Robert Carlyle, forse più conosciuto per il suo ruolo dell'anno successivo in "The Full Monthy", interpretò nel 1996 Francis "Franco" Begbie, colui che nel gruppo di altri 4 amici tossicodipendenti, sembra il pesce fuor d'acqua perché non fa uso di droghe pesanti, ma anzi, cerca di redimerli e riportarli su quella che è per lui la "retta via", (fatta comunque di poca legalità).
Come viene detto nel film, "Begbie non si faceva di droga, si faceva di gente", a cercar di far capire il suo carattere volubile ed irascibile. Non mancano infatti scontri, i più non solo verbali, persino con gli stessi membri del gruppo, il tutto quasi sempre accompagnato da quella che è per lui quasi una protesi al braccio... il coltello.
Un personaggio cinematografico estremamente affascinante, eccezionalmente ben scritto e credibilmente rappresentato, che lo fa apparire decisamente a 3 dimensioni sullo schermo.
Un elemento curioso accresciutosi negli anni, è stata proprio la sua sessualità nel film. Mentre a primo impatto potrebbe sembrare senza dubbio un maschio alfa, sia Welsh, autore del libro, che lo stesso Carlyle, hanno dichiarato in varie occasioni che molti degli atteggiamenti di Begbie fossero secondo loro riconducibili, o almeno sospetti, ad/di una omosessualità repressa.
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