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mercoledì 27 agosto 2025

"Black Bag - Doppio Gioco" (2025) #Recensione

 Metti Steven Soderbergh alla regia, metti Michael Fassbender come protagonista, metti Pierce Brosnam come capo dei servizi segreti, metti una trama intricata, metti tutto questo potenziale insieme ed otterrai.. un pastone insipido.

Black Bag è un film presente proprio in questi mesi nelle sale, ha la fortuna di essere scontato a 3,50 euro, anzichè 7, grazie alla promozione del governo italiano per cui ai film "italiani ed europei" viene ridotto il costo allo spettatore per poterli vedere in sala.
Ribadendo che la dicitura "italiani o europei" non ha senso, dato che uno è un sottoinsieme dell'altro, in questo caso la promozione ne ha ancora di meno dato che si tratta di un film girato in Inghilterra, con attori inglesi, e di produzione americana, e nessuna delle due nazioni si trova nell'Unione Europea.

Detto questo il film aveva appunto del potenziale, ma si perde in innumerevoli aggrovigliamenti ed ingarbugliamenti della trama.
Altri aspetti stucchevoli soprattutto per le orecchie, sono la logorroicità di quasi tutti i personaggi, grottesco se si considera che si tratta di spie ed agenti dei servizi segreti, e se possibile ancor più fastidioso è il continuo, martellante, riferimento al sesso in ogni scena, che siano allusioni o frasi esplicite, è un tratto quasi immancabile per ogni scena del film.

La colonna sonora sembra proprio essere un tributo ai primi film di James Bond, niente di male dato che si tratta di un thriller di spionaggio, ma comunque non apporta niente di memorabile alla pellicola.

Bene la recitazione, Fassbender è una garanzia, anche se specificamente in questo lavoro non brilla particolarmente, la Blanchett appare credile, e si comportano molto bene sia la Marisa Abela, già eccellente nel docu-film su Amy Winehouse, e Pierse Brosnam, veramente nella sua comfort zone in quel ruolo. 

In sostanza un film da dimenticare, 93 minuti di ricerca della suspence e del colpo di scena, che non sono praticamente mai presenti. 
Non coinvolge, non fa parteggiare per nessuno, ne per i buoni ne per i cattivi, e non fa davvero provare nessuna emozione oltre alla noia, all'imbarazzo, ed ad un po' di irritazione. 

domenica 24 agosto 2025

Chi è la vera "star" del nuovo film girato a Lucca?

Potrebbe essere la presenza di Peter Greeaway alla regia, il regista britannico è infatti molto ben considerato dalla critica per il suo cinema d'autore, risultando ad oggi uno dei migliori a livello contemporaneo. 

Potrebbe essere il cast, cambiato radicalmente rispetto alle premesse iniziali che vedevano Morgan Freeman come protagonista, ed hanno poi invece avuto i due premi Oscar, Dustin Hoffman ed Helen Hunt.

Potrebbe essere il budget, al momento di 15 milioni di euro, che per film girati sul suolo italiano non è una cosa di tutti i giorni..

Potrebbero essere molte le ragioni ad invogliare a vedere questo film, ad intrigare, o semplicemente a dar per scontato che sarà un lavoro di valore, tuttavia, visto che tutto questo non è e non può essere altro che una speculazione, e che poi il soggettivo si mischierà all'oggettivo, verrebbe da insinuare una ulteriore opzione, ed a volerla mettere molto in alto, ossia quella che sia proprio la città di Lucca la verà star dell'opera.

Naturalmente senza attori altisonanti, registi di un certo calibro, ed una notevole disponibilità di denaro, si tratterebbe di un film di serie B che magari poco risultato risquoterebbe, ma forse sono proprio quegli elementi citati, cosi rinomati ma anche già sentiti, che faranno risaltare la città come merita, che la dipingeranno propriamente, che ne faranno apprezzare ad un pubblico estreamamente vasto le sue caratteristiche uniche, e che permetteranno di lasciare il ricordo di un film con grandi nomi, che hanno nella sua location il valor aggiunto più unico di tutti.


giovedì 21 agosto 2025

Quando James Cameron fece un'offerta che non poteva essere rifiutata..

Augurandosi che su di un blog riguardante il cinema, James Cameron e la citazione del padrino nel titolo non abbiano bisogno di spiegazioni, si tratta di un riferimento a quando il regista propose a Matt Damon di recitare nel film "Avatar", diventato poi campione di incassi.

Lo stesso Damon ha raccontato più volte la vicenda in dettaglio ed in maniera ironica in varie interviste, scherzando sul fatto che lui è passerà alla storia come l'attore che ha rifiutato più soldi in tutta la storia del cinema.

La questione, svelata e spiegata da egli stesso, fu che durante le riprese della saga di Jason Bourne, serie di film di cui Damon era il protagonista, gli fu proposto da Cameron di recitare nel sul nuovo progetto, Avatar appunto.
Tuttavia Damon per rispetto della produzione con cui stava lavorando in quel momento ed a cui era fedele da anni, e per il fatto che per questa specifica serie di film gli era stato spesso richiesto di essere presente anche nei periodi di post-produzione, rifiutò l'offerta.

Cameron insistette senza prostrarsi e senza lasciarsi andare ad eccessivi elogi, ma inserì nella nuova proposta una ulteriore clausola economica, ossia il 10% di tutti gli incassi del film.

Il successo eccezionale della pellicola al botteghino, fece si che il risultato di tutta questa vicenda non sia stato altro che un mancato guadagno da parte dell'attore di una cifra pari ad almeno 250 milioni di dollari, per un singolo film.


lunedì 18 agosto 2025

"Un sacco bello" (1980) #Recensione

 "Un sacco bello" è il primo film di un Carlo Verdone già trentenne, in cui egli ricopra il ruolo di attore, sceneggiatore e regista.

Nonostante avesse già avuto delle parti specificamente come attore e fosse già attivo nel mondo della comicità, questa pellicola sancisce l'esordio della sua fortunata carriera anche dietro la cinepresa.

La trama è un intreccio di storie che si svolgono intorno a ferragosto nella città di Roma. Storie che hanno come protagonisti personaggi interpretati da Verdone, camaleontico e caratterista, che spesso ricopre anche ruoli secondari. 

Il ritmo è buono e costante, il film non ha picchi eccelsi, ne bassi tremendi, ma rimane comunque, al netto dei suddetti personaggi ben scritti e ben interpretati, abbastanza deludente, e per quanto la romanità non stucchi nell'insieme, appare un'opera molto urlata.

Non vi sono molte frasi passate alla storia e diventate di uso comune nazionale, come accaduto al altre sue pellicole, "Viaggi di nozze" per dirne una, o per quelle di altri registi suoi concittadini come per "Ecce bombo" di Nanni Moretti, la più ripetuta e citata forse è quel "In che senso?!?", detto in strada nel cercare di capire la richiesta di una turista.

Sorprende il fatto che la colonna sonora sia stata firmata addirittura da Ennio Morricone, e come visto in molti altri film a seguito dello sviluppo economico (ed edilizio soprattutto) italiano dagli anni '60 in poi, l'immagine di una Roma che vedeva ergersi palazzoni popolari come cattedrali nel deserto, spesso distanti tra loro, e dal centro città. 

Non viene spiegato il titolo, ne tantomeno usato in frangenti da farlo risultare motivato, ma è una frase che era già caratteristica di Verdone in altri ambiti artistici. 

In sostanza un film che oggi sarebbe probabilmente stato una serie di sketch su Youtube, e che forse appare un po' sconclusionato, ma comunque una ottima prova in tutti i campi in cui si è cimentato il regista, e che può essere comunque consigliato agli appassionati del genere, ed a chiunque volesse approfondire le origini cinematografiche di Verdone, e della commedia italiana di quegli anni. 

venerdì 15 agosto 2025

La Cina si sta affermando anche nella cinematografia.

La Repubblica Popolare Cinese dopo anni di grandi aspettative mai concretizzatesi, si sta iniziando ad affermare in molti settori dove prima non era presente o comunque faticava.
Uno su tutti proprio adesso, è quello dell'auto, specificamente quelle elettriche.

Il titolo è forse un po' eccessivo, non si tratta probabilmente ancora di nulla di rivoluzionario, ma quel che è certo è che, dopo decenni e decenni in cui la classifica dei film annuali di maggior incasso a livello globale è stata quasi totalmente appannaggio di opere Hollywoodiane (escludendo il 2020, anno troppo segnato dalle restrizioni pandemiche per fare testo a livello di frequentazione dei cinema), ecco che quest'anno invece, si è imposta, con uno stratosferico incasso di oltre 2 miliardi di dollari, una pellicola di produzione Cinese (Dato fortemente influenzato dal gigantesto mercato interno).

Si tratta di un film d'animazione dal nome Ni Zha 2 (Sequel di un precedente lavoro), della durata di oltre 2 ore, con lingua originale il Mandarino, che ha battuto molti altri record, specialmente in patria.

Quindi, diversamente da praticamente qualsiasi media americano, i quali appellano le scoperte ed invenzioni statunitensi come "Rivoluzioni", mentre quelle cinesi come "minacce", non rimane che augurare il meglio all'industria del cinema cinese, e sarà il tempo a dire se sia stata una casualità o vedremo ulteriori pellicole apprezzate in patria e non.

lunedì 11 agosto 2025

Ed Fringe, il festival imperdibile.

 L'Edimburgh Fringe Festival, anche conosciuto come Ed Fringe, o anche Fringe Festival, è il festival della arti piu grande al mondo, ed anche se la settima arte non è particolarmente presente, vale la pena segnalarlo per il suo valore e la sua vicinanza in qualche modo anche al mondo cinematografico.

Si svolge ogni anno da più di 70 anni nel mese di agosto ad Edimburgo, in Scozia.

Per quasi tutto il mese, quasi ogni bar, ogni locale, ogni teatro, o retrobottega, ogni angolo di strada, probabilmente persino anche qualche scantinato, diventano luoghi dove si possono vedere esibite delle arti.

E per arti se ne intendono davvero una varietà enorme, dai musicisti di strada, ai giocolieri, maghi, teatranti, si può assistere a dei musical, a dei concerti, e qualsiasi altra idea venga in mente a qualcuno per uno spettacolo.

Menzione a parte la merita la categoria comici, perchè gli spettacoli di stand up comedy al Fringe Festival sono davvero qualcosa da mettere nel curriculum da parte dei protagonisti, tanto che sono passati dalla menifestazione nel corso degli anni, molti dei migliori comici mondiali.

In numeri si tratta di tre settimane abbondanti in cui circa 20.000 artisti invadono la città per esibire la propria arte, anche reiteratamente, spesso infatti portano in scena il proprio spettacolo o la propria musica ogni giorno per la durata di tutta la manifestazione.

Tutto questo rende la manifestazione straordinaria e quasi unica nel suo genere, imperdibile, da vedere e vivere almeno una volta nella vita.

venerdì 8 agosto 2025

Il controverso finale de "La vita è bella"

 Come visto in post su questo blog di qualche giorno fa, il film in questione, scritto, diretto, ed interpretato da Roberto Benigni è stato considerato un po' da tutte le parti un capolavoro. 

Persino dalle parti di Hollywood, che è da sempre molto orientata sul cinema autoctono e riserva giusto lo spazio di un singolo premio a quello del resto del globo.

La controversia, o meglio la contestazione, perchè appare decisamente unilaterale, nasce dal fatto che nel finale, il campo di concentramento in cui si trovano i protagonisti sopravvissuti, venga liberato dalle truppe americane. 
Questo ha infastidito molto alcune persone, esperti di storia e non, che hanno accusato Benigni di aver creato un falso storico, dato che i campi di concentramento furono liberati alla fine della seconda guerra mondiale, dalle truppe russe.

Ad alimentare la critica vi è stato anche l'elemento dietrologista per cui far passare gli americani da eroi avrebbe aiutato nella conquista del mercato statunitense e forse anche permesso di raccogliere qualche statuetta.

Tuttavia si tratta di accuse infondate, per molteplici ragioni.
La prima è che non tutti i campi di concentramento furono liberati dai russi.
La seconda è perchè si da per scontato che si tratti del campo di Auschwitz, situato in Polonia, e lontano da zone montuose, come invece si vedono nel film.
La terza è che la tipologia di lavori forzati che venivano fatti eseguire ai deportati, non coincide con quelli che in prevalenza erano costretti ad eseguire coloro che si trovavano ad Auschwitz.

Appurato che non si tratti di tale campo, in altrettanti hanno provato a dimostrare che invece si tratti specificamente del campo di concentramento di Mauthausen, che si trovava in Austria.
Questa seconda ipotesi farebbe coincidere tutto, ed oltre.
Il campo di Mauthausen infatti aveva un territorio montuoso circostante, la tipologia di lavori forzati coinciderebbe, e fu infatti liberato dalle truppe americane.
C'è inoltre una curiosità riguardo a tutta la trama dell'opera, e cioè il fatto che gli zii di Nicoletta Braschi, moglie di Benigni, e presente come attrice nel film, furono deportati proprio a Mauthausen, ed i loro nomi erano proprio Guido e Dora, gli stessi che sono stati assegnati ai due protagonisti.

Alla fine la spiegazione più assennata sembra quella dello stesso Benigni, che ha speigato che non ha voluto scendere in nessun dettaglio specifico con il suo finale, ed ha raccontato una liberazione generaica dalle truppe naziste, avvenuta in un campo di concentramento generico, che doveva soltanto rappresentare "IL" campo di concentramento. 

lunedì 4 agosto 2025

E' meglio il libro o il film?

 Annosa questione tra gli appassionati delle 7 arti, capita infatti spesso che si senta commentare che un'opera ha perso o acquistato valore in una delle due versioni.

Molti film, anzi moltissimi, più di quanto uno sospetterebbe, provengono da libri, spesso romanzi, e vengono adattati più o meno liberamente ad un copione cinematografico.

Sono però due forme di consumo di contenuti artistici diametralmente opposte, una, la letteratura, è a rilascio lento, e si basa principalmente sulla voglia e capacità del lettore di immaginarsi luoghi, volti e situazioni, naturalmente sulla base di come vengono descritte dallo scrittore, l'altra invece, offre tutto già pronto ed anche con tempistiche particolarmente brevi, riversando in solitamente un'ora e mezza, un contenuto audio-video che lascia contrariamente poco all'immaginazione.

Naturalmente i fortissimi appassionati di uno dei due mondi tendono ad essere piuttosto critici rispetto all'altro, ma nella terra di mezzo si trovano tantissime persone che si trovano a consumare la stessa opera in entrambi i formati.

Nella quasi totalità dei casi, è il libro che esce prima cronologicamente, ed è quindi in base al successo che ottiene che se ne valuta il film dicendo che ha deluso rispetto o è stato all'altezza.

Talvolta però vi sono pellicole che superano persino il successo già ottimo dell'opera letteraria, alcuni esempi iconici della cosa, sono stati il film "Trainspotting" capolavoro del 1996 diretto da Danny Boyle, basato sull'omonimo romanzo di Irwine Welsh di pochissimi anni prima, ed "Il Padrino", poi diventato una trilogia, adattato e diretto da Francis Ford Coppola e basato sull'omonimo romanzo scritto da Mario Puzo, uscito anche in questo caso pochissimi anni prima. 


venerdì 1 agosto 2025

Chi è Raoul Bova?

In questi giorni è un nome abbastanza presente sui media per fatti extralavorativi, ma vediamo chi è ed stato, nel mondo della recitazione : 

"Raoul" non è di certo un nome comune in Italia, tanto che in tempi pre-internet in molti hanno probabilmente pensato si trattasse di un personaggio dalle origini miste, ed invece entrambi i genitori sono italiani.

Nato a Roma, ha raggiunto in gioventù ottimi livelli nello sport, il nuoto nello specifico, tanto che sembrava potesse essere quella la sua carriera e la sua chiave del successo.
Non fu cosi, ottimo ma non eccelso nuotatore passò presto a sfruttare un'altra sua dote, quella di essere di bell'aspetto, con un piccolo ruolo in una trasmissione televisiva.

Si è in seguito, nell'arco della propria carriera nel mondo del cinema ormai più che trentennale, cimentato in numerosissime tipologie di ruoli di settore, essendo stato oltre che attore di cinema e teatro, anche regista, produttore, e persino doppiatore.

In tutti questi ambiti però il suo contributo non è stato particolarmente rilevante ne costante, a differenza della sua presenza nei film, dove è riuscito a mostrare a pieno le proprie capacità.

Ha recitato infatti per decine di produzioni sia italiane che in seguito anche nord-americane, avendo un filo conduttore nel fatto che si trattasse spessissimo di pellicole riguardanti il genere poliziesco, o comunque thriller drammatici.

In Italia ha avuto la possibilità di recitare accanto a grandissimi del cinema nostrano, come Giancarlo Giannini, e negli Stati Uniti a fianco di celebrità del loro cinema, come Michael Keaton. 

Persona apparentemente retta e dedicata a non trascurare il prossimo, si impegna da anni attivamente nella Croce Rossa e per la beneficienza.

Mai particolarmente presente, salvo appunto in questi ultimi giorni, nelle notizie di gossip o cronaca, ha comunque avuto quattro figli da due diversi matrimoni, e qualche guaio giudiziario principalmente per vicende fiscali.