La giraffa è consciuta da tutti, sin da piccoli, come l'animale più alto di tutti grazie anche al suo collo lunghissimo.
Viene quindi da se che la "Giraffa" in cinematografia abbia a che fare con queste caratteristiche tipiche dell'animale in questione, le quali hanno fatto si che un'asta per registrare il suono senza invadere la scena ed arrivare molto in alto, spesso sopra gli attori, venisse appunto chiamata in quel modo.
L'oggetto, o almeno il concetto, non è realmente solo ristretto al mondo del cinema, è infatti altrettanto presente in quello della musica, dove le batterie acustiche, hanno più o meno tutte una o più "aste a giraffa" per poter sostenere principalmente dei piatti.Nel caso di quella cinematografica invece, all'estremità più in alto, si trova un microfono, che permette di registrare l'audio della scena in loco. Nel manovrare la giraffa occorre fare molta attenzione a non finire nel campo della cinepresa. Solitamente tale asta è gestita dal "Microfonista", sotto le direttive del fonico di scena, anche se in lavori con budget molto ridotto può capitare che sia lo stesso fonico ad usarla.
In inglese questo tipo di aste si chiamano "boom", specificamente quella cinematografica viene chiamata "Boom pole"