sabato 27 novembre 2021
Al cinema in bicicletta. #CineNews
giovedì 25 novembre 2021
Il giorno sbagliato (Unhinged) - 2020 #Recensione
Di sbagliato oltre al giorno c'è molto in questa pellicola. Innanzitutto la categoria "thriller", che per quanto il film ambisca ad esserlo, non riesce proprio a creare quasi alcuna suspense.
La storia ruota intorno ad un fatto di "road rage" ossia un momento di ira mentre si è alla guida, scaturito da una azione generalmente irrispettosa o considerata tale da uno degli automobilisti/motociclisti coinvolti. In questo caso un insistente spronamento a ripartire ad un incrocio, tramite un uso del clacson ritenuto improprio dal cattivo di turno, Tom Cooper (Russell Crowe), che inizia da quel momento a riversare su di una sconosciuta appena incontrata Rachel Flynn (Caren Pistorious) e su tutta la sua famiglia, tutte le proprie frustrazioni.
La totale impavidità del protagonista, è resa credibile a livello di trama, dal fatto che il film si apre proprio con egli che uccide la propria ex moglie ed il suo nuovo compagno poche ore prima del diverbio in strada, ragione per cui è ormai presumibilmente consapevole di avere comunque le ore contate e probabilmente non ha più un vero interesse personale alla vita.
Molte scene appaiono forzate, impossibile descriverle senza fare spoiler, ma diciamo che un po' tutto l'atteggiamento della polizia specialmente nella parte finale, risulta a senso piuttosto distante da quello che ci aspetteremmo accadesse a livello di procedure nella realtà.
Il film non ha fallito al botteghino, se pur ottenendo risultati non esaltanti, permettendo per lo meno con certezza di riprendere l'investimento, soprattutto il compenso per Crowe, che certamente essendo un attore di primo livello è stato consistente. In sostanza è una pellicola che è impossibile consigliare per i suoi aspetti tecnici o emozionali, e che verrà visionata in futuro probabilmente solo da coloro che vogliano vedere ogni partecipazione cinematografica di Crowe in carrera.
sabato 20 novembre 2021
Click - (2006) #Recensione
Il film non è recente, in Italia è stato distribuito con il nome "Cambia la tua vita con un click", ed è stato un considerevole successo al botteghino, ma ha lasciato comunque molti con l'idea che non tutto quadri all'interno di questa pellicola.
Una curiosità, il film ha ricevuto addirittura una candidatura agli Oscar, per "Miglior trucco", ed effettivamente quello è uno dei pochi aspetti che non delude, anzi sorprende. Gli attori "vivono" all'interno della pellicola, per un lasso di tempo di circa 50 anni, tra i flashback di quando sono piccoli a quando sono anziani ed in fin di vita e decisamente risultano credibili in tutti questi cambi di età.
mercoledì 17 novembre 2021
Come sono cambiati i poster dei film negli anni.
Esistono due tipi di sguardi diretti ai poster/locandine di un film, lo sguardo di chi cerca al suo interno i dati che gli interessano, come quello di uscita del film, luogo di proiezione, nomi degli attori, etc.. e chi ne valorizza ed apprezza anche l'aspetto artistico.
La sua funzione non è infatti soltanto informativa, come per un cartello stradale, ne soltanto di intrattenimento come è per un quadro.
I poster dei film sono stati per anni oggetti da collezione, di culto in alcuni casi, spesso vere e proprie opere d'arte.
Questo perchè l'idea al tempo era che un qualcosa di particolare, dedicato, intrigante, attraesse piu persone a visionare la pellicola e rimanesse maggiormente in mente. L'ermetismo dunque fungeva da suspense.
Niente più è lasciato al caso.. meglio uno spettatore deluso al termine della proiezione, ma che ormai ha pagato per vederla, che uno spettatore che si mangia le mani per non essere andato perché non sapeva che nel film ci fosse anche uno dei suoi attori preferiti.
Profitto dunque, come quasi sempre accade. Non è un servizio reso al pubblico, è la semplice conseguenza del cinico calcolo di rischi/benefici da parte delle case di produzione.
E' cosi che i poster dei film horror non sono più cimeli da appendere nelle camerette da parte degli adolescenti più impavidi, ma soltanto un primo piano del personaggio protagonista in una qualche posa dove si possano ben vedere i suoi tratti tipici.
E cosi ogni altro genere, ha ormai, a livello di poster, i suoi crismi imprescindibili, i suoi colori dedicati e le frasi ad effetto che non cambiano negli anni. Come per i trailer del genere thriller abbiamo ascoltato per una decade la maggior parte di essi cominciare con un "In un mondo dove.." lo stesso è ben palese anche per la parte grafico-pubblicitaria del marketing delle nuove pellicole, dove i colori, le pose, gli scenari, sono quasi sempre gli stessi e sembra che cambino solo i lineamenti dei protagonisti, aggiunti su di un poster che andrebbe bene per qualsiasi altro film dello stesso genere.
sabato 13 novembre 2021
Qual è la miglior posizione/postazione per vedere un film?
Dove e come conviene posizionarsi, sia a casa che al cinema, per godere nella maniera migliore di una pellicola?.. vediamo quali sono alcuni semplici accorgimenti per capire come evitare di sbagliare e ritrovarsi a vedere un film in un modo in cui l'esperienza video e/o audio non siano ottimali.
mercoledì 10 novembre 2021
Acqua e sapone (1983) #Recensione.
"Acqua e sapone" è un pellicola di inizio anni 80, momento molto prolifico per il suo regista/sceneggiatore, Carlo Verdone, che per tutta la decade riuscì a far uscire un film all'anno.
Questo film, appunto, risente forse dell'essere stato partorito come quantità più che come qualità.
Il risultato è una commedia che vorrebbe apparire non troppo superficiale e con temi anche di una certa profondità, ma che fallisce un po' sotto tutti i punti di vista, dalla recitazione dei suoi protagonisti, alle risate che stenta enormemente a far scaturire.
Il tutto suona non particolarmente intrigante, ma i temi sarebbero anche di una certa rilevanza, come ad esempio il fatto che il suo rapporto con lei sia sempre al limite tra il professionale e la complicità, tra l'esserne uno spasimante ed il farle da genitore.
Il risultato come detto tuttavia appare del tutto insoddisfacente. La recitazione di Verdone è sicuramente interessante e come sempre da caratterista, ed è quella che negli anni successivi verrà affinata e lo consacrerà definitivamente, ma risulta comunque forzata, ed eccessivamente studiata.
Si salva Elena Fabrizi, che viene anche insignita di un David di Donatello, principalmente perché nelle scene che vengono buttate in caciara, è quella che appare più naturale e credibile di tutti in quella parte.
Menzione a parte per Fabrizio Bracconeri, anch'egli all'esordio cinematografico, che però nella parte del disinvolto e sveglio amico del protagonista non convince del tutto, di fatto di li a poco verrà scelto per un ruolo diametralmente opposto, che invece ricoprirà egregiamente, quello di Bruno Sacchi, ne "I ragazzi della 3C", dove forse anche per la sua fisicità al tempo, viene messo in un ruolo più da sempliciotto e pacioccone, che da invadente e spaccone.
sabato 6 novembre 2021
"Per Firenze" #Recensione
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