L'altezza, reale, quella fisica, delle varie star di Hollywood è già stata sviscerata in mille modi, ma allora che cosa ci potrebbe essere da aggiungere all'argomento?, da quale angolazione si potrebbe ancora parlarne in maniera interessante?
mercoledì 28 aprile 2021
Edward Norton era all'altezza, letterale, delle sue parti? #CineFacts
domenica 25 aprile 2021
Un caffè corto grazie, anzi lungo!. (Cortometraggio - Lungometraggio)
Siamo abituati a sentire queste due misurazioni associate quotidianamente ad un gesto semplice come bere un caffè e ne conosciamo bene di fatto anche le differenze, in termini di quantitativo. Per quanto riguarda il mondo del cinema invece, nonostante si sia altrettanto esposti ai termini cortometraggio e lungometraggio, non ne riusciamo a quantificare bene la differenza, almeno non in modo esatto.
Vediamo dunque quali sono gli standard più usati ed i paletti imposti perché un'opera appartenga ad una od all'altra categoria : un cortometraggio si aggira solitamente al di sotto dei 15 minuti, raramente sfora i 30 (in alcuni casi si parlerebbe di mediometraggio), ed in molti concorsi la lunghezza di un quarto d'ora o di mezzora sono i limiti per parteciparvi.
Tuttavia secondo la normativa Italiana, può durare fino a 75 minuti e continuare ad essere considerato tale. Questo indica anche come il cinema sia cambiato, si sia "allungato", visto che molti film muti raggiungevano a stento i 75 minuti. Il nome è appunto indicatore di quanto sia (corto o lungo) il "Metraggio". Metraggio che significa proprio la lunghezza materiale, in metri appunto, della pellicola. I cortometraggi hanno assunto anche la denominazione, forse più usata nella vita di tutti i giorni, di "Corti".
Come detto, in Italia la soglia è fissata a 75 minuti, oltre la quale si parla ufficialmente di lungometraggio, ma non è cosi a livello globale. Vi è infatti una notevole discrepanza di idee su dove posizionare il confine.
Per la maggior parte delle istituzioni cinematografiche mondiali infatti, si parla di lungometraggio già superati i 40 minuti, ovvero nella pratica, gli 1.5 chilometri di pellicola di tipo 35 millimetri.
Ed invece, volendo parlare non della linea che divide queste due categorie, ma bensì' delle linee più esterne che ne delimitano l'insieme, quali sono i confini? Non sembrerebbero essercene. La lunghezza minima di un cortometraggio non è un elemento che sembrerebbe essere preso troppo in considerazione nelle regolamentazioni dei concorsi, si potrebbe dunque semplicemente dire che la lunghezza minima è quella per esprimere nel minor tempo possibile il concetto e la trama che si vogliono rappresentare.
Il corto più corto al mondo, risulta infatti "lungo" appena 1 secondo. E' stato realizzato dal regista olandese di "Control", (pellicola dedicata alla vita e carriera musicale della band Joy Division), come pubblicità per le poste olandesi.
E sul fronte della lunghezza massima?.. anche questa, non sembrerebbe essere di grande interesse generale da tracciarne una linea di confine, anche perchè sarebbe difficile definire poi che cosa vi sia oltre. E' per questo che esistono film dalla durata inimmaginabile per lo spettatore abituato alle classiche pellicole di 2 ore.Le stesse 3 ore de Il miglio verde, diventano irrisorie a confronto di certe opere che raggiungo anche le 5,6 persino 7 ore, per poi arrivare nella top 10 dei piu lunghi mai realizzati, dove si trovano film come Ambiancè, per il quale fu presentato un trailer di ben 72 minuti, fino al detentore del corrente record mondiale di lunghezza per una pellicola cinematografica ufficiale : "Logistics" della durata di oltre 800 ore.
mercoledì 21 aprile 2021
Riconoscete quale film rappresenti questa immagine? #RiconosCinema
L'artista a tempo perso Simon Darko ci ha inviato questa opera minimalista riguardante un film che viene ritenuto uno dei più importanti della storia del cinema.
Avrebbe fatto la sua degna figura anche come poster ufficiale della pellicola.
Avete riconosciuto di che film si tratti?..
Piccolo indizio, è un film piuttosto datato, uscì infatti nel 1941.
La risposta è : Quarto Potere, diretto ed interpretato da Orson Welles.
lunedì 19 aprile 2021
Continuerà F.R.I.E.N.D.S. ad essere su Netflix?! #CineFacts
Esulando per un attimo dal fratello maggiore, il cinema, per raccontare un aspetto interessante delle serie televisive, il quale risulta emblematico della rilevanza che abbiano ormai assunto, ed in prospettiva, per il mondo dell'intrattenimento attraverso uno schermo.
Ma è davvero cosi?, chi ha visto tutta la serie sa che la moglie di Ross, uno dei sei protagonisti, divorzia da lui perche si dichiara lesbica, sposandosi poi nelle puntate successive con una donna. Lo stesso Ross nella serie frequenta per diversi episodi una ragazza di colore ed in un'altra stagione si fidanza con una ragazza asiatica. Il padre di Chandler cambia sesso diventando donna senza che questo comprometta irrimediabilmente il loro rapporto.. e molti, molti altri aspetti che renderebbero le critiche piuttosto infondate.. al massimo gli autori potrebbero venir appellati come precursori, più che tacciati di bigottismo.
Questo era solo un piccolo spaccato di qualche anno fa sulla vicenda, per far capire quanto ancora una serie che negli ultimi anni è finita sotto la lente di ingrandimento, sia ancora apprezzata e da molti amata, tanto che ancora, e quest'anno potrebbe finalmente essere l'anno buono, si parla di reunion, anche se forse soltanto per uno special.
Il resto è storia, siamo in pieno 2021, tutte le stagioni sono ancora su Netflix e le pagine social legate alla serie sono ancora molto seguite.
mercoledì 14 aprile 2021
Come gestire la visione di un film dalla tastiera del computer
Ma allora perché non fare tutto direttamente con l'altra mano che magari è già vicina alla tastiera, la quale potrebbe anche essere una delle sempre pi§ comuni wireless, che è possibile portare comodamente anche sul divano o persino a letto e far uso della memoria muscolare (ormai quasi tutti sappiamo scrivere senza la necessità del feedback visivo sulla tastiera). Il notevole balzo in avanti in comodità per chi guardi i film usando il computer e non una smart tv, è dunque già comprensibile.
Vediamo dunque quali siano alcune delle "scorciatoie" applicabili alla visione di un film.
(Occorre però fare due premesse : questi comandi valgono in generale un po' per tutti i player video, da Youtube a quelli utilizzati dai siti di streaming come PimeVideo, ma alcuni aspetti, come per esempio quanti secondi mandi avanti una freccia, potrebbero variare da sito a sito. Alcuni dei comandi stessi potrebbero non funzionare con proprio tutti i players.
Seconda premessa, alcune tastiera hanno già incorporati dei tasti dedicati, come ad esempio quelli per la regolazione del volume, sarebbe dunque il quel caso ridondante memorizzare una combinazione di tasti per raggiungere lo stesso obiettivo)
IL TASTO F : Con questo tasto, si può mettere il video a tutto schermo, azione che altrimenti richiederebbe di muovere il mouse per far apparire Iil cursore, poi un qualche menu in basso o in alto sullo schermo per poi selezionare l'opzione "Schermo intero". Altro vantaggio di questo tasto, è che non ha bisogno di chissà quale combinazione per deselezionare l'opzione, basta semplicemente premerlo nuovamente per tornare ad una visione a schermo ridotto.
IL TASTO C : Permette di attivare i sottotitoli in automatico. Questo potrebbe avere lo svantaggio di necessitare comunque, se la lingua non fosse quella desiderata, di andarla a scegliere dal menù a tendina, se disponibile, ma ha anche il vantaggio di poter annullare l'azione, semplicemente premendolo nuovamente.
LA BARRA SPAZIATRICE : (colloquialmente chiamata "Spazio") Questo "tasto", permette di far partire la visione, funziona infatti esattamente da "Play" e come per gli altri tasti, ha anche la funzione contraria, ossia in questo caso, ripremendolo, mette in pausa il video. Azione che altrimenti richiederebbe di andare a cercare e cliccare, la funzione "Pausa" sullo schermo.
IL TASTO M : Equivale a cercare l'opzione "Mute" (Muto in italiano), toglie il sonoro al film e può, come per gli altri, essere annullato ripremendolo.
e non serve andare a cercare nessuna X sullo schermo :)
domenica 11 aprile 2021
Che cosa significa "Presa diretta"?!
"Presa diretta" non è un termine esclusivo del mondo del cinema, si trova infatti anche in molti altri settori, compreso per esempio il campo musicale. Non si tratta di nient'altro che acquisire la traccia audio, ossia il parlato o il suonato, con tanto di rumori di sottofondo, insieme alla traccia video. Al contrario, la tecnica opposta è quella del doppiaggio. Ossia la tecnica di incidere una traccia audio a posteriori, registrandola magari in studio, facendo recitare nuovamente le parti agli stessi attori coinvolti nella traccia video.
Da non confondersi con la tecnica del doppiaggio in un'altra lingua, ossia il far recitare dei doppiatori, per realizzare una traccia in una lingua diversa rispetto a quella originale. Per quanto anch'essa sia una tecnica di doppiaggio, non ha spesso a che fare con la produzione originale del film, ma è una scelta attuata da alcuni paesi, che preferiscono doppiare il film nella propria lingua per una maggiore comprensione. Quest'ultima tecnica non è particolarmente diffusa a livello globale, dato che molti paesi, specialmente quelli non particolarmente popolosi, tendono a lasciar inalterata la lingua originale ed a limitarsi ad aggiungere nel caso, dei sottotitoli nella lingua del proprio paese. La Scandinavia, il Regno Unito e la quasi totalità dell'Est Europa infatti si limitano a doppiare soltanto prodotti per bambini, nel resto dei prodotti audiovisivi aggiungono i sottotitolo. Differentemente Italia, Spagna, Francia e Germania per esempio, si tende a doppiare tutto nella propria lingua.
Perché in alcuni casi si sceglie di realizzare il film con audio in presa diretta?
Una ragione che può influenzare tale scelta è talvolta il budget, certamente questo riduce i costi della postproduzione. Un esempio di film in presa diretta presumibilmente causa budget, è ONCE, pellicola indipendente Irlandese del 2006, dove molte scene furono girate addirittura a casa del regista e dove alcuni dialoghi tra i protagonisti furono ripresi in mezzo alla folla, ignara, ed inseriti nel film cosi come sono. Un esempio nostrano, è il film di Nanni Moretti, Ecce bombo (1978), dove tutta le scene hanno l'audio registrato in presa diretta, e dove il regista aveva istruito tutti gli attori a cercare di essere meno espressivi possibile. In altri casi potrebbe essere una scelta dettata delle tempistiche, il poco tempo a disposizione dopo aver girato la parte video, per aggiungere eventualmente una parte doppiata di audio. Questo pero riguarda maggiormente il mondo della tv, un servizio giornalistico è un buon esempio di presa diretta forzata dalle tempistiche.
In italiano, la professione di raccogliere il suono in presa diretta si chiama "Fonico di presa diretta", mentre in inglese, nel caso qualcuno fosse interessato a chi abbia eseguito tale operazione in una pellicola straniera, viene citato nei titoli di coda come "Floor sound engineer".mercoledì 7 aprile 2021
Riconoscete questo set cinematografico? #RiconosCInema
https://www.google.it/maps/place/Casa+del+contadino(film"Pinocchio"+di+R.Benigni)/@43.5384817,10.838741,17z/data=!4m12!1m6!3m5!1s0x132a13b0166b5493:0x7e64627089c996de!2sCasa+del+contadino(film"Pinocchio"+di+R.Benigni)!8m2!3d43.5384817!4d10.838741!3m4!1s0x132a13b0166b5493:0x7e64627089c996de!8m2!3d43.5384817!4d10.838741
domenica 4 aprile 2021
Trailers, croce o delizia?!
Dunque la domanda interna per molti ad oggi non ha una risposta scontata, ma invece molto soggettiva, visionare un trailer, rischiando di rovinarsi il film, pur di non andare al cinema alla cieca e rischiare delle ore di sofferenza o di lasciare addirittura la sala anticipatamente, o lasciarsi intrigare magari soltanto da un titolo ed un poster, come poteva accadere in passato, augurandosi di essere sorpresi in positivo dal regista durante la visione?!
Alla fine, tutto si riduce al carattere di ognuno di noi, alcuni più razionali e calcolatori, altri più sognatori ed impavidi.
giovedì 1 aprile 2021
Toglietemi tutto ma non il mio... neo.
Tra le caratteristiche fisiche più inconfondibili del cinema, c'è certamente il neo sul volto di Robert De Niro. Peculiarità del suo aspetto che né egli stesso, né alcun regista, ha mai cercato di coprire o attenuare. Oltre ad essere un qualcosa di caratteristico e riconoscibile, è anche stato un elemento che non stonava affatto con molti dei suoi personaggi, spesso di strada e molto concreti, raramente parti di figure che davano peso alla propria immagine. Nessuno quindi come detto, ha mai dato importanza alla cosa, anzi, è stato per tutta la sua carriera, un valore aggiunto. Tuttavia, con l'avanzare dell'età sono cambiati in parte i ruoli che gli venivano chiesti di interpretare. Alcuni si, ancora carismatici uomini legati al mondo del crimine, altri però, iniziavano ad essere più tendenti al padre di famiglia, o in alcuni casi anche nelle vesti di nonno.Ed è stato qui, che dopo essere stato scritturato per uno di questi ruoli, chiamiamoli più "sobri", un giornalista gli chiese se avesse intenzione o gli fosse stato chiesto dal regista, di coprire quello che era stato uno dei suoi marchi di fabbrica negli anni. Con grande sorpresa, De Niro non solo negò categoricamente che ciò sarebbe mai accaduto, ma raccontò tutta la storia, anche un po' scaramantica, dietro a tale caratteristica fisica. Si scopri quindi che non è soltanto un segno distintivo per lui, ma per tutta la sua famiglia, e che tutti i suoi avi, lo considerassero un portafortuna da sfoggiare, anziché cercare magari di rimuovere.
La storia ha infatti dell'incredibile, perché il padre (anche se sul lato apposto del volto) e il nonno (stesso suo lato), hanno il medesimo neo, più o meno delle stesse dimensioni. La cosa sembrerebbe risalire addirittura agli avi delle campagne Italiane da cui proviene la sua famiglia, e lo stesso neo si può ritrovare anche in alcune foto in bianco e nero di suo bisnonno Primo (Nome molto usato all'epoca per descrivere il primo dei figli di una coppia). E' inoltre molto curioso come, molti attori Hollywoodiani abbiano cambiato o comunque adattato il proprio cognome, da qualcosa di tipicamente Italiano a qualcosa che suonasse un po' più americano, è il caso di Nicolas Cage, vero cognome Coppola, ed è anche il caso di De Niro, per il quale è incredibilmente cambiato il cognome (il bisnonno di chiamava Aprile), ma non la caratteristica fisica. E' dunque stupefacente come, da ben 4 generazioni, si tramandi più un neo che un cognome, dal contemporaneo Robert De Niro, fino al suo avo, Primo Aprile.
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Per concludere la saga dedicata ai Biopic, è giunto forse il momento di spiegarne il significato. Un Biopic è semplicemente una rappresenta...
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Nella stessa via di Lido di Camaiore, in Versilia, che ha recentemente ospitato il Bicinema (Parco della ex Bussola Domani), un cinema dove...
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Si tratta di un film scritto e diretto da Leonardo Pieraccioni, di recentissima uscita, liberamento ispirato a fatti simili, realmente acca...