"La cena dei cretini" è un deludentissimo film francese di fine anni '90, anche se per stile ed immagini sembra di qualche anno prima, il quale riscosse un successo enorme al botteghino, incassando 4 volte i propri costi di produzione, e che ispirò anche un remake hollywoodiano negli anni successivi.
La trama è quella di un gruppo di amici facoltosi, i quali organizzato delle cene con regolarità, a tali cene si divertono molto a portare dei "cretini", ossia persone sempliciotte conosciute spesso in strada o in frangenti poco rilevanti, e che lasciano "teoricamente" libere di dare sfogo a tutta la propria personalità, ossia la propria stupidità, secondo loro.
E' stato scritto volutamente "teoricamente", perché uno dei tasti dolenti di questo film, è che queste cene non si verificano mai, vengono infatti annunciate, elogiate, narrate, ma non ne accade nessuna per tutta la pellicola, mostrando una sconnessione notevole e grave, dal titolo.
Male anche la recitazione generale, sia come singoli che come amalgama, che se pur si possa intuire che molto, forse moltissimo, dell'umorismo e degli aspetti culturali tipici, è stato perso nella traduzione, la fa comunque apparire come una commedia quasi di serie B, con battute e scherzi spesso banali e talvolta da slapstick comedy.
Bene invece l'idea di base, molto interessante, che avrebbe potuto portare a molto di più, e che ancora attende di essere realizzata in un'opera dove una cena di fatto avvenga.
Bene anche il finale, ben pensato e coinvolgente.
In sostanza un film che può essere adatto a tutti, ma che è praticamente inconsigliabile per il poco valore effettivo dell'opera, salvo a qualcuno che abbia la curiosità di voler vedere specificamente questa pellicola che nel suo piccolo ha fatto storia.
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