Il rapporto d'aspetto è l'espressione numerica della proporzione tra altezza e larghezza di un elemento video, sia un file, sottinteso come film o persino un video ripreso con il cellulare, sia un oggetto fisico, come lo schermo di un qualsiasi congegno tecnologico.
Lo sentiamo nominare nella vita di tutti i giorni, da recensori e venditori, o leggiamo semplicemente in che modalità sia possibile riprodurre un filmato, capita di trovarlo ancor più frequentemente nella sua traduzione in inglese, ossia "aspect ratio", ed ha dei formati specifici e caratteristici di ogni settore in cui viene/vengono usati.
Nel corso dei secoli nel mondo della pittura ne sono stati usati di svariati tipi, giunti poi alla fotografia è diventato molto diffuso il rapporto 3x2.
Nella televisione invece i due più usati, ed anche quelli che suonano più familiari alle nostre orecchie, sono il 4x3 ed il 16x9.
Il mondo cinematografico è uno dei settori in cui sono stati usati il maggior numero di formati nel corso degli anni. Inizialmente legati ad aspetti fisici, ossia la larghezza della pellicola, e successivamente nell'era giditale indicanti anche nella dicitura, la effettiva visione umana finale.
Nel cinema la tendenza è anche quella di considerare il rapporto d'aspetto, indicandolo come l'altezza per l'unità, risultato in numeri apparentemente più complessi, come 1,33x1, dove poi spesso viene omessa l'unità finale, ossia l'1, e tale aspetto viene semplicemente chiamato, 1,33.
Ad oggi il più comune è il 2,39x1, chiamato anche 21:9, oppore con un nome vero e proprio, come molti di questi aspetti effettivamente hanno, in questo caso "scope".
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