"Bomber" è un film in pieno stile commedia all'italiana, a tema sportivo nello specifico, con protagonista Bud Spencer.
La trama è quella di un ex pugile, interpretato da Carlo Pedersoli (Bud Spencer), che si è ormai ritirato ad una vita solitaria e lontana dai riflettori, svolgendo lavori umili sulle navi in base alle opportunità che gli capitano.
Una volta scoperto che la barca di cui era fino a quel momento capitano verrà demolita, si rende conto di essere senza lavoro.
E' a quel punto che accade l'incontro che cambierà il futuro di molti personaggi e soprattutto darà il taglio al film.
Sulla sua strada si trova a salvare da delle persone che cercavano di picchiarlo, un certo Jerry (Jerry Calà), improbabile proprietario di una palestra di boxe, che riuscirà col tempo a convincerlo a dargli una mano a tenerla in vita. "Bomber", soprannome del protagonista, accetterà non tanto per soldi o per sfida, quanto per l'aspetto morale di tutta la questione.
Il risultato generale è piuttosto deludente, rispetto ad altre commedie del tempo, e soprattutto rispetto ad altri lavori che avevano la figura di Pedersoli come protagonista o coprotagonista, in particolare, visto il quantitativo di "scazzottate" presenti in questo film, è impossibile non paragonarlo ad altre opere di successo del duo "Bud Spencer e Terence Hill", uscendone "Bomber" piuttosto malconcio dal paragone.
Vi sono però diversi aspetti positivi da nominare.
La colonna sonora, che è composta quasi esclusivamente dalla canzone "Galaxy" del cartone "Galaxy Express 999" riadattata per l'occasione, che oltre a risultare azzeccata, crea sicuramente una atmosfera coinvolgente e negli anni a venire gli ha dato quel tocco in più all'essenziale effetto nostalgia per diventure un cult.
Simpatiche come sempre le mosse non convenzionali all'interno delle risse, come il classico pugno a martello di Bud, od in questo caso, la scena dello schiaffeggiamento vicendevole delle mani a chi resisteva di più.
Bene anche la presenza della "Gegia", sopra le righe a dovere e mai troppo ridondante, e bene la recitazione, per quel poco che ci fosse da recitare da parte di Pedersoli, e dell'inverosimile personaggio interpretato da Calà. Molto bene invece l'auto di questultimo, ennesima Dune Buggy dei film dell'epoca, modificata in maniera molto pittoresca per l'occasione.
Di negativo si vede la figura del protagonista ormai più che cinquantenne, piuttosto appesantita più dall'età appunto che dal peso.
Piuttosto male anche il livello di trash rappresentato da Calà, che sicuramente aggiunge peculiarità a tutta la cosa, ma che ne abbassa enormemente un qualsiasi aspetto di serietà, usando per di più alcune espressione ed epiteti che oggi non risulterebbero più accettabili.
Moltissime inoltre le licenze registiche, che lo rendono per niente verosimile in tanti aspetti, tanto quanto è scadente il realismo di tutte le scene di boxe.
Da segnalare i camei di Mario Mattioli e Gigi Reder.
In sostanza un film molto mediocre, nonostante Carlo Pedersoli e Michele Lupo (il regista dell'opera) avessero un sodalizio artistico che durava ormai da diversi anni ed erano già al loro quinto film insieme.
Consigliabile soltanto agli appassionati del genere od a qualcuno che voglia imbarcarsi in una operazione nostalgia.