venerdì 4 agosto 2023

Diego Abatantuono

 Il cognome Abatantuono è un cognome di origine pugliese, ma Diego Abatantuono è da sempre, la quintessenza della milanesità.

Grandissimo tifoso del Milan, tanto da averlo legato anche alla propria carriera cinematografica, interpretando "Il ras della fossa", dove fossa sta per "Fossa dei leoni", storico gruppo ultrà del Milan.

Ha ricevuto 3 Natri d'argento, ed un recente David di Donatello alla carriera, ma è più conosciuto per performance in film poco premiati dalla critica e molto amati dal pubblico, spesso a fianco di Ugo Conti, suo amico sin dall'infanzia.

Cresce nel mondo del cabaret di Milano dell'epoca, ma è con il personaggio del "terrunciello" che si afferma nella cinematografia, prendendo parte a diverse opere dei fratelli Vanzina.

Per quanto sia appunto ricordato forse più per prestazioni surreali, come quelle del "Mago di Segrate", "Ecceziunale veramente", o "Attila flagello di Dio", ha ricoperto anche molti ruoli drammatici, dimostrando di esserne più che all'altezza, e prendendo parte anche a pellicole premiate internazionalmente, come "Mediterraneo", vincitore di un oscar come miglior film straniero. 


martedì 1 agosto 2023

Perchè si chiamano film indipendenti?

 Il film indipendente è detto cosi perchè non "dipende" da una casa produttrice vera e propria.

Ha la principale caratteristica, in positivo, di essere libero di poter dire più o meno quello che vuole, e questo è un grande vantaggio e valore per il regista.
Di contro tende a fare più fatica nell'essere prodotto e nell'affermarsi.
 
I film indipendenti hanno maggiori difficoltà, anche se eccellenti prodotti, nel vedere la luce o anche nel trovare canali di diffusione per arrivare a pubblici più ampi.
 
Per quanto riguarda il primo aspetto si parla spesso di autoproduzione, e la cosa può richiedere anche l'intervento in prima persona, anche in maniera totale, del regista e/o degli attori.
Per quanto riguarda il secondo aspetto invece, sono nati negli anni molti eventi dedicati alla cinematografia indipendente, che permettono di avere visibilità sia da parte del pubblico che da parte delle persone del settore.
 
La caratteristica tipica di avere un budget ridotto, rende tendenzialmente poco presenti effetti speciali, esplosioni, o spettacolarizzazioni in genere.
E come per molti film, ma forse ancor di più in questa tipologia di lavori, il risultato iniziale, magari persino deludente, viene rivalutato negli anni, arrivando a far avere alla pellicola un certo successo, farla avere dei remake, o addirittura farla diventare di culto.

 

giovedì 27 luglio 2023

Che cosa significa "Director's cut"?

 Perchè si legge ovunque questa dicitura?, addirittura presente in quasi tutti i Dvd di ogni film.

La traduzione letterale è "Il taglio del regista", ed è dunque facilmente intuibile il fatto che si tratti di un intervento basato sul suo volere. questo fa sorgere la domanda scontata : ma non è sempre cosi?, ossia ci si immagina che il regista, essendone il "direttore", di un film, sia colui che ha voce in capitolo o quanto meno il veto su ogni aspetto del film.. ma di fatto non è proprio cosi.

Le case di produzione sono quasi sempre quelle che effettivamente investono nel progetto il denaro che serve per la sua, talvolta colossale realizzazione, augurandosi e spesso esigendo, di aver un ritorno economico dalla propria scelta. Risulta quindi che molte volte le decisioni cinematografiche siano dettate anche da cosa possa attirare più pubblico, o farne risentire il meno possibile, il film, riguardo ad alcuni temi scomodi. 
Questo porta a pellicole che vengono in alcuni casi leggermente o pesantemente trasformate rispetto al volere ed all'idea del regista stesso, sia per applicarvi il classico lietofine, sia per non renderlo vietato ad alcune fasce di età, etc etc.
 
Accade quindi che venga rilasciata, talvolta a distanza di anni, una versione differente del film, con un montaggio diverso, con addirittura scena aggiunte che erano state tolte, decisa esclusivamente della volonta del regista, e che viene appunto definita come "La versione tagliata dal regista", Directo's cut.

domenica 23 luglio 2023

"Mamma diceva sempre.." #FrasiFamose

"Mamma diceva sempre: la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita.", in originale (Mama always said life was like a box of chocolates. You never know what you're gonna get.).

La frase è stata pronunciata su di una anonima panchina, durante la lunga attesa per un autobus, da Tom Hanks nei panni di Forrest Gump, nell'omonimo film del 1994.   

La battuta ebbe un forte impatto sul pubblico, tanto da diventare la più iconica del film, insieme a "Stupido è chi lo stupido fa", e "Mi chiamo Forrest, Forrest Gump".
Tom Hanks stesso ricevette il premio oscar, come miglior attore protagonista, ad un solo anno di distanza dalla sua precedente vittoria, per Philadelfia, e questo la dice lunga su quanto sia stata apprezzata la sua performance, dato che la scelta di attribuire due oscar consecutivi nella categoria che forse è la più ambita in assoluto, la rende una scelta molto ponderata.

Allo stesso modo, anche la battuta in questione, è stata a suo modo premiata, venendo successivamente inserita dall'AFI (American Film Institute) tra le 100 più rilevanti del mondo del cinema, al quarantestimo posto, ed anche questo la dice molto lunga su quanto iconica sia diventata.





giovedì 20 luglio 2023

Che cosa significa "Giraffa" nel mondo cinematografico

 La giraffa è consciuta da tutti, sin da piccoli, come l'animale più alto di tutti grazie anche al suo collo lunghissimo.

Viene quindi da se che la "Giraffa" in cinematografia abbia a che fare con queste caratteristiche tipiche dell'animale in questione, le quali hanno fatto si che un'asta per registrare il suono senza invadere la scena ed arrivare molto in alto, spesso sopra gli attori, venisse appunto chiamata in quel modo.

L'oggetto, o almeno il concetto, non è realmente solo ristretto al mondo del cinema, è infatti altrettanto presente in quello della musica, dove le batterie acustiche, hanno più o meno tutte una o più "aste a giraffa" per poter sostenere principalmente dei piatti.

Nel caso di quella cinematografica invece, all'estremità più in alto, si trova un microfono, che permette di registrare l'audio della scena in loco. Nel manovrare la giraffa occorre fare molta attenzione a non finire nel campo della cinepresa. Solitamente tale asta è gestita dal "Microfonista", sotto le direttive del fonico di scena, anche se in lavori con budget molto ridotto può capitare che sia lo stesso fonico ad usarla. 

In inglese questo tipo di aste si chiamano "boom", specificamente quella cinematografica viene chiamata "Boom pole"

lunedì 17 luglio 2023

Chi è Liù Bosisio?

 La domanda sembrerà assurda per chi la conosce bene, ma altrettanto legittima per tutta una fetta di persone, anche appassionate di cinema, che non la conoscono o soltanto non associano il nome ad un volto.

Liù (vero nome : Luigia) Bosisio nasce a Milano, ormai quasi 90 anni fà, attiva in molti settori artistici come il cabaret ed il teatro sin dagli anni '60, è forse più conosciuta per i risultati ottenuti in altri due campi : 
 
Il primo è quello della recitazione sul grande schermo, dove ha all'attivo come ruolo principale quello di "Pina", moglie del ragionier Ugo Fantozzi, interpretato da Paolo Viallaggio, poi sostituita per il resto della saga da Milena Vukotic. 
La Bosisio aveva una fisicità poco appariscente, calzante con il personaggio scritto da Villaggio, se non che, sorprende la scelta della Vukotic come sostituta, dato che di fatto quest'ultima, proveniva da un passato come modella. 
Curioso è anche come la Bosisio abbia voluto dare un taglio più personale e meno parodistico al personaggio, rispetto a come lo aveva pensato lo stesso Villaggio, e di come non abbia voluto continuare a recitare in quel ruolo, distaccandosene negli anni sempre più, per non essere associata come immagine specificamente all'essere "Pina Fantozzi"

L'altro campo è quello del doppiaggio, dove è ha "prestato" la voce a molteplici personaggi negli anni, specialmente cartoni animati, uno su tutti, è "stata" Marge Simpson (ed entrambe le sue sorelle) per oltre venti stagioni, interpretandola con una voce particolarmente rauca, proprio come avviene in lingua originale.

venerdì 14 luglio 2023

Che cosa vuol dire "88 miglia orarie" nella cinematografia?

 88 miglia orarie (in originale : "88 miles per hour) non è un termine tecnico, ma bensì un numero ben preciso, pronunciato più volte, durante il primo episodio della saga "Ritorno al futuro". 

Si tratta della velocità, circa 142 kilometri all'ora, che richiede il congegno che stanno utilizzando i protagonisti, per essere teletrasportati nel futuro, o meglio inizialmente nel passato.

Il congegno in questione sembrava dovesse essere inizialmente un frigorifero, l'idea fu poi scartata in favore di una automobile vera e propria, e ne fu scelta una con linee piuttosto particolari, forse per farla sembrare già futuristica senza troppe ulteriori modifiche. 

L'auto scelta fu una DeLorean, che era in grado di trasportare i suoi passeggeri avanti o indietro nel tempo, previo il raggiungimento delle 88 miglia orarie. Toccate le quali scompariva da un momento temporale, per finire in un'altro, lasciando dietro di se soltanto due lingue infiucate date dal passaggio delle ruote.