mercoledì 7 settembre 2022

Freaks out (2021) Recensione

 Sono rari i film che riescono ad essere eccellenti sotto un po' sotto tutti gli aspetti, altrettanto rari sono quelli che falliscono in tutto, e questo è uno di quest'ultimi.

La trama è quella di alcuni "mostri", o meglio umani con superpoteri che a loro dire sono invalidanti, finiti a lavorare per vari circhi ai tempi della seconda guerra mondiale. La scomparsa di un membro del loro gruppo fidato di amici, li porta ad imbarcarsi nel rischioso compito della sua ricerca, alcuni volenti altri nolenti. Il resto è un urlio, un caos nemmeno realmente caotico ed una serie di battute, scenette e situazioni già viste e riviste, e riviste.

Fallisce la trama, davvero troppo semplice, da cartone per bambini, fallisce enormemente il grottesco e l'umorismo, l'accento romanesco appare fin troppo forzato in alcune scene e decisamente sovrautilizzato nel complesso. Fallisce la recitazione, un po di tutti, a tratti decenti e convincenti, ma in sostanza sempre viziati dallo spesso presente overacting italiano, più da teatro che da cinema.

Fallisce la ricerca del mantenere l'attenzione dello spettatore con ogni sorta di elemento cinematografico immaginabile, dal trucco, agli effetti speciali, dalle esplosioni alle scene di sesso accennate. C'è tutto in questo film, ed è tutto poco avvincente. 

Si salva l'attore Franz Rogowski (che interpreta un personaggio di nome Franz, l'omonimia è casuale), per una ottima performance recitativa, per una ottima presenza scenica e per l'aver interpretato un personaggio calzante e ben scritto.

Il resto, è impossibile da non sconsigliare. Il risultato del botteghino, dai 13 milioni spesi ai soli 2 incassati, è solo uno dei segnali che indicano di starne alla larga. Quasi 2 ore e 30 minuti di eccessi visivi, recitativi e stilistici in generale, tutto per creare un caos, che alla fine risulta soltanto pedante e che non comunica niente.

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