My name is Tanino è un film del 2002, scritto e diretto da Paolo Virzì, prodotto e distribuito da Vittorio Cecchi Gori, e con le musiche di Carlo Virzì, fratello di Paolo.
Tutto questo per render chiaro sin da subito che nonostante alcune ambientazioni, il protagonista, e molti stereotipi in chiave ironica, siano tutti legati alla sicilia, il film è da considerarsi più un prodotto toscano-siciliano che un film siciliano a tutti gli effetti, come accaduto per "Johnny Stecchino" per intenderci.
La trama è quella di un adolescente, tale Tanino, che da un piccolo paesino della sicilia decide di emigrare/scappare, per raggiungere in america una ragazza del posto, con un cui aveva avuto una brevissima relazione durante l'estate, nella propria terra.
Una serie di vicissitudini e coincidenze in stile commedia comica lo portano in varie situazioni imbarazzanti e straordinarie, alcune al limite del reale, dalle quali cerca per tutto il film di scappare o di inseguirle, finendo per trovare più risposte su se stesso di quante ne stesse cercando, ma anche più domande di quante se ne fosse mai posto.
Tutto il film è basato su alcuni semplici temi ricorrenti, come i sentimenti di infatuazione per qualcuno, lo spaesamento del cosa accadrà dopo gli studi universitari, la ribellione giovanile, il sentirsi vittima della propria famiglia, condizione, geolocalizzazione, e tante altre, niente di diverso da quello che vive ogni giovane di ogni epoca, ed è probabilmente proprio cosi che Virzì lo voleva intendere. Il tutto visto e vissuto attraverso gli occhi e le parole perennemente sognatrici ed ingenue, di Tanino.
Purtroppo però a differenza del sovracitato Johnny Stecchino, la trama non risulta altrettanto intricata ed intrigante, il caratterismo di alcuni personaggi nemmeno, l'approccio maccheronico ad altre lingue salva solo in parte l'aspetto comico del film, ed anche volendolo vedere puramente sual piano di una comparazione Virziniana, non replica l'originalità ed il livello di introspezione giovananile del film Ovosodo.
Nota dolente penso si possa dire in generale sia la recitazione, non tanto per i singoli, che invece in molti casi fanno un ottimo lavoro, ma per quanto non ci fosse unitarietà tra le performance di tutti, alcuni sembravano recitare in una commedia trash, altri tendevano quasi più al film drammatico, e via dicendo, una sconnesione non facile da descrivere, ma che è in qualche modo apparsa ben visibile durante la visione, probabilmente data anche dalla diversa caratura dei vari attori.
Anche la presenza di alcuni personaggi nel film sembra un po' troppo altalenante, si fa fatica a capire se alcuni siano dei camei allungati o qualcuno a cui ci si possa appassionare, gli stessi personaggi in molti casi sembrano un po' poco sviluppati proprio sotto l'asepetto di scrittura.
Ad ogni modo rimane un film più che guardabile, un intrattenimento leggero per tutta la famiglia, non troppo lungo e con un buon passo, lineare e costante, con alcuni momenti divertenti, ma con meno spunti sui quali riflettere di quanti avrebbe magari voluto avere.