martedì 14 marzo 2023

Che cosa è un "videonoleggio"?

 La risposta sembrerà ovvia per tutti coloro che hanno più di una trentina d'anni, ma non è cosi scontata per tutti gli altri.

I videonoleggi, sono delle vere e proprie videoteche, gestite da privati o da delle catene, dove le persone possono affittare un'opera cinematografica.

Si iniziaro a diffondere quando uscirono i vhs, e continuarono la loro espansione raggiungendo il picco nell'era dei dvd. Tuttavia i siti di download prima e quelli di streaming poi, legali ed illegali che fossero, fecero calare talmente tanto la domanda di noleggio tramite il supporto fisico, che moltissime videoteche/videonoleggi, hanno chiuso negli ultimi 15 anni.

Il caso più eclatante è stato quello di Blockbuster, parola che chiunque sapeva associare al mondo del cinema negli anni '90, che diventò prima leader del settore e poi nel giro di pochi anni ebbe una rovinosa caduta, con conseguente scomparsa totale.


venerdì 10 marzo 2023

Ma che cosa significa "lestofante"?

La parola "lestofante", come tante altre, fa parte di un linguaggio del doppiaggio dei film stranieri in italiano, che è ricolmo di termini tutt'altro che in uso nel parlato comune.

Uno di questi è appunto "lestofante", che capita di sentire utilizzato nei film in maniera a se stante, o altrettanto comunemente in frasi del tipo "acciufferemo quel lestofante" oppure "dannati lestofanti".

Il senso, anche grazie alle immagini, che tale parola stia a rappresentare una qualche sorta di malvivente lo si coglie, ma appunto, che cosa vuol dire esattamente la parola vera e propria? 

Innanzitutto va suddivisa, perche è infatti una parola composta, formata da "lesto" e "fante".
La prima parte mantiene il significato ancora attuale della parola stessa, ossia una persona "accorta", "abile", "svelta", mentra la seconda è legata al significato più arcaico di "fante" ossia quello di "servo".
 
Il risultato è quello di una parola, che unendo "servo" ad "abile", cerca di rappresentare tutta
quella categoria di disonesti, truffatori e imbroglioni, che si potevano trovare a corte, ma che poi ha finito per rappresentarli in senso più ampio, in tutta la società.
 
Caduta completamente in disuso nel corso dei decenni e poco facilmente intuibile, è assente anche da dichiarazioni e documenti moderni di elementi come le forze dell'ordine, pur essendo pertinente a livello di area semantica.
 

lunedì 6 marzo 2023

"RRR" (2022) #SpiegazioneTitolo

 "RRR" è un film Bollywoodiano di recente uscita, il titolo è più che ermetico, è del tutto incomprensibile anche dopo aver visionato la pellicola, sembra quindi doverosa una spiegazione alla cosa.

Innanzitutto la parte pratica, ossia che cosa vogliano dire tali lettere, esse sono semplicemente le iniziali dei due protagonisti del film, Rama Rao e Ram Charan, e del regista Rama Rajamouli.

Sembra che il nome "RRR" fosse soltanto provvisorio, dato durante le riprese, ma che sia rimasto per due ragioni principali : la prima che nell'usare tali lettere come hastag nel diffondere notizie riguardanti la pellicola, sia piaciuto molto al pubblico. La seconda è che un titolo cosi internazionale e comprensibile da chiunque, sembrasse adatto ad un'opera di tale calibro. 

Rimane il fatto che volendolo analizzare per quello che è, ovvero il titolo di un film, è innegabile che chiamarlo con le iniziali dei partecipanti sembra una delle cose più egocentriche e meno originali immaginabili, una tattica che si usa giusto appunto per creare nomi di ditte per non perdere troppo tempo dietro al nome, dove si findono di solito le iniziali o le prime sillabe dei cognomi dei soci fondatori. Ad ogni modo, cattivo gusto o no, dare il nome ad una opera fittizia, usando quelli di persone reali, risulta piuttosto sconnesso dall'opera stessa.

domenica 5 marzo 2023

Che cosa fa il "rumorista"?

Alla parte di "sonoro" di un film, concorrono in maniera netta e principale, la colonna sonora ed i dialoghi tra gli attori, tuttavia vi è un ulteriore elemento spesso dato per scontato che invece richiede altrettanto lavoro e passione, delle altre mansioni legate alla realizzazione di un film.

Questa ulteriore parte, è quella dei rumori, che hanno dato luogo ad una vera e propria professione, quella del rumorista. 
Da non confondersi però con i rumori d'ambiente, ossia tutti quei suoni presenti in maniera naturale nel luogo dove viene girata una determinata scena, a cui si aggiungono anche in minima parte possibili ronzii o fruscii dati dalle attrezzature tecnologiche usate per la realizzazione del film.

Il rumorista è dunque una persona incaricata di riprodurre in studio, o comunque in un ambiente diverso da quello delle riprese, un certo tipo di suono che verrebbe in maniera naturale da associare alla scena che stiamo vedendo, per esempio il galoppo di alcuni cavalli, che viene appunto ricreato manualmente talvolta strusciando o sbattendo gli oggetti più semplici ed impensabili su superfici ben diverse, come magari il pavimento. 

La professione è cambiata molto nel corso degli anni, specialmente quest'ultimi, a causa della digitalizzazione, grazie alla quale è più facile poter campionare un suono ed avervi accesso nuovamente nel momento del bisogno. La cosa ha portato ad una "espansione" della professione stessa, tanto che oggi il rumorista ha il solo compito della realizzazione di tali rumori, ma provvede anche alla registrazione di essi, che poi verrano gestiti in fase di mixaggio da altri addetti ai lavori.

Il tutto esiste ed è spiegato dal semplice fatto che in fase di riprese di una scena si dà la priorità alla parte visiva ed a livello di sonoro si cerca di avere il minor numero di interferenze possibili che possano distrarre gli attori. Il risultato è che difficilemente i rumori sono registrati in presa diretta, tanto da aver dato vita appunto alla professione del rumorista.

 

 

venerdì 3 marzo 2023

"RRR" (2022) #Recensione

 "RRR" è un film Bollywoodiano uscito nel 2022, dopo aver subito notevoli ritardi nella realizzazione a causa della pandemia di Covid-19. 
Prodotto grazie ad un budget non indifferente per una pellicola indiana, ha ripagato gli sforzi economici al botteghino, diventando uno dei film dal maggiore incasso di tutta la storia di Bollywood, sia a livello di mercato interno che internazionale.

La trama tratta le vite dei due protagonisti, Raju e Bheem, entrambi vittime di soprusi da parte dell'esercito colonialista Britannico, il secondo cercherà di ritrovare una piccola bambina rapita dal proprio villaggio, il primo vorrà vendicare i torti subiti e le perdite inflitte direttamente dai militari ai suoi compaesani. Entrambi molto motivati a rivalersi sugli oppressori, finiranno per coalizzarsi per scacciarli definitivamente dalla propria terra.
E' ambientato nell'India degli anni '20, e non si tratta di una storia accaduta veramente, anche se i due personaggi principali sono realmente esistiti.

Il film ha tutti i tratti caratteristici delle opere boolywoodiane, sia le parti in stile musical, che le scene di azione estremamente irreali, fino alla durata, le classiche 3 ore.
Tutte aspetti che per quanto ben noti agli appassionati, potrebbero spaventare qualcuno che si approcci per la prima volta al genere.

La recitazione è un elemento piuttosto difficile da analizzare, perchè non è mai ben chiaro se certe espressioni siano ingigantite volutamente come sono esagerate le forze fisiche nelle scene di lotta, tuttavia è abbastanza sensato affermare che non sia il pezzo forte di tali produzioni, nè nel caso specifico sia stata cosi indecente da dover essere criticata apertamente.

Gli scenari sono belli, cosi come i colori, molto variopinti ed in parte anche ricercati. Le inquadrature e le transizioni sono apparse appropriate ed a tratti interessanti, di sicuro non stancanti, come anche il ritmo che è sembrato piuttosto costante.
Le parti di computer grafica hanno permesso di realizzare scene con migliaia di comparse altrimenti estremamemnte complesse e costose da realizzare, e soprattutto di poter far largo utilizzo di animali normalmente piuttosto pericolosi, da poter includere in molte scene di lotta. Tuttavia è sembrata a tratti un po' troppo ovvia e più adatta ad un videogioco che ad una pellicola cinematografica.

In sostanza un film che si può guardare, che scorre piuttosto bene nonostante la sua lunghezza, e che al netto di tutto il pubblico dei più piccoli, e degli impressionabili alla vista del sangue, non è da sconsigliare a nessuno. Fermo restando, e ribadendo, che gli aspetti principali del genere devono essere elementi di piacere, altrimenti diventa una odissea riuscire a sopportarlo e terminarlo.

domenica 26 febbraio 2023

La isla minima (2014) #Recensione

 "La isla minima" (Il titolo rimane invariato nella versione distribuita in Italia), è un thriller spagnolo piuttosto recente, con pratagonisti Raul Arevalo e Javier Gutierrez Alvarez, che ha riscosso un ottimo successo di critica e pubblico alla sua uscita.  

Ambientato in una area rurale della Spagna di inizio anni '80, dove per risolvere alcuni delitti irrisolti, vengono inviati due ispettori dalla capitale, i quali (i due protagonisti interpretati dai due sovracitati), si troveranno di fronte tutta una serie di connessioni con massimi sistemi e poteri porti, dalle associazioni criminali per lo spaccio di droga sul territorio, fino ai torturatori del regime franchista. 
 
La trama del film è sufficentemente intricata e solo a tratti un po' banale, quello che purtroppo non si coglie bene (ma solo perchè probabilmente soltanto gli spagnoli oltre una determinata età sono in grado di farlo), sono i tantissimi riferimenti e sfumature, anche profondi ed interessanti, ai temi del regime dal quale la Spagna stava da poco uscendo, e della condizione economica generale del paese. Questi appunto sono due temi portanti e costanti per tutto il film.
 
La recitazione è ottima, alcuni attori nelle parti minori appaiono un po' scadenti e qualche personaggio sembra un po' mal scritto, ma sono le eccezioni, il resto del cast si comporta egregiamente, soprattutto i due protagonisti. 
 
Ambientazioni, costumi, luci ed inquadrature sembrano tutte appropriate per l'epoca ed accattivanti per lo spettatore, niente stona, nè nelle parti visive, nè nei dialoghi, nè nel passo, che è ottimo e scorrevole, tutti questi tre ultimi aspetti sono inoltre coerenti per tutto il film.

Menzione particolare potrebbe averla la scena dell'accoltellamento (detta cosi non fà troppo spoiler se non si sa a che punto del film capiti), che nella sua semplicità è eccezionalmente reale, sia come scena visiva che come effetti sonori, e persino come tipologia di aggressione, davvero ben fatta, in contrapposizione alle scene eccessive ed irreali Hollywoodiane che verrebbe da dire non hanno nulla o quasi di umano.
 
In sostanza un buon film, che per chi possa coglierne anche tutti i riferimenti sociali, diventa un ottimo film, e che per tutti gli altri può fare da buon intrattenimento.

venerdì 24 febbraio 2023

Trainspotting - Spiegazione titolo.

Il significato del titolo del film "Trainspotting" (rimasto invariato nella versione italiana), è sempre stato un argomento molto dibattuto e molto lontano dal poter essere compreso a pieno da chi non sia di cultura britannica.

 Partiamo da quello che è certo, il significato letterale della parola :
"Trainspotting" è una parola in uso nel mondo anglosassone da diverse decadi, ed è legata come è facile intuire, al mondo dei treni. Si tratta di fare letteralmente l'azione di "Train" "Spotting", ossia "Avvistare treni", che nella pratica significava andare fisicamente ad una stazione ferroviaria ed osservare i diversi modelli di treni che passavano,il tutto come sola attività ricreativa, fino a diventare negli anni una vera e propria passione per molti. 
Una caratteristica specifica di tale hobby era quella di appuntarsi i numeri dei treni avvistati e altre loro caratteristiche distintive. 
 
Altra certezza è che sia presente una scena, nel libro, in cui un sensatetto chiede in stazione a due dei protagonisti se stiano facendo "trainspotting".  
Da ciò però il passaggio a perchè il film sia stato nominato il tale modo non è certo. Quasi tutte le teorie che ambiscono a trovarne la connessione migliore, hanno a che fare con il mondo della droga, specificamente le droghe pesanti che occorre prendere per via venosa, essendo questo il tema principale del film.

Si trovano quindi opinioni sul fatto che il titolo abbia a che fare con i segni lasciati da anni di utilizzo di tali droghe, facendo sembrare i buchi come tracce di treni, rendendo i tossicodipendenti riconoscibili specialmente tra di loro, permettendogli di fare "avvistamento delle tracce" a vicenda, trainspotting quindi.

Altro elemento spesso osservato è come il film si svolga ad Edimburgo, e l'atto di farsi di droga in tale città gravitasse molto intorno alla stazione, centro nevralgico per l'arrivo delle sostanze, tanto che la pratica di farsi di droga inizio ad essere chiamata "trainspotting".

Molte altre sono le interpretazioni che si possono dare e sentire in giro, dal fatto che il transpotting (nel senso dell'hobby) sia una pratica per passare il tempo, simile alla ricerca di come passare il tempo da parte dei drogati tra una dose e l'altra, o come secondo alcuni sia una pratica per sprecare il proprio tempo, come sprecano la loro vita i personaggi del film, oppure che abbia a che fare con l'ossessione per l'avvistamento dei treni, simile all'ossessione che crea la dipendenza da eroina.



"Tropa de Elite" (2007) #Recensione