mercoledì 14 aprile 2021

Come gestire la visione di un film dalla tastiera del computer



In inglese vengono chiamate "Shortcut" (Scorciatoie), sono delle combinazioni di tasti, come per esempio il celeberrimo Ctrl+alt+canc, che faceva apparire la gestione delle risorse del computer (al passato perché nei sistemi operativi più moderni offre ancora maggiori opzioni), oppure si tratta soltanto di un semplice tasto dedicato o meno, che abbia la funzione di eseguire una funzione o far apparire un meno, piu celermente, come è il casto del tasto con l'icona di Windows, che fa apparire il menu che si trova su Start.  
Tutto questo permette, tramite la tastiera, di non andare a scomodare l'altro braccio, che dovrebbe dunque andare alla ricerca del mouse, che poi dovrebbe dirigersi con il puntatore verso il comando desiderato, ed una volta raggiunta la propria metà, si tratterebbe comunque anche in quel caso di dover premere dei tasti fisici, sul mouse appunto.

Ma allora perché non fare tutto direttamente con l'altra mano che magari è già vicina alla tastiera, la quale potrebbe anche essere una delle sempre pi§ comuni wireless, che è possibile portare comodamente anche sul divano o persino a letto e far uso della memoria muscolare (ormai quasi tutti sappiamo scrivere senza la necessità del feedback visivo sulla tastiera). Il notevole balzo in avanti in comodità per chi guardi i film usando il computer e non una smart tv, è dunque già comprensibile.

Vediamo dunque quali siano alcune delle "scorciatoie" applicabili alla visione di un film.

(Occorre però fare due premesse : questi comandi valgono in generale un po' per tutti i player video, da Youtube a quelli utilizzati dai siti di streaming come PimeVideo, ma alcuni aspetti, come per esempio quanti secondi mandi avanti una freccia, potrebbero variare da sito a sito. Alcuni dei comandi stessi potrebbero non funzionare con proprio tutti i players.
Seconda premessa, alcune tastiera hanno già incorporati dei tasti dedicati, come ad esempio quelli per la regolazione del volume, sarebbe dunque il quel caso ridondante memorizzare una combinazione di tasti per raggiungere lo stesso obiettivo)

Ecco alcuni dei tasti più importanti per rendere la visione di un film più comoda : 

IL TASTO F : Con questo tasto, si può mettere il video a tutto schermo, azione che altrimenti richiederebbe di muovere il mouse per far apparire Iil cursore, poi un qualche menu in basso o in alto sullo schermo per poi selezionare l'opzione "Schermo intero".  Altro vantaggio di questo tasto, è che non ha bisogno di chissà quale combinazione per deselezionare l'opzione, basta semplicemente premerlo nuovamente per tornare ad una visione a schermo ridotto.

IL TASTO C : Permette di attivare i sottotitoli in automatico. Questo potrebbe avere lo svantaggio di necessitare comunque, se la lingua non fosse quella desiderata, di andarla a scegliere dal menù a tendina, se disponibile, ma ha anche il vantaggio di poter annullare l'azione, semplicemente premendolo nuovamente. 

LA BARRA SPAZIATRICE : (colloquialmente chiamata "Spazio") Questo "tasto", permette di far partire la visione, funziona infatti esattamente da "Play" e come per gli altri tasti, ha anche la funzione contraria, ossia in questo caso, ripremendolo, mette in pausa il video. Azione che altrimenti richiederebbe di andare a cercare e cliccare, la funzione "Pausa" sullo schermo.

IL TASTO M : Equivale a cercare l'opzione "Mute" (Muto in italiano), toglie il sonoro al film e può, come per gli altri, essere annullato ripremendolo.

I TASTI FRECCIA - Tutte e 4 le frecce possiedono la capacità di interagire in maniera estremamente rilevante con molti players. Quelle "orizzontali" permettono, premendo quella di destra, di mandare avanti la visione di alcuni secondi (quanti, dipende dalle regolazioni predefinite del player), e quella indietro di "riavvolgere" il film di alcuni secondi. Possono essere premute pi§ volte consecutivamente, ed il film continuerà ad andare avanti od indietro ad oltranza. 
Per le frecce "verticali" invece, la funzione è proprio quella di regolazione del volume, che sempre di più negli anni, è stata ritenuta importante, tanto da avere adesso su molte tastiere dei tasti dedicati.

... e se poi vi stancaste della visione, un Alt+f4

e non serve andare a cercare nessuna X sullo schermo :)

domenica 11 aprile 2021

Che cosa significa "Presa diretta"?!



"Presa diretta" non è un termine esclusivo del mondo del cinema, si trova infatti anche in molti altri settori, compreso per esempio il campo musicale. Non si tratta di nient'altro che acquisire la traccia audio, ossia il parlato o il suonato, con tanto di rumori di sottofondo, insieme alla traccia video.  Al contrario, la tecnica opposta è quella del doppiaggio. Ossia la tecnica di incidere una traccia audio a posteriori, registrandola magari in studio, facendo recitare nuovamente le parti agli stessi attori coinvolti nella traccia video.

Da non confondersi con la tecnica del doppiaggio in un'altra lingua, ossia il far recitare dei doppiatori, per realizzare una traccia in una lingua diversa rispetto a quella originale. Per quanto anch'essa sia una tecnica di doppiaggio, non ha spesso a che fare con la produzione originale del film, ma è una scelta attuata da alcuni paesi, che preferiscono doppiare il film nella propria lingua per una maggiore comprensione. Quest'ultima tecnica non è particolarmente diffusa a livello globale, dato che molti paesi, specialmente quelli non particolarmente popolosi, tendono a lasciar inalterata la lingua originale ed a limitarsi ad aggiungere nel caso, dei sottotitoli nella lingua del proprio paese. La Scandinavia, il Regno Unito e la quasi totalità dell'Est Europa infatti si limitano a doppiare soltanto prodotti per bambini, nel resto dei prodotti audiovisivi aggiungono i sottotitolo. Differentemente Italia, Spagna, Francia e Germania per esempio, si tende a doppiare tutto nella propria lingua.

Perché in alcuni casi si sceglie di realizzare il film con audio in presa diretta? 

Una ragione che può influenzare tale scelta è talvolta il budget, certamente questo riduce i costi della postproduzione. Un esempio di film in presa diretta presumibilmente causa budget, è ONCE, pellicola indipendente Irlandese del 2006, dove molte scene furono girate addirittura a casa del regista e dove alcuni dialoghi tra i protagonisti furono ripresi in mezzo alla folla, ignara, ed inseriti nel film cosi come sono. Un esempio nostrano, è il film di Nanni Moretti, Ecce bombo (1978), dove tutta le scene hanno l'audio registrato in presa diretta, e dove il regista aveva istruito tutti gli attori a cercare di essere meno espressivi possibile. In altri casi potrebbe essere una scelta dettata delle tempistiche, il poco tempo a disposizione dopo aver girato la parte video, per aggiungere eventualmente una parte doppiata di audio. Questo pero riguarda maggiormente il mondo della tv, un servizio giornalistico è un buon esempio di presa diretta forzata dalle tempistiche.

In italiano, la professione di raccogliere il suono in presa diretta si chiama "Fonico di presa diretta", mentre in inglese, nel caso qualcuno fosse interessato a chi abbia eseguito tale operazione in una pellicola straniera, viene citato nei titoli di coda come "Floor sound engineer".




mercoledì 7 aprile 2021

Riconoscete questo set cinematografico? #RiconosCInema

Il luogo si trova esattamente nel territorio di Castelfalfi, frazione del comune di Montaione, in provincia di Firenze. Siamo nel pieno entroterra toscano, ai confini con una zona, il Chianti, che oltre ad essere estremamente nota per il vino che vi viene prodotto, l'omonimo "Chianti" appunto, possiede anche uno degli scenari/immagini più spesso associati alla Toscana a livello mondiale in assoluto, le sue tipiche colline da cartolina.


Che cosa c'entra tutto questo con la cinematografia, o meglio, chi decise di portare li tutta la propria troupe per girare alcune scene del proprio film. Fu una produzione straniera estremamente attratta da scenari Italiani inconfondibili ed introvabili altrove?, nient'affatto, fu scelto come set di alcune scene, di quello che è passato alla storia, ed è tutt'oggi, il film Italiano con il maggior budget in assoluto, un faraonico (per le tasche del bel paese), 40 milioni di euro. 

Il film però, non riscosse grande successo, il suo protagonista fu stroncato dalla critica, ed anche al botteghino non raggiunse il risultato sperato.
Ma di quale film si tratta.. se non lo aveste ancora capito, era il 2001, ed in quel luogo si stavano girando alcune scene di Pinocchio, di Roberto Benigni. 

La foto è stata scattata di recente, il luogo è "aperto e visitabile", vi si può arrivare tramite una delle tante strade bianche che riempiono il territorio, anche come parte magari di un giro in bicicletta nella natura durante la bella stagione, pernottando in uno dei tanti borghi tipici in zona. 

Di seguito il link a Google Maps con l'esatta geolocalizzazione : 

 https://www.google.it/maps/place/Casa+del+contadino(film"Pinocchio"+di+R.Benigni)/@43.5384817,10.838741,17z/data=!4m12!1m6!3m5!1s0x132a13b0166b5493:0x7e64627089c996de!2sCasa+del+contadino(film"Pinocchio"+di+R.Benigni)!8m2!3d43.5384817!4d10.838741!3m4!1s0x132a13b0166b5493:0x7e64627089c996de!8m2!3d43.5384817!4d10.838741

domenica 4 aprile 2021

Trailers, croce o delizia?!

"Trailer" è ormai divenuta la parola unica internazionale per identificare un video di pochi minuti, riassuntivo ed accattivante, possibilmente senza spoiler eccessivi, per promuovere un film in uscita.
In Italiano veniva chiamato "Promo" ed era perciò piuttosto intuitivo capire da che cosa provenisse (promozione), e quale fosse il suo intento. Il termine inglese Trailer invece confonde un po' le idee, perché letteralmente tradotto significa "Carrello", qualcosa di attaccabile e trascinabile da un altro mezzo, ed è quindi strano che sia l'elemento che in realtà precede il film stesso. Questo deriva dal fatto che, come per i promo nei cinema Italiani, anche i Trailer all'estero venivano proiettati nelle sale al termine della visione di un film, da ciò presero il proprio senso di Carrello.
L'avvento di Internet ha pero reso questo concetto nuovamente poco sensato, visto che la stragrande maggioranza dei Trailers viene oggi visualizzata sul web e non a seguito della visione di un film in sala, ragion per cui torna ad essere poco pertinente il senso di qualcosa che viene dopo qualcos'altro. 




Per quanto sia la forma di promozione video più usata per una pellicola, non è l'unica, ed è infatti da non confondersi con i Teaser. 
I quali sono anch'essi piccoli spezzoni del film da promuovere, ma non vi è più un montaggio che li leghi, infatti, il Teaser è spesso soltanto una scena particolarmente rilevante del film, mostrata senza interruzioni, ma comunque inferiore al minuto. 
I trailers hanno acquisito negli anni sempre maggiore importanza e notorietà, tanto che ci sono compagnie specializzate nella loro realizzazione. 
E come ogni cosa, più in alto sale e più è soggetta a speculazioni e critiche. Un fatto purtroppo più frequente di quello che vorremmo, è la realizzazione di trailers che fanno credere il film diverso, leggasi migliore, di quello che poi effettivamente sia. Un film comico potrebbe già avere nel trailer tutte le migliori battute e quindi rivelarsi non altrettanto divertente nelle altre scene, per esempio.
Un'altra caratteristica di un trailer eccessivamente promettente, potrebbe essere quando mostra molte scene d'azione, mentre poi il film nella sua interezza scorre ad un passo decisamente più lento.
E' capitato persino, negli Stati Uniti, che spettatori traditi dalle aspettative create, abbiano provato negli anni a rivalersi sulle case produttrici sporgendo addirittura denuncia. 

Altro problema che si è presentato con la loro crescita in termini di importanza e di durata è.. il livello di spoiler al loro interno.  
Uno degli esempi più eclatanti, vista la rilevanza del film in questione, è stato il trailer di Cast Away, il quale non solo mostrava Tom Hanks di ritorno nella società civile una volta che era stato salvato, ma svelava addirittura quanto tempo avesse dovuto trascorrere sull'isola.
E' diventato talmente problematico  questo aspetto, che per molti, la visione del trailer basta per dire di aver visto l'intero film, di saperne ormai troppo, di non vedere quali altri pezzi del puzzle manchino alla storia da dover motivare un reale viaggio al cinema. Quando l'intenzione iniziale era chiaramente quella di intrigare l'utente e non di soddisfarlo.
Tuttavia, il trailer, come il leggere la trama in due dimensioni, permette di farsi certamente un'idea se il film valga la pena di essere visto, e questo rimane una elemento, a cui molti non sanno o vogliono rinunciare.
Ma soprattutto è una caratteristica a cui non vogliono rinunciare le case produttrici, perché dopo tutto il loro cospicuo investimento, hanno il desiderio di mostrare subito, già dai posters, il più possibile riguardo al film, riguardo magari al costoso cast, non nasconderlo per rendere maggiore la sorpresa durante la visione. 

Dunque la domanda interna per molti ad oggi non ha una risposta scontata, ma invece molto soggettiva, visionare un trailer, rischiando di rovinarsi il film, pur di non andare al cinema alla cieca e rischiare delle ore di sofferenza o di lasciare addirittura la sala anticipatamente, o lasciarsi intrigare magari soltanto da un titolo ed un poster, come poteva accadere in passato, augurandosi di essere sorpresi in positivo dal regista durante la visione?!

Alla fine, tutto si riduce al carattere di ognuno di noi, alcuni più razionali e calcolatori, altri più sognatori ed impavidi.

giovedì 1 aprile 2021

Toglietemi tutto ma non il mio... neo.



Tra le caratteristiche fisiche più inconfondibili del cinema, c'è certamente il neo sul volto di Robert De Niro. Peculiarità del suo aspetto che né egli stesso, né alcun regista, ha mai cercato di coprire o attenuare. Oltre ad essere un qualcosa di caratteristico e riconoscibile, è anche stato un elemento che non stonava affatto con molti dei suoi personaggi, spesso di strada e molto concreti, raramente parti di figure che davano peso alla propria immagine. Nessuno quindi come detto, ha mai dato importanza alla cosa, anzi, è stato per tutta la sua carriera, un valore aggiunto. Tuttavia, con l'avanzare dell'età sono cambiati in parte i ruoli che gli venivano chiesti di interpretare. Alcuni si, ancora carismatici uomini legati al mondo del crimine, altri però, iniziavano ad essere più tendenti al padre di famiglia, o in alcuni casi anche nelle vesti di nonno.

Ed è stato qui, che dopo essere stato scritturato per uno di questi ruoli, chiamiamoli più "sobri", un giornalista gli chiese se avesse intenzione o gli fosse stato chiesto dal regista, di coprire quello che era stato uno dei suoi marchi di fabbrica negli anni. Con grande sorpresa, De Niro non solo negò categoricamente che ciò sarebbe mai accaduto, ma raccontò tutta la storia, anche un po' scaramantica, dietro a tale caratteristica fisica. Si scopri quindi che non è soltanto un segno distintivo per lui, ma per tutta la sua famiglia, e che tutti i suoi avi, lo considerassero un portafortuna da sfoggiare, anziché cercare magari di rimuovere. 

La storia ha infatti dell'incredibile, perché il padre (anche se sul lato apposto del volto) e il nonno (stesso suo lato), hanno il medesimo neo, più o meno delle stesse dimensioni. La cosa sembrerebbe risalire addirittura agli avi delle campagne Italiane da cui proviene la sua famiglia, e lo stesso neo si può ritrovare anche in alcune foto in bianco e nero di suo bisnonno Primo (Nome molto usato all'epoca per descrivere il primo dei figli di una coppia). E' inoltre molto curioso come, molti attori Hollywoodiani abbiano cambiato o comunque adattato il proprio cognome, da qualcosa di tipicamente Italiano a qualcosa che suonasse un po' più americano, è il caso di Nicolas Cage, vero cognome Coppola, ed è anche il caso di De Niro, per il quale è incredibilmente cambiato il cognome (il bisnonno di chiamava Aprile), ma non la caratteristica fisica. E' dunque stupefacente come, da ben 4 generazioni, si tramandi più un neo che un cognome, dal contemporaneo Robert De Niro, fino al suo avo, Primo Aprile.




lunedì 29 marzo 2021

Al Cinema come in Discoteca, il numero era falso.


"Nine nine one", ovvero il numero unico per le emergenze negli Stati Uniti d'america, (è lo stesso anche per il resto del Nord America, quindi Canada e Messico) è un numero che abbiamo imparato a conoscere grazie alla cinematografia. 
Per inciso, non è un numero globale, quasi ogni paese ha il suo, per esempio in Gran Bretagna è in uso il 999. 
O in alcuni casi, come in Italia, c'è stata una vera e propria gara allo sparpagliamento, e ne esistono molteplici, 112 per contattare i Carabinieri, 113 Polizia, 115 vigili del fuoco, 118 Pronto intervento sanitario, etc... (è recente una nuova legge europea che racchiude tutti sotto un unico numero, il 112).

Ma come mai questa cosa è curiosa, beh per due semplici ragioni : la prima è che altresì, a meno di non esserci ritrovati in situazioni di pericolo sullo stesso territorio degli Stati Uniti, non avremmo mai saputo e memorizzato tale numero d'emergenza. 
La seconda è che forse, è l'unico numero vero nominato all'interno dei film, i quali per antonomasia, sono il luogo dove ogni numero di telefono è falso, che siano quelli di moderni cellulari o quelli di vecchi fissi in film più datati. Il tutto ovviamente per tutelare la privacy di attori o luoghi realmente esistenti, che altrimenti sarebbero subissati di chiamate di ammiratori, curiosi e certamente anche di qualche malintenzionato. 

A dirla tutta, il numero 911 è attivo anche al di fuori dei confini nazionali Statunitensi, ed è un servizio che viene offerto proprio in caso in cui i loro cittadini si trovino all'estero ed abbiano bisogno di aiuto. 

Ed i numeri fittizi nei film come vengono scelti?, si potrebbe pensare che siano una decisione del regista oppure qualcosa di casuale, ma non è cosi, seguono una loro logica. 
Tra i vari prefissi territoriali degli Stati Uniti, uno dei meno utilizzati, ossia meno assegnati, era il 555, che divenne presto, oltre che per necessita anche per volere, il prefisso unico usato nei numeri falsi pronunciati nelle battute degli attori. 
Tanto che, lo stesso ente nazionale telefonico, si accordò per dare una forchetta di 100 numeri, che iniziassero con il prefisso 555, da destinare proprio all'industria del cinema americano.

L'esempio forse più famoso, è quello in Ghostbusters, dove l'intero film è basato sul fatto che, in caso di necessita : "Chi chiamerai?" ..la risposta è proprio il 555-2368 degli Acchiappafantasmi.




sabato 27 marzo 2021

Che cosa significa Cameo?

Il cameo nel mondo della cinematografia è una piccola apparizione all'interno di un film, fatta solitamente da un attore piuttosto noto e facilmente riconoscibile quasi immediatamente dal grande pubblico e non è raro che il personaggio interpretato sia proprio quello di se stesso.

Il nome deriva da Cammeo, un gioiello sul quale veniva raffigurata una piccola immagine, da li l'idea di dare tale nome ad una breve apparizione in un film.
Il cameo non deve necessariamente essere rappresentato da un attore, può cosi capitare che si trovino nelle pellicole altre personalità del mondo dello spettacolo, o dello sport, che impersonificano qualcuno, o se stessi, anche solo per pochi secondi all'interno di un film.
Tra coloro che in carriera hanno fatto largo uso di questa tecnica, c'è il regista Quentin Tarantino, che ha inserito in molte delle sue pellicole proprio se stesso, in parti ovviamente minori.
Dovendo prendere un cameo singolo ad esempio da tutta la cinematografia, quello di Joe Pesci nel film Bronx del 1993, è certamente sorprendente, per la tempistica, ossia a che punto del film viene posizionato, sia per la rilevanza dell'attore stesso, appunto sullo schermo per una sola scena e con pochissime battute.

Una circostanza che porta spesso all'utilizzo di questa pratica, è quando la pellicola è ripresa da eventi reali, magari un biopic (film biografico su di un personaggio realmente esistente od esistito).
La parola ed il concetto di Cameo comunque non sono esclusivi del mondo del cinema, si trovano per esempio anche in letteratura.

Il suo plurale è stato spesso dibattuto, ma sembrerebbe, essendo entrato ufficialmente nel dizionario, averla spuntata "Camei".
Il cameo è spesso un favore, anche a titolo gratuito, che qualche personalità dello spettacolo fa, per stima o apprezzamento nei confronti della pellicola o dell'argomento che viene trattato.



Il cameo in generale è apprezzato per alcuni aspetti innegabili che porta con se.
Il primo è quello della sorpresa, il trovarsi improvvisamente davanti ad un personaggio che non dovrebbe essere altro che una comparsa e che magari non ha nemmeno una battuta da dover dire, ed accorgersi immediatamente che è un volto che già conosciamo, per poi realizzare completamente la cosa ed una volta terminato lo stupore, domandarsi come mai e come sia possibile che qualcuno di tale portata si trovi in una scena a fare una parte del genere.

Il secondo aspetto è che il cameo fa parlare del film. E' un tale controsenso mettere qualcuno di estremamente rilevante nel proprio campo o estremamente conosciuto a fare una parte che non avrebbe assolutamente bisogno di essere enfatizzata, che la cosa rimane impressa nella mente di tutti, tanto da essere uno dei primi argomenti/aneddoti da raccontare quando si parla con altre persone di quel determinato film. Potrebbe, data la sua semplicità nell'essere raccontato da persona a persona, essere considerata una piccola trovata promozionale all'interno del film stesso. 

Il terzo è il fatto di essere, in molti casi, uno degli ultimi aspetti di cui si viene a conoscenza riguardo ad un film. Capita spesso di essere dei grandi estimatori di una particolare pellicola e di scoprire dopo molte visioni, oppure semplicemente dopo anni, che una persona di una certa rilevanza era colui che interpretava quella piccola parte in quella determinata scena.



"Ecce bombo" #FrasiFamose