mercoledì 3 maggio 2023

Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga (2020) #Recensione

 Il titolo non è certamente nè ermetico nè intrigante, ma la semplice spiegazione pratica di che cosa tratterà il film, una manifestazione canora, alla quale è in qualche modo legata una band chiamata "Fire Saga".

Gruppo musicale islandese, che si presenta nella loro formazione essenziale, un duo, all'evento denominato European Song Contest (relmente esistente). Una notevole dose di scetticismo da parte dei familiari e di alcuni produttori musicali, sommata ad altrettante difficoltà nelle esibizioni, date principalmente dalla loro goffaggine, cercano di rendere la storia avvincente.

Partendo dagli aspetti deludenti del film, perchè in minoranza, appare come la presenza di Will Ferrell, spesso eccellente e paradossale nelle pellicole comiche, non risulti così determinante, nè troppo memorabile. 
Delude anche il fatto di scoprire che la coprotagonista, Rachel McAdams, non canti realmente nelle scene in cui il suo personaggio si esibisce, ma venga invece "doppiata" da una cantante svedese di nome Molly.
Il titolo stesso può essere inserito tra gli elementi poco interessanti e poco ricercati, come anche il fatto che a livello di musical, come alcuni tendono a definirlo, offra poco (è di fatto una commedia musicale).
I due aspetti peggiori però sembrano proprio essere : il non necessario clichè della corsa in auto finale, decisamente non divertente ne sorprendente, che serve solo a far sospettare lo spettatore che la Mini (Bmw) abbia pagato per un paio di minuti intensi di pubblicità, e la durata del film, aspetto criticato più o meno da tutti, e che effettivamente è quasi indifendibile, 2 ore che avrebbero avuto molto più brio e successo se fossero state condensate in 90 minuti. 

Di positivo però come detto c'è forse ancor più da elogiare, la storia è simpatica ed a tratti appassiona, alcune battute sono decisamente azzeccate, molto bene anche le performance recitative singole di Rachel McAdams, Dan Stevens e Pierce Brosnan, bene anche la quasi totalità del resto del cast.
Molto belle alcune voci che si esibiscono come cantanti nel film, tra le quali la citata Molly, ed interessante anche la scelta di Graham Norton, nei panni di se stesso, anche se con battute molto meccaniche che non hanno lasciato molto spazio al suo vero senso dell'umorismo ed alla sua capacità di interagire con ospiti e pubblico.
Elogiabile anche come il film tenti, ed in parte riesca anche piuttosto bene, a trattare temi sociali importanti, legati alla libertà personale, professionale, e sessuale.

In sostanza un film carino e simpatico, con elementi di intrattenimento ma anche temi impegnati, che fa ridere e riflettere a tratti, ma che ha tutti questi elementi un po' troppo diluiti nella propria eccessiva durata.
Ad ogni modo vale la pena ribadire che forse le critiche generali che ha ricevuto siano eccessive, per un film che non aveva pretese particolari e che è certamente di intrattenimento, facendo anche più del dovuto su aspetti della società che in altri lavori sarebbero magari anche stati sorvolati per non rischiare.

martedì 2 maggio 2023

"Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga" #SpiegazioneTitolo

 "Eurovision Song Contest - La storia dei Fire Saga" (in originale : "Eurovision Song Contest - The story of Fire Saga"), è un film del 2020 di produzione americana, anche se molti degli interpreti e degli scenari, nonchè il contest a cui si fa riferimento, sono europei.

Il titolo merita un minimo di spiegazione perchè non è nè fittizio ne reale, ma un misto delle due cose. 

Il programma televisivo/gara canora in questione è una manifestazione a cadenza annuale realmente esistente, ormai addirittura da quasi 70 anni, a cui partecipano alcune decine di artisti europei, in competizione tra loro, in rappresentanza dei propri rispettivi paesi.

La parte riguardante la storia di questa fantomatica band islandese, i "Fire Saga", è invece del tutto inventata, non avendo mai partecipato all'evento nè un gruppo con tale nome, nè essendo basata su una storia realmente avvenuta, tuttavia, alcuni elementi ed aneddoti accaduti proprio nelle precedenti edizioni, hanno ispirato alcune caratteristiche ed alcune scene riguardanti il gruppo. 

Una nota linguistica, forse marginale ma comunque a tema, è come la parola "Saga" sia si internazionale, ma nella lingua inglese prenda una accezione leggermente più negativa rispetto all'italiano, rappresentando quindi non solo un qualcosa che si ripete nel tempo, ma anche un qualcosa che in parte stanca e non è del tutto gradevole.

sabato 29 aprile 2023

Robin Williams - #PersoneFamose

 Robin Williams è stato un attore cinematografico americano, anche se i suoi inizi furono con il teatro.

Scomparso a soli 63 anni, suicida, è stato svelato più tardi soffrisse di una rara e grave malattia degenerativa, che gli avrebbe reso la vita molto dura negli anni successivi, e che comunque lo avrebbe portato via nel giro di poco tempo.

Nei suoi decenni di carriera ha dato molto al mondo del cinema, rivestendo i ruoli più disparati, dallo psicologo e cittadino medio tra i geni, nel film Will Hunting, che gli valse un oscar come miglior attore non protagonista, fino alla tata dei suoi stessi figli, nella commedia di inizi anni '90 "Mrs Doubtfire".

Attore eclettico, senza una fisicità troppo marcata sotto nessun punto di vista da potergli precludere ruoli, ha dimostrato di saper rappresentare in maniera vera moltissime emozioni e caratteristiche umane, dalla comicità alla drammaticità.

Una sua peculiarità recitativa, era quella di improvvisare sul set, deviando dal copione. La cosa accadeva molto spesso nella serie televisiva che lo lanciò, ma la più memorabile è probabilmente quando iniziò a parlare della moglie liberamente, nel film Will Hunting, fece ridere tutto il cast tanto che la telecamera si può veder vibrare in quella scena. La scena stessa fu tenuta ed inserita nel film.

mercoledì 26 aprile 2023

Che cosa significa "locandina"?

 La locandina nella cinematografia non è certo una piccola locanda, ma è quel manifesto pubblicitario di medie dimensioni, che veniva comunemente realizzato, stampato ed affisso, per promuovere e diffondere informazioni riguardo ad un film, di modo che la gente avesse un'idea di che cosa si trattasse, e di quando e dove poterlo magari visionare. 

Tuttavia come detto non ha a che fare con il concetto vero e proprio di locanda, quello che intendiamo ad oggi, ma proviene dal Latino, e precisamente dalla frase "est locanda" ossia "si affitta", che veniva spesso scritta al tempo nei manifesti, per pubblicizzare una determinata cosa. 

Non è ad ogni modo corretto chiamarla Manifesto, dato che vi sono delle differenze, come ve ne sono con altri elementi simili, come Posters, Flyiers, Volantini, e Cartelloni, ma questo è materiale per un'altro post :). 

Ad oggi è comunque certo che gran parte della diffusione di tutti questi elementi non sia più tramite dei supporti fisici, e tramite affissioni, come la stessa realizzazione di essi non avviene più tramite stampaggi ed inchiostri, ma tramite software e cristalli liquidi.

venerdì 21 aprile 2023

Come funziona il "sistema di classificazione di un film"?

 Innanzitutto occorre dire che ogni paese ha il proprio, e per quanto si possano magari assomigliare tra loro, specialmente per i numeri sull'età sotto la quale un film sia proibito, vi sono spesso differenze sostanziali da una nazione all'altra.

Questo post tratterà per ovvie ragioni il sistema di classificazione dei film vigente in Italia, che è il seguente.

In Italia la decisione spetta ad una commissione, sotto il Ministero della cultura.

Le categorie sono T, 6+, 14+, 18+, dove T rappresenta quei film adatti a tutti, mentre gli altri numeri sono le età minime richieste per poterli vedere. 
Sono presenti alcuni cavilli, come per esempio nel caso delle ultime due categorie sia possibile visionarli comunque in sala al cinema anche avendo rispettivamente più di 12 e più di 16 anni, se accompagnati da un genitore. 
Ulteriori leggere differenziazioni avvengono se il film anzichè una proiezione in sala è un dvd da potersi vedere a casa propria, oppure se viene passato in televisione.  

Non si tratta però di parametri o decisioni prese decine di anni fa, la legge è infatti stata modificata proprio in questi ultimi anni. 
 
Una differenza per esempio tra gli Stati Uniti e l'Europa è come siano invertiti in linea di massima,  due parametri specifici per la proibizione, per esempio oltreoceano tendono a precludere ai minori la visione di film con scene di sesso e lasciargli guardare quelli con atti di violenza, mentre in Europa la tendenza è verso il contrario.
Oltre ai due suddetti parametri, ne vengono presi in considerazione altri prima di ufficializzarne la classificazione, come la controversia dei temi trattati, la volgarità, etc. 

E' da notare come questo sistema di classificazione abbia sostanzialmente soppiantato la censura fatta con le forbici, in passato proprio letteralmente. Ossia il film, salvo rari casi, viene valutato nella sua interezza, e proibito a certe età, a differenza di come veniva fatto in passato dove capitava che venissero rimosse fisicamente le singole scene incriminate di essere oltre i limiti accettabili (la cosa riguardava in verità tutti, era una edulcorazione anche per gli adulti). 



mercoledì 19 aprile 2023

Martin Scorsese, "il più grande regista vivente"?

 Martin Scorsese, da poco diventato ottuagenario, è uno dei più noti registi cinematografici contemporanei, americano di origine ma con chiare discendenze italiane, tanto da possedere la doppia cittadinanza.

Il titolo si riferisce ad un commento di Ricky Gervais (nè ironico nè sarcastico), all'ultima edizione dei Golden Globe Awards, vediamo dunque perchè potrebbe essere effettivamente considerato tale : 

Un aspetto potrebbero essere i riconoscimenti a lui assegnatogli nell'arco di tutta la sua carriera, dall'oscar alla regia per il film "The Departed", alla laurea honoris causa ricevuta dall'università di lettere di Bologna, che in quanto a prestigiosità non ha niente da invidiare a nessun'altra, essendo la più antica d'Italia.
Ma non sono soltanto le vittorie che contano nel suo caso, sono infatti non trascurabili la decina di candidature per altrettanti lavori, come miglior regista, sia agli Oscar, sia ai Golden Globe, che ai Bafta. 
 
Cresciuto a Little Italy (New York) ha portato la mafia italo-americana e soprattutto "la grande mela" sul set in innumerevoli occasioni, noti sono i suoi capolavori "Quei bravi ragazzi" ed il più recente "The Irishman", riguardanti il primo tema, mentre il secondo si può ritrovare in molteplici pellicole, come "New York, New York", "Gangs of New York", oppure "The wolf of Wall Street".

Oltre a quei due temi, sono stati "leit motiv" della sua carriera, anche due attori di primissimo livello, come Robert De Niro e Leonardo Di Caprio, anch'essi di discendenze italiane, e con i quali ha stretto dei sodalizzi tra i più solidi ed apprezzati di tutta la cinematografia americana, scegliendoli come attori per ben 9 e 5 films rispettivamente, dando vita a risultati eccellenti come "Taxi driver", o il più recente "Shutter island".

Una nota di curiosità, è come in pieno stile Hollywoodiano abbia fatto collezione di matrimoni, ben cinque, di cui uno dei quali con Isabella Rossellini, e che gli hanno dato ad oggi 3 figlie.

venerdì 14 aprile 2023

"Il traditore" (2019) #Recensione

 "Il traditore" è un docu-film/biopic recente che ripercorre le vicende della vita del mafioso affiliato a "Cosa Nostra", Tommaso Buscetta.
Egli non raggiunse mai il grado di capo mandamento (nome tecnico all'interno dell'organizzazione per quello che all'esterno viene comunemente chiamato "boss"), ma ebbe comunque una rilevanza ed una influenza notevoli, sia all'interno delle mafia siciliana, che per quanto riguarda la storia italiana dal dopoguerra ad oggi.
Il film parte cronologicamente dal 1980, quando la Sicilia, ed in particolare Palermo era divenuto il centro nevralgico mondiale dell'eroina, mostrando come nonostante di soldi la criminalità organizzata di zona ne stesse facendo più di quanti ne avrebbe mai potuti immaginare, le varie famiglie mafiose legate ai luoghi di Palermo e Corleone, fossero invece in attrito tra loro, cosa che portò ad una faida interna che costò la vita a decine di criminali ed anche a molti non affiliati.
All'interno della narrazione principale si inseriscono vari flashback del passato, sia recenti per mostrare i momenti precedenti passati da Buscetta in carcere, sia riguardanti la sua gioventù, e le prime azioni da compiere una volta entrato in Cosa Nostra.
Ma l'aspetto chiave e più conosciuto della vita di Tommaso Buscetta è certamente il suo "pentimento", egli una volta arrestato in Brasile, fu posto davanti all'opzione di raccontare come si svolgessero gli affari all'interno dell'organizzazione, cosa che nonostante una certa riluttanza iniziale, fece, ed ebbe in cambio vitto, alloggio, protezione, ed anonimato, per se e per la propria famiglia, da parte dello stato italiano.
A livello sociale questa scelta fu appellata in modi linguisticamente piuttosto vari, per chi faceva parte o sosteneva l'organizzazione divenne un "infame", per i media e l'opinione pubblica un "pentito", per il governo e la magistratura un "collaboratore di giustizia".
 
 La pellicola fu selezionata per la sezione "Miglior film straniero" per gli Oscar del 2020, ma non ottenne la statuetta, francamente viene da concordare con la scelta.
Rimane un film abbastanza ben fatto, lineare e che intrattiene ed appassiona, romanzato al punto giusto, che fa luce su una pagina molto scura e tutt'ora presente delle dinamiche socio-economiche parallele (e non) allo stato italiano, legate a persone singole, appartenenti a singole famiglie che si autoproclamavano autorità in determinate zone geografiche e/o in determinati settori. 

Niente di fuori luogo o di eccessivo da segnalare per il quale sconsigliare la pellicola a qualcuno, tutti gli aspetti del film raggiungono la sufficenza abbondante, compresa la recitazione, che però è una media tra la buona performance di Pierfrancesco Favino (anche se decisamente non la sua migliore interpretazione in carriera) ed altri membri del cast, e la sconcertante prova recitativa di altri, che sono apparsi proprio non all'altezza, anche al netto in alcuni casi del non riuscire a passare per gente del luogo, proprio a livello di accento, cosa che comunque sarebbe criticabile anche allo stesso Favino, che a tratti suonava forse più pugliese che siciliano.

"Ecce bombo" #FrasiFamose