giovedì 30 dicembre 2021
Ciao, 2020! (2020) - #Recensione
sabato 25 dicembre 2021
Banksy - L'arte della ribellione (2020) #Recensione
mercoledì 22 dicembre 2021
Due tra i più grandi dimagrimenti per un ruolo in un film.
sabato 18 dicembre 2021
I "piu morti" di sempre sul set. #CineCuriosità
Naturalmente non è l'attore vero e proprio che muore sul set, ma il suo personaggio, ed esiste una particolarissima classifica a riguardo, ossia quella di quante volte la stessa persona si sia ritrovata a leggere che il proprio personaggio sarebbe uscito di scena tragicamente.
A riguardo, di recente, 2017, (questa volta per davvero) se ne è andato John Hurt, attore britanno, sia di teatro che di cinema e tv. Per tutta la sua carriera, durata più di mezzo secolo, ha ricevuto molteplici complimenti sia dal pubblico che dalla critica, e diversi riconoscimenti. ma non sono le sue gesta sul set il topic di questo articolo, quindi, come è già chiaro a questo punto, egli era uno dei 10 attori il cui personaggio è dovuto morire più volte all'interno di un film, ben 39 volte.
Forse come dicevano i latini "Nomen omen", ovvero che nel tuo nome, in questo caso specificamente nel cognome, ci fosse già scritto il proprio destino. Ed anche se non può essere preso troppo alla lettera in questo caso, (ne troppo seriamente in generale a dire il vero), perché "Hurt" significa soltanto ferito in Inglese, rimane comunque un presagio dell'area semantica di destinazione.
Di seguito la "classifica" ufficiale di chi abbia dovuto sottostare a tale scelta di copione piu spesso :
1) Danny Trejo - 65
2) Chrstopher Lee - 60
3) Lance Henriksen - 51
4) Vincent Price - 41
5) Dennis Hopper - 41
6) Boris Karloff - 41
7) John Hurt - 39
8) Bela Lugos - 36
9) Tom Sizemore - 36
10) Eric Roberts - 35
mercoledì 15 dicembre 2021
Lock & Stock, pazzi scatenati - (1998) #Recensione
lunedì 13 dicembre 2021
Quali Italiani hanno ottenuto la stella nella "Hollywood walk of fame"? #CineFact
Sono 14 al momento gli Italiani che già posseggono una stella dedicata nella "camminata della fama" sulla collina di Hollywood a Los Angeles. (Presto a loro si aggiungeranno anche Giancarlo Giannini e Luciano Pavarotti, nomi già ufficializzati) Fanno tutti parte ovviamente di una delle cinque categorie nelle quali si può "competere" per essere riconosciuti come eccezionali contributori al settore artistico, tuttavia si nota un leitmotiv tra i loro nominativi ed è quello della musica, da sempre molto apprezzata negli ambienti creativi Statunitensi, dove ci si è spesso affidati anche in tempi recenti a compositori Italiani soprattutto per le colonne sonore delle produzioni Hollywoodiane.
Ben 10 stelle su 16 riguardano l'ambiente musicale, ma volendo scendere ancor più nel dettaglio sembra essere stata particolarmente apprezzata la capacita dei cantanti nostrani nel campo della lirica, i più tra loro infatti erano prettamente quello o come nel caso di Bocelli provenivano da quel mondo.
Enrico Caruso Cantante
Arturo Toscanini Direttore d'orchestra
Renata Tebaldi Cantante
Rodolfo Valentino Attore
Sophia Loren Attrice
Beniamino Gigli Cantante
Andrea Bocelli Cantante
Anna Magnani Attrice
Annunzio Paolo Mantovani Direttore d'orchestra
Ezio Pinza Cantante
Licia Albanese Cantante
Bernardo Bertolucci Regista
Ennio Morricone Compositore
Gina Lollobrigida Attrice
Giancarlo Giannini Attore
Luciano Pavarotti Cantante
Nel campo della recitazione invece sono state molto apprezzate diverse figure femminili, dalla Loren alla Lollobrigida, che ebbero un successo enorme in terra a stelle e strisce, fino a colei che è ad oggi considerata una delle più grandi attrici Italiane di tutti i tempi, Anna Magnani.
mercoledì 8 dicembre 2021
Sapore di mare - (1983) #Recensione
Sapore di mare è un film diretto da Carlo Vanzina uscito nel 1983, ma che ripercorre tramite le scorribande e vicissitudini familiari e sentimentali di un gruppo di amici molto eterogeneo geograficamente, i "favolosi" anni 60.
La trama è quello che si ci può aspettare da una commedia all'italiana con tutti i crismi, senza voler entrare troppo nello specifico esponendola, si tratta sostanzialmente come al solito di molti intrecci amorosi più o meno forzati o surreali, di molti litigi plateali e di una enormità di tradimenti senza sentirne minimamente il peso dell'azione.
Il cast è quello che già all'epoca poteva essere considerato di primordine per il genere, Jerry Calà e Christian De Sica (al tempo non ancora particolarmente affermato), finiranno poi per avere rosee carriere in quelle che saranno tutte le commedie nostrane a seguire, Cinepanettoni inclusi, con i quali De Sica stringerà un vero e proprio binomio artistico. Anche alcune comparse, come Alba Parietti, diventeranno poi volti noti del grande o piccolo schermo.
Da tale trama tuttavia rimasero estasiati molti dei protagonisti, tra i quali i due principali suddetti, tanto che fecero di tutto per essere scritturati, anche al costo, vero e proprio, di doversi ridurre "lo stipendio."
Il film oltre a mostrare usi, costumi e sentimenti dell'epoca, gli anni 60 appunto, indica anche alcuni luoghi esatti di dove molta dell'Italia del boom economico aveva quantomeno ambizione a trovarsi, ossia, estivamente, la Versilia, nello specifico la Capannina Di Franceschi, che è stata negli anni, soprattutto in quegli anni, uno dei centri di vita notturna/mondana rilevanti a livello nazionale. Curiosità a riguardo, è come lo stesso Jerry Calà, finirà negli anni successivi ad essere un habitué del locale come intrattenitore/musicista.
Si salva certamente l'espressione di Virna Lisi (attrice di tutt'altro calibro, ma che non sfigura nel ruolo che oggi si definirebbe da "cougar", platonica) che verso il finale alla domanda "Mamma, ma come erano i tuoi tempi?", risponde : "Mah, non lo so, era diverso, ci batteva il cuore..".
Riassunto perfetto del perché gli anni 60 vengano rimpianti da chiunque li abbia vissuti, mentre alla decade moderna venga sempre contestato di star vivendo in maniera apatica ed asessuata.
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