Altre tre nozioni riguardanti questa tecnica sono : che sia molto antica, esisteva già nell'800, che sia molto usata nel campo dei cartoni animati, e che ne esistono di vari tipi, i quali prendono sostanzialmente il nome dagli oggetti che vengono utilizzati nelle sequenze, per esempio la "puppet animation", "animazione dei pupazzi", riguarda appunto i pupazzi mossi manualmente.
martedì 7 febbraio 2023
Come funziona la tecnica dello "stop-motion"?
giovedì 2 febbraio 2023
Perche si chiama "Shutter island"?
Il concetto ha più o meno sempre a che fare con la chiusura di qualcosa, il che si può collegare con facilità alla condizione mentale del protagonista, tanto da far pernsare che sia un nome non casuale, ma che già dal titolo spieghi come per tutto il film andremo a vedere la negazione della realtà, da parte di una persona che si è chiusa in se stessa e nelle proprie invenzioni.
Tuttavia, in rete si può trovare anche una spiegazione prova a dare un senso al titolo del film creando anagrammi con le sue lettere, ed i risultati sono molto interessanti :
1 - Truth and lies (verità e bugie)
2 - Truth denials (negazioni della verità)
3 - Daniels truths (le verità di Daniels)
Naturalmente rimangono soltanto speculazioni, ma alla luce (per chi abbia visto il film è un fatto noto), di quanto sia rilevante l'aspetto anagrammatico in tutta la storia, verrebbe da pensare che si possa avere a che fare nuovamente con una sorta di "regola del 4" :).
mercoledì 1 febbraio 2023
Shutter island (2010) #Recensione
Shutter island è un thriller psicologico del 2010, con protagonista Leonardo Di Caprio, ormai consacrato da anni di performance eccellenti, e con dietro la cinepresa, Martin Scorzese, anch'egli con numerevoli opere di valore all'attivo.
Non è un elemento casuale questo come inizio del post, perchè i due sono un sodalizio stabile e vincente nel panorama di Hollywood, hanno infatti ad oggi lavorato insieme in molte pellicole, ed i risultati sono sempre stati ottimi.
mercoledì 25 gennaio 2023
Metal Lords (2022) #Recensione
"Metal lords" (è stato mantenuto il titolo originale anche nella distribuzione italiana) è un film recentissimo, prodotto direttamente da Netflix e distribuito ovviamente sulla propria piattaforma. Si trova quindi in streaming sin dalla sua uscita.
Il titolo significa letteralmente "I signori del metallo" e si riferisce al "Metal" come genere musicale. Non è particolarmente calzante, in quanto la storia si basa si sul loro voler diventare una band famosa che suona quello stile, ma la connessione con i signori del metallo non è particolarmente evidente. A meno che non si riferisca al sorprendente cameo di molti dei più noti musicisti e leader, ancora in vita, delle band metal e limitrofi.
La storia si basa appunto su di una ambizione, quella di sfondare nella musica, per poter uscire dalle problematiche adolescenziali, quali bullismo e l'apparire invisibili agli altri, ma soprattutto per mostrare al mondo il proprio valore. Le ambientazioni e le tematiche sono quelle da scuole superiori, come problemi in famiglia, conflitti interiori legati all'immaturità, prime esperienze sessuali e con le sostanze alteranti come alcol e droghe.
venerdì 20 gennaio 2023
Perchè si chiamano "Sottotitoli"?
La parola italiana "sottotitolo", non ha nella sua "accezione" cinematografica un grado particolarmente alto di comprensibilità. Serve infatti aver avuto a che fare con un sottotitolo in se e per se, per capire di che cosa si tratti, altrimenti intuitivamente non si riuscirebbe.
Il perchè è dato dal fatto che non si tratta affatto di un qualcosa che "sta sotto ad un titolo" come invece si potrebbe presupporre, ma bensì di tutta una serie di scritte multiple che passano sullo schermo durante la proiezione di un film, per diverse possibili ragioni.
mercoledì 18 gennaio 2023
"I love Radio Rock" (2009) #Recensione
"I love Radio Rock" è un film britannico del 2009, il titolo potrebbe ingannare ma non è quello originale, che è invece "The boat that rocked", al quale purtroppo, come spessissimo accade negli adattamenti in italiano, è stata aggiunta la connotazione dell'"amore".
Il film scorre bene, anche se piuttosto lentamente, ed è difficile non accodarsi alle critiche sulla durata, 2h 10m, che in questo caso purtroppo dato il ritmo in alcune scene, si sentono.
L'idea, basata su di una storia vera, aveva del potenziale, sia per i fatti in se e per se, sia per il fatto che in molti altri paesi la storia di tutti quegli avvenimenti in quegli anni in quella parte di mondo, non era affatto nota, quindi in grado di incuriosire ed avere a disposizione tutto l'effetto sorpresa possibile.Tuttavia il risultato non è cosi accattivante ed avvincente da tenere incollati allo schermo senza sdubbiarsi per aspetti come la lentezza e la durata, apparendo per di più, maggiormente alla rierca di un umorismo in stile commedia americana, fatta di esplosioni e colpi di scena inverosimili e spesso legati all'aspetto sessuale, che di un più classico e probabilmente più pertinente humour britannico.
Rimane certamente un film per tutti, con qualche scena di nudo e qualche parolaccia, quindi magari non per i più piccoli, nemmeno accanto ai genitori, ma che appare tirato via, e sembra più voler stupire usando dei clichè, anzichè usare il buon materiale della storia vera che avevano a disposizione e del cast, che con Philip Seymour Hoffman e Kennet
h Branagh tra i protagonisti, non lo rende certamente un B-Movie sulla carta.
martedì 17 gennaio 2023
School of rock (2004) #Recensione
School of rock è una commedia americana del 2004, con tema principale facile da evincere, la musica.
La trama è quella di un musicista ormai non più giovane, che non vuole rinunciare al suo sogno di diventare una rockstar. Cacciato dalla band, ed in una situazione economica non favorevole, decide di accettare un incarico in una scuola, finendo per diventare professore unico di una classe delle elementari, alla quale per alcune settimane non insegnerà la materie classiche, ma bensì il rock.
L'elemento che risalta più di tutto è certamente la figura di Jack Black, il protagonista, nei panni di se stesso più che altro, e per quanto le sue performance risultino spesso simili tra loro, come è capitato di commentare riguardo a Jim Carrey, è innegabile che la sua energia e mimica, siano elementi che lo rendono interessante al pubblico.
Il resto del cast è composto principalmente dai giovanissimi attori, che durante il film passano dall'essere incanalati ed un po' introversi studenti di una prestigiosa e costosa scuola privata, a draghi da palco scenico, con il rock ormai appreso sia come teoria che come pratica. La loro performance non è elogiabile ne criticabile, si può dire che abbiano fatto esattamente quello che gli è stato chiesto e quello che il pubblico si aspettava. La loro performance musicale invece non è stata strabiliante come le scene del film raccontavano, il fatto che non fossero tutti dei bambini prodigio nella realtà, lo si può dire.
Particolarmente positiva, nel suo piccolo di parte marginale, è stata la recitazione di Mike White, nei panni del manipolabile e remissivo coinquilino ed amico del protagonista. Per quanto il ruolo fosse semplice e poco ricercato, la sua performance, soprattutto quella mimica, è stata davvero calzante.Per quanto riguarda il film in generale invece si può dire che scorra bene, che le quasi due ore non lo facciano apparire interminabile, e che come montaggio, colonna sonora, ed un po' tutti gli altri aspetti tecnici, non abbia niente di contestabile.
E' dunque un film innegabilmente ben fatto, che fu ritenuto tale sia dalla critica che dal botteghino, dove ottenne risultati eccellenti, fermo restando che va tenuta di conto la sua leggerezza ed il fatto che sia una commedia, adatta a tutti, e che quindi è consigliabile un po' a chiunque cerchi una serata di intrattenimento leggero, magari con il resto della famiglia. Ribadendo doverosamente che il centro dell'attenzione è costantemente rivolto verso Jack Black, che è presente praticamente in ogni scena, e che non passa certamente mai inosservato, quindi occorre apprezzare l'attore, altrimenti diventano due ore impegnative da sopportare.
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