"Un mondo a parte" è un film di recentissima uscita che vede protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele nei panni di due insegnanti messi in difficoltà più dal sistema scolastico italiano che dai bambini stessi.
venerdì 18 ottobre 2024
"Un mondo a parte" (2024) #Recensione
martedì 15 ottobre 2024
"Tropa de elite" (2007), il dramma continua... #SpiegazioneTitolo
"Tropa de elite" è un film drammatico brasiliano del 2007, ma raggiunge il picco della propria drammaticità probabilmente nell'adattamento del titolo in italiano..
domenica 13 ottobre 2024
Che cosa è la "Sinossi"?
giovedì 10 ottobre 2024
"La cena dei cretini" (1998) #Recensione
"La cena dei cretini" è un deludentissimo film francese di fine anni '90, anche se per stile ed immagini sembra di qualche anno prima, il quale riscosse un successo enorme al botteghino, incassando 4 volte i propri costi di produzione, e che ispirò anche un remake hollywoodiano negli anni successivi.
La trama è quella di un gruppo di amici facoltosi, i quali organizzato delle cene con regolarità, a tali cene si divertono molto a portare dei "cretini", ossia persone sempliciotte conosciute spesso in strada o in frangenti poco rilevanti, e che lasciano "teoricamente" libere di dare sfogo a tutta la propria personalità, ossia la propria stupidità, secondo loro.
E' stato scritto volutamente "teoricamente", perché uno dei tasti dolenti di questo film, è che queste cene non si verificano mai, vengono infatti annunciate, elogiate, narrate, ma non ne accade nessuna per tutta la pellicola, mostrando una sconnessione notevole e grave, dal titolo.
Male anche la recitazione generale, sia come singoli che come amalgama, che se pur si possa intuire che molto, forse moltissimo, dell'umorismo e degli aspetti culturali tipici, è stato perso nella traduzione, la fa comunque apparire come una commedia quasi di serie B, con battute e scherzi spesso banali e talvolta da slapstick comedy.
Bene invece l'idea di base, molto interessante, che avrebbe potuto portare a molto di più, e che ancora attende di essere realizzata in un'opera dove una cena di fatto avvenga.
Bene anche il finale, ben pensato e coinvolgente.
In sostanza un film che può essere adatto a tutti, ma che è praticamente inconsigliabile per il poco valore effettivo dell'opera, salvo a qualcuno che abbia la curiosità di voler vedere specificamente questa pellicola che nel suo piccolo ha fatto storia.
lunedì 7 ottobre 2024
Perché chiamarlo "Taxi Driver"?
"Taxi Driver" è il titolo di un film degli anni '70, diretto da Martin Scorsese, e diventato di culto nel corso degli anni, nonostante i temi trattati, il genere, e la forza di alcune immagini, facessero presupporre che sarebbe stato apprezzato solo da alcuni appassionati di tali elementi.
La domanda però è legittima, perché per quanto effettivamente la presenza fisica di vari taxi e la vita del tassista vengano rappresentati in abbondanza, il film sembra avere aspetti e temi ben più profondi che potrebbero avere ispirato il titolo.
Uno dei temi che tratta è infatti la volontà e la difficoltà nel controllare la mente umana, anche la propria di menti, come accade al protagonista, quindi avrebbe facilmente potuto avere un titolo introspettivo come "Il pericolo nella mente", o qualcosa di simile.
Parla anche di come molte vite si brucino presto, per volere proprio o costrizione degli altri, in ogni caso per ambienti non facili che li circondano, da cui si fugge od in cui si finisce, ed allora poteva essere intitolato "Vite complicate", o comunque qualcosa sulla stessa linea.
In sostanza vi sono moltissimi temi che riempiono la mente dello spettatore, durante e dopo la visione, che appaiono ben più rilevanti dell'aspetto lavorativo del tassista, e che avrebbero potuto ispirare il titolo dell'opera, per quanto la professione in questione rappresenti bene l'intreccio di vite, che si incontrano magari soltanto per pochi istanti, e cambiano il destino di qualcuno.
venerdì 4 ottobre 2024
"Matthew Perry : Not Just Friends" (2023) #Recensione
Matthew Perry è stato un attore e tennista canadese, principalmente conosciuto per la sua partecipazione nel ruolo di Chandler Bing, nella famosissima serie televisiva "Friends", ma non è stato soltanto questo, come suggerisce il titolo.
Sarà una recensione brevissima, per un documentario da poco uscito, che supera di poco i 40 minuti di lunghezza, ma che offre comunque alcuni angoli di visione riguardanti la sua vita, lavorativa e non, che forse non erano noti a tutti.
Nato e cresciuto in Canada, lascia la propria terra per la California, dove si scontra con un livello tennistico molto più alto, e dove pochi anni dopo troverà fortuna e successo grazie alla recitazione.
Il documentario tuttavia esplora molto anche aspetti legati alla fama, come per esempio le sue frequentazioni con altre persone di spicco del mondo dello spettacolo, principalmente si concentra sulla figura di Julia Roberts, al tempo della loro relazione all'apice della propria carriera, la quale però fu costretta ad accettare la decisione di Perry di interrompere la loro frequentazione, per ragioni che poi lui stesso addurrà principalmente a proprie insicurezze.
Vengono anche inseriti un sacco di piccoli elementi alcuni forse solo nozionistici, come il fatto che inizialmente la serie televisiva Friends si chiamasse Six to one, probabilmente non noto ai più, altri legati alle altre sue apparizioni in televisione, come la breve partecipazione alla fortunata serie Ally Mabeal, ed alcuni riguardanti le sue passioni nella vita, come quella per la figura di Batman, renendolo anche un avido collezionista di articoli che lo rappresentavano.
Sorprende il finale con interviste a gente comune, presa letteralmente dalla strada, che esprime la propria opinione sull'argomento Perry, anche se è da notare l'interessante affermazione di una della interpellate che fa presente come per molti, egli e la serie televisiva Friends, siano stati una porta di accesso alla lingua inglese, dichiarando che questo argomento viene spesso sorvolato o sottovalutato, ma per tantissimi stranieri la serie abbia permesso di imparare molto della lingua originale usata.
In sostanza un piccolo documentario che non impegna e non dispensa particolari perle, ma che comunque si guarda con facilità ed interesse, certamente da parte degli interessati all'argomento, ma che non vede ragioni per sconsigliarlo anche ad un pubblico meno ferrato sulla persona in questione.
mercoledì 2 ottobre 2024
Prime Video, brutte novità.. o forse no.
Come è ormai presumibilmente ben noto, PrimeVideo è una piattaforma di contenuti video in streaming, legata da sempre, e non solo per una quasi omonimia, all'opzione Prime sul sito di Amazon, opzione in abbonamento quest'ultima, che permette di sfruttare al massimo le potenzialità del sito di consegne in questione, ricevendole nel minor tempo possibile.
Abbonamento che costa all'utilizzatore finale circa 5 euro al mese, oppure 50 euro annui se pagati tutti insieme, ma che offre, ormai da molti anni, incluso nel prezzo l'utilizzo gratuito, ossia l'accesso a molti contenuti dell'enorme catalogo disponibile sul sito PrimeVideo.
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Per concludere la saga dedicata ai Biopic, è giunto forse il momento di spiegarne il significato. Un Biopic è semplicemente una rappresenta...
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Nella stessa via di Lido di Camaiore, in Versilia, che ha recentemente ospitato il Bicinema (Parco della ex Bussola Domani), un cinema dove...
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Si tratta di un film scritto e diretto da Leonardo Pieraccioni, di recentissima uscita, liberamento ispirato a fatti simili, realmente acca...