"I segreti della notte", titolo originale : "The night clerk", è un film americano del 2020 con Helen Hunt a rappresentare gli attori di primo livello, nella parte della madre di un ragazzo autistico, più specificamente affetto dalla Sindrome di Asperger, che per quanto risulti funzionale nella società, non riesce a soddisfare i propri bisogni, in particolare vengono presi in considerazione nel film quelli affettivi, sotto forma di sentimenti per l'altro sesso.
La trama è molto semplice, ma non poi cosi banale, egli piazza infatti delle telecamere nelle stanze d'albergo dove lavora e riguarda i filmati senza troppa malizia o perversione, ma per avere avere il tempo di decidere la risposta migliore da dare nelle interazioni con i clienti, e per imparare ad essere più pronto alla cosa in generale. Ovviamente lo fa tramite la ricerca di un meccanismo costante da poter applicare a tutte le risposte, come accade nei soggetti autistici.
Il film non ha ricevuto pareri troppo positivi da spettatori e critica, tuttavia ha molti aspetti salvabili e nel suo insieme non è faticoso od irritante da guardare.
Ha un passo lineare, scorre bene senza alti e bassi e senza far salire e scemare l'attenzione, ha vari momenti di buona recitazione, soprattutto dal personaggio di Andrea Rivera, interpretato da Ana De Armas, che ogni tanto si perde ma appunto fornisce a tratti una performance piuttosto credibile.
La trama come detto è essenziale, ed è stato uno dei punti più attaccati, ma lo rende per tutti e senza pretese e quindi non è stato un azzardo fallito malamente, al massimo un non azzardo.
Vi sono alcuni aspetti minori del personaggio principale e della sua condizione che non combaciano particolarmente con tratti classici di tale condizione, come il camminare sulle linee delle mattonelle, piuttosto inusuale per chi ha solitamente un discreto numero di compulsioni. Tuttavia, è proprio il lato del suo autismo, o meglio come venga rappresentato nel film, che da la quasi totalità del valore all'opera.
Una volta iniziata infatti, sembrava una pellicola insipida destinata ad andare a peggiorare, è invece proprio l'accuratezza con cui è stato raffigurato lo spettro autistico, ed il modo in cui viene mostrato come in tali soggetti la verità sia sacra, tanto da avere un valore più alto di tutto, persino dell'amore, cosa impensabile ed insospettabile da parte di una persona "sana", che lo ha reso un film accettabile.
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