L'uomo senza sonno, titolo originale "The Machinist", è un film del 2004, con protagonista Christian Bale. Innanzitutto si può notare come il titolo vari notevolmente nell'adattamento in Italiano, e mentre in originale l'intento principale potrebbe essere quello di sottolineare la riperitività di alcuni lavori manuali in determinate fabbriche, in Italiano si è andati più verso un titolo affatto ermetico, il film infatti parla interamente di una persona che ha enormi problemi di insonnia.
La trama è quella abbastanza classica di un thriller-pSicologico-drammatico, ossia una storia dove tutti i pezzi vengono messi insieme soltanto alla fine, nello specifico il protagonista vive in una difficolta costante, come detto quella di non riuscire a prendere mai sonno veramente, nella quale spirale di distruzione altrui ed autodistruzione finisce, principalmente involontariamente, per trascinare tutte le persone che gli stanno attorno.
La performance di Christian Bale è eccellente, come del resto ci ha abituati ed esserlo, sia come recitazione, che come devozione alla causa, il suo personaggio infatti soffre anche di non specificati disturbi alimentari legati alla mancanza di sonno, che lo hanno portato ad arrivare ad un peso di meno di 60 kg, nel film, ma altrettanto nella realtà, visto che l'attore si sottopose ad una dieta molto ferrea per mesi, per apparire scheletrico nelle scene del film che lo richiedevano.
Anche tutti gli altri membri del cast si comportano egregiamente sul set, sia come immagine calzante e ben scelta per i personaggi che interpretano, sia per le loro singole performance. Tra i volti più noti ci sono Michael Ironside, nei panni si un collega di lavoro di Trevor Reznik (Christian Bale), e Aitana Sanchez-Gijon, nella parte di una giovane madre, e barista, che oltre a servire il caffè tutti i giorni al protagonista, ne diventa un po' la psicologa ed un po la confidente.
Il film ha dei toni piuttosto scuri, la storia infatti è abbastanza cruda, con alcune sfumature di macabro in varie sue scene, e la cosa si rifrelette anche nelle inquadrature, nei colori, e nelle scenografia, sempre però rimanendo pienamente calzante, è stato infatti fatto un ottimo lavoro sotto tutti questi aspetti.
Difficile dire da non esperti del settore psicologico, quanto bene sia dipinto il mondo dell'insonnia e della schizofrenia, tuttavia almeno da profani sembra un lavoro ben fatto, frutto di ricerche e di meticolosità e non di sola immaginazione.
Il giudizio sul film è nel suo insieme quindi riassubile come molto ben fatto, forse non eccelle in suspense o in qualsivoglia altro aspetto classico che di solito viene preso in considerazione, ma ottiene certamente un ottimo voto in tutti i campi che si propone di trattare. E' quindi altamente consigliabile a tutti, salvo a stomaci particolarmente delicati.
Menzione particolare, dopo tutti questi elogi, ad un piccolo dettaglio, marginale nella visione generale, ma assolutamente pessimo nello specifico, gli effetti speciali durante una scena del film, nello specifico un incidente d'auto, senza specificare altro per non fare spoiler. Se pur si trattasse di un film di 20 anni fa, rimane una digitalizzazione al computer fatta in maniera davvero scadente, una qualsiasi scena con uno stuntman avrebbe ottenuto sicuramente un risultato migliore.