La parola italiana "sottotitolo", non ha nella sua "accezione" cinematografica un grado particolarmente alto di comprensibilità. Serve infatti aver avuto a che fare con un sottotitolo in se e per se, per capire di che cosa si tratti, altrimenti intuitivamente non si riuscirebbe.
Il perchè è dato dal fatto che non si tratta affatto di un qualcosa che "sta sotto ad un titolo" come invece si potrebbe presupporre, ma bensì di tutta una serie di scritte multiple che passano sullo schermo durante la proiezione di un film, per diverse possibili ragioni.
La denominazione "sottotitolo" proviene dalla letteratura, chiaramente di molto precedente alla cinematografia, dove si aggiungeva un secondo titolo ad un'opera, spesso più lungo, che potesse, pur sempre brevemente, spiegarne meglio il contenuto.
La pratica è tutt'oggi in uso, anche su semplici giornali quotidiani, sotto al titolo spesso vi è il sottotitolo.
Nel mondo cinematografico invece tali scritte apparivano ed appagiono anch'esse tutt'oggi più volte sullo schermo, per moltissimi motivi differenti.
Erano presenti nel cinema muto, tra scena e scena solitamente, per far comprendere meglio il filo logico o temporale di una storia.
Possono essere aggiunti per rendere un film accessibile anche alle persone affette da sordità.
Le ragione come detto possono essere moltissime, ma la più classica, la più usata ad oggi, è una sorta di traduzione dell'opera, trasformando un film recitato in una lingua, in un'altra, ma stavolta scritta sullo schermo, volta volta sotto ad ogni scena, che accompagna tutta la pellicola sotto forma di testo, scritto generalmente in basso sullo schermo. Non un sottotitolo ma si potrebbe chiamare un "testosotto".
Un commento obbligatorio lo merita la situazione o meglio la posizione dell'Italia nei confronti di essi. E' noto infatti come moltissimi paesi ne facciano largo uso, mantenendo e distruibuendo i film nella loro lingua originale, ossia con il sonoro scelto dal regista, mentre la scelta italiana è stata invece più o meno fin da subito, quella di doppiare i film, in Italiano appunto, il che ha reso i sottotitoli molto poco diffusi.
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