Lord of war è un film del 2005 con un cast di tutto rispetto, a capo del quale spicca e brilla la stella ancora splendente all'epoca, di Nicolas Cage.
guerra, che per molti in occidente sembra talmente lontano da non doverli tangerere mai.
Lord of war è un film del 2005 con un cast di tutto rispetto, a capo del quale spicca e brilla la stella ancora splendente all'epoca, di Nicolas Cage.
"La Tosca" è un film italiano del 1973, con protagonista la coppia già vista in precedenza sul set, Monica Vitti e Gigi Proietti. L'idea del regista appariva interessante ed ambiziosa, prendere il dramma teatrale di fine ottocento, dal nome appunto "La Tosca" e rivisitarlo in forma di musical principalmente comico.
La trama è quella di due innamorati che si vedono frequentemente di nascosto all'interno di una chiesa. Un giorno devono dare ospitalità ad un ricercato e questo li metterà contro i poteri locali, costringendoli più volte a dare prova del loro amore, verso i propri ideali, ed ancor più verso l'un l'altra.
Il titolo di questo post racchiude in se già quasi tutto ciò che ci sia di interessante in questo film, ossia il suddetto Kevin Spacey, il resto della pellicola è piuttosto.. surreale.
Il protagonista, Robert Axle (Kevin Spacey) è un imprenditore/venditore/inventore, o come viene definito specificamente nel film "un costruttore" di prodotti innovativi, per la casa e la vita quotidiana in generale, che ambiscono a migliore e semplificare l'esistenza umana. La caratteristica principale di queste creazioni è solitamente quella di unire assieme due oggetti di uso comune, come un asciugacapelli che riesce anche a compiere l'azione di tagliarli contemporaneamente. Dopo essere finito in galera per una invenzione che aveva menomato le mani di molte persone, esce e scopre di aver perso tutti i soldi che aveva accumulato negli anni, ma soprattutto di aver perso gli affetti, più o meno genuini, che lo circondavano, ed inizia così la sua caccia per riconquistarli.
Purtroppo però, i lati positivi si fermano qua, il resto degli aspetti del film è appunto, piuttosto surreale. Andrebbe detto che probabilmente è stata una scelta anche voluta, il personaggio di Robert Axle è di per se quasi da cartoni animati, e molti colori, oggetti, suoni, battute, all'interno del film, lo sono altrettanto.
Il film era infatti probabilmente diretto ad un pubblico piuttosto giovane, in grado di apprezzarne la visionarietà, invece che ad un pubblico adulto che lo avrebbe trovato piuttosto infantile. Tuttavia al botteghino non ha ottenuto il successo auspicato.
Il resto degli aspetti trattabili non sono risultati degni di nota, se non in alcuni casi addirittura irritanti. La recitazione di altri membri del cast, la costante morale in ogni aspetto della vita ed ogni scelta personale, la scontata ironia e goffaggine di molti personaggi/scene, tutto parte di un disegno generale che sarebbe stato semplicemente mediocre e sul quale quindi nessuno avrebbe voluto infierire, se non fosse per la presenza di Spacey, vera scelta incomprensibile ed incongruente con il film.
In sostanza una pellicola molto difficile da consigliare, troppo volgare per una serata in famiglia, troppo infantile e poco divertente per una serata tra amici, troppo poco stimolante per riempire una serata in solitaria.
Il mondo delle arti marziali e quello del cinema si sono incontrati più volte, un binomio che negli anni è andato ben oltre delle seplici collaborazioni, ma ha creato vere e proprie saghe cinematografiche, grazie ad alcuni artisti marziali che hanno portato la loro conoscenza e dinamismo sul grande schermo.
Tra i più conosciuti, ci sono Steven Seagal, Jean Claude Van Damme, Chuck Norris, il tutt'ora attivo Jacky Chan e certamente forse il piu noto di tutti Bruce Lee, per dirne alcuni.
In altri casi invece non è stato il singolo ad essere proposto ed esposto, ed a ricevere notorietà, ma proprio l'arte marziale usata nel film, come è accaduto per la saga di Karate Kid dove sia il protagonista e forse ancora di più il maestro Miaghi, hanno ricevuto una notevole notorietà e sono entrati con alcune delle loro battute nella storia del cinema, ma è innegabile che il vero protagonista della serie fosse proprio il Karate. Arte che non a caso ebbe un boom di iscrizioni e praticanti negli anni successivi nel mondo occidentale.
Di questo binomio si potrebbe dire di tutto e di più, analizzarlo in una delle sue tante sfaccettature, ma forse quella piu curiosa, è il provare a vedere se realmente e fino a che punto questi volti noti del cinema, rappresentanti di svariate disciplice, siano o no davvero dei praticanti di esse e fino ache punto ne siano competenti.
Quasi tutti i film di tutti i nomi sovracitati sono usciti pre-internet, quindi con la difficoltà da parte del singolo spettatore, di ricercare personalmente la verità e nel caso la storia di questi attori.
Per quanto ne sapevamo noi bambini e poi adolescenti dello scorso secolo, avrebbero potuto anche essere dei semplici attori, ben istruiti per le scene di stunt nei combattimenti, che recitavano una parte.
Non era cosi. Tutti i nomi citati sono dei veri e propri praticanti di alto livello nelle loro rispettive discipline, alcuni di loro esperti anche in piu di una di esse.
Steven Seagal, forse il personaggio più controverso, sia per i suoi mille interessi nella vita, sia per non essere stato proprio amato da tutti durante la sua carriera cinematografica. E' realmente cintura nera di Aikido, arte marziale giapponese che non punta al combattimento o all'autodifesa, ma che ha come obiettivo la "padronanza di se stessi". I suoi film hanno avuto la caratteristica di essere spesso parecchio duri.
Chuck Norris, cintura nera e quinto dan di Karate, è un esperto anche di altre arti marziali, come il Taekwondo, dove possiede un'altra cintura nera ed è ottavo dan. Ha raggiunto forse il picco della popolarità nel "cinema" di massa, con la serie televisva Walker Texas Ranger, andata in onda per diverse stagioni, di cui ne era il protagonista. Curioso anche come questa sua espressione inperturbabile, soprattutto nella serie, e la surrealità di alcune scene, abbiano portato al diffondersi di tutta una serie di battute, ovviamente paradossali, sul suo conto, chiamate ChuckNorrisFact, un fenomeno che oggi verrebbe definito "virale".
Jean-Claude Van Damme, è un attore belga emigrato negli Stati Uniti poco più che ventenne per cercar fortuna nel mondo del cinema. Esperto di Karate e Kickboxing, arti che ha portato poi sul grande schermo e che gli hanno reso una enorme popolarità, ma che ha anche praticato a livello agonistico partecipando a diversi combattimenti. Il picco della sua popolarità sono stati gli anni 90, successivamente anche per colpa di vari problemi di dipendenze e di salute, le sue partecipazioni non hanno ricreato gli stessi successi ai botteghini. Forse la scena recente più conosciuta dal pubblico è paradossalmente un virale spot della Volvo, in cui pratica uno "split" tra due camion in movimento.
Jackie Chan, pseudonimo inglesizzato forse per far meglio presa sul pubblico occidentale, è un attore ed artista marziale di Hong Kong. Le sue peculiarità sono quelle di essere stato molto prolifico negli anni, apparendo in oltre 200 pellicole di tale genere e di rifarsi molto allo stile del cinema muto. Ha ricevuto un oscar alla carriera nel 2017 ed ha avuto anche la caratteristica di voler girare sempre i propri stunt da solo, cosa che gli ha causato non pochi infortuni nell'arco della vita, anche gravi. Conosce ed usa moltissimi stili nelle sue pellicole, il più rappresentato è probabilmente il Kung Fu.
Ed eccoci giunti forse al più noto e stimato di tutti, Bruce Lee, fondatore addirittura di una propria arte marziale, il Jeet Kune Do, nonostante la sua prematura scomparsa a soli 33 anni, è riuscito ad elevare moltissimo ed a diffondere, l'interesse per le discipline marziali, re sia del mondo orientale che occidentale. La sua disciplica fu il Wing Chun, arte marziale cinese e non giapponese, e la morte, con cause mai definite certe ma solo presunte, suona ancor più tragica e triste ad oggi, sapendo che anche il figlio, talentuoso attore americano, sia scomparso persino più giovane di lui, a soli 28 anni, per un incidente sul set cinematografico durante le riprese de "Il Corvo", film che poi ebbe un enorme e meritato successo.
Gli ordini sono ordini è un film che ormai ha compiuto mezzo secolo di età, tuttavia tratta temi estremamente attuali, per i quali la gente ancora combatte e verso i quali l'opinione pubblica si è maggiormente sensibilizzata nel tempo.
La storia è quella di una casalinga (la recentemente scomparsa Monica Vitti), che insconsciamente inizia a nutrire frustrazione e disprezzo per la propria vita e condizione, tanto da iniziare a sentire delle voci interiori, che inizialmente interpreta come esterne, che la costringono a fare cose solo apparentemente contro il proprio volere.
Il primo bersaglio, perchè maggiore responsabile delle sue insoddisfazioni ed anche perchè è il più a tiro, diventa il marito. Viene dunque cacciata di casa da quest'ultimo ed inizia una nuova vità, più libera e libertina, che la porterà ad affrontare tutta una serie di problematiche di rapporti sociali e vivere finalmente tutto il meritato range di emozioni che la mente ed il corpo umani permettono di provare.
La qualità audio e video è quella dell'epoca, e congrua al budget usato, quindi niente di tremendo o stupefacente da segnalare. In negativo però stupiscono alcune performance recitative, quella di Gigi Proietti infatti aggiunge molto poco alla storia e all'interesse per il suo personaggio, che tuttavia però puo essere stimolato dalle opere che porta e rappresenta in scena. Vere e proprie installazioni artistiche gigantesche, dell'artista Mario Ceroli.
Difficile consigliare il film sotto l'aspetto "Commedia italiana", probabilmente vista tutta la concorrenza conviene virare su altri classici. Lo stesso vale se si volesse segnalare specificamente uno dei lavori con Monica Vitti come protagonista, si può trovare di meglio.