lunedì 28 marzo 2022

211 - Rapina in corso (2018) #Recensione

"211 - Rapina in corso" (Il titolo originale è semplicemente "211", dal fatto che nello stato della California "211" è il codice interno alla polizia per intendere una rapina a mano armata) è un film del 2018, che potrebbe attrarre per due, per alcuni 3, caratteristiche, ma che un po' per tutti, finirebbe per deludere ampiamente. 

La trama è quella di una rapina ad una banca, che si materializza soltanto a 2/3 del film, intorno alla quale ruotano le vite di tutti i protagonisti, e le lunghe prefazioni, partite fin dall'insubordinazione di continegenti militari in Afghanistan e risse adolescentesche a scuola, condite con digressioni sulle singole vite private di alcuni personaggi, trovano il loro centro di congiunzione. Come un magnete, finiscono tutti catalizzati e coinvolti nei pressi della rapina, in un turbinio di proiettili e sentimenti che ha più del cringe che del thrilling.

Le sovracitate ragioni sono :  
 
Il fatto di essere basato su di una rapina vera, accaduta a Los Angeles a fine anni 90, nella quale dei rapinatori pesantemente armati, ingaggiarono uno scontro a fuoco con la polizia, rimanendone uccisi, e ferendo una ventina di persone tra civili ed agenti. Purtroppo però, un po' tutto il film, e lo scontro a fuoco non è da meno, risulta poco avvincente e si potrebbe tranquillamente dire anche poco realistico in molti dei suoi aspetti. Soprattutto per le espressioni dei coinvolti, a tratti tutt'altro che affannate ed allarmate, tanto da farla sembrare più una esercitazione.

La seconda è la presenza di Nicholas cage, salvo per chi non possa proprio specificamente reggere il suo modo di recitare. Le sue difficoltà finanziare degli ultimi anni sono ben note a tutti, ed altrettanto il fatto che sia volente o nolente finito a prendere parte un po' a quasi tutto quello che gli venga proposto, tuttavia il livello di questo film è allarmantemente basso, ed in pochi 20 anni fa avrebbero immaginato di vederlo in pellicole del genere. 

La terza, per alcuni un pregio spesso ricercato, è la "lunghezza", il film dura soltanto 78 minuti effettivi, che si fanno comunque sentire per lentezza e spesso carenza vera e propria di contenuti in alcune scene, ma rimane comunque una durata inferiore alla media. 

In conclusione è una storia che magari aveva anche ragione di essere raccontata cinematograficamente (la rapina realmente accaduta), ma che sembra proprio essere stata realizzata in maniera parecchio superficiale, riempita di tutta una miriade di clichè cinematografici e stereotipi sociali, e che non brilla assolutamente in nessuno degli aspetti classici, come la recitazione del cast, gli effetti speciali, o i dialoghi.

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