murray e Scarlett Johansson che difficilmente ci saremmo aspettati di vedere come coppia sul grande schermo, e che di fatto non eccellono nella chimica tra loro, anche se, per quanto la Johansson faccia il minimo indispensabile, la recitazione di Murray è sembrata molto calzante.
Rimanendo a tema cast, il terzo personaggio più presente è quello di Giovanni Ribisi (Grandissimo attore spesso snobbato dalla critica e dai riconoscimenti), che.. beh, interpreta il Giovanni Ribisi che abbiamo visto in moltissimi altri film, molto degnamente ad ogni modo.

Un ulteriore aspetto per il quale si possa elogiare i film, sono i dialoghi, riguardo ai quali va fatto presente che è essenziale che venga visionato in lingua originale, altrimenti tutte le difficoltà e molti dei giochi di parole intesi dalla sceneggiatura, andrebbero persi, in questo film più che in altri. 
 
Per quanto riguarda gli altri aspetti puramente cinematografici, il film è stato scritto, diretto e prodotto da Sofia Coppola, che è stata spesso criticata nella propria carriera per essere priva di un vero talento, e accusata di lavorare grazie al legame di parentela con figure importanti del cinema americano.
 
In sostanza un film piuttosto noioso in cui davvero poco accade, e che se pur all'inizio abbia una aurea di mistero e possa apparire intrigante, tanto da essergli concesso un passo decisamente lento, rimane sempre nel vago, senza mai emozionare o sorprendere. 


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