mercoledì 23 giugno 2021

Qual è (forse) il più eclatante esempio di pubblicità indiretta in un film?!

Uno dei detti nel mondo pubblicitario è che non esiste la cattiva pubblicità, bene o male non fa differenza, basta che di un prodotto se ne parli. Questo potrebbe far pensare ad un settore piuttosto selvaggio e senza regole e questo non è cosi lontano dalla realtà, esistono infatti metodi di promozione pubblicitaria piuttosto invasivi, come il guerriglia marketing, che porta spesso ad inevitabili conseguenze e talvolta persino a strascichi legali. 
Questa aggressività nel voler far conoscere certi prodotti, ha reso necessarie alcune regolamentazioni, specialmente nel mondo di cinema e televisione. Alcuni esempi di categorizzazione sono i Messaggi subliminali, oppure la Pubblicità occulta, o come in questo caso, la Pubblicità indiretta.
Quest'ultima, (in inglese product placement) riguarda quei prodotti che vengono inseriti, anche in maniera consistente, all'interno per esempio di un film senza che sia stato pattuito nessun compenso per la produzione.
Esistono innumerevoli esempi nel cinema nostrano, dove prima che fosse regolamentato questo aspetto abbiamo visto quantitativi notevoli di prodotti in primo piano in altrettanti film.


Ma il caso forse più eclatante a livello mondiale, è quello del film "Cast away" del 2000, ed in particolare quello dei due marchi legati indissolubilmente al film : la compagnia di spedizioni americana FexEd e la ditta produttrice di palloni Wilson. In entrambi i casi è stato dichiarato da più parti come non ci sia stato esborso di denaro, tutta "pubblicità gratuita" per dirlo in parole povere.

Ma vediamo nello specifico quali siano state cause, fatti e conseguenze per questi due marchi cosi esposti in un colossal come questo di Tom Hanks. Per quanto riguarda FedEx, sembra che la compagnia si sia mostrata molto disponibile nel far accedere ai propri capannoni alla crew per le riprese, dove dovevano essere girate alcune scene e realizzate altre sequenze di transizione. Il film narra proprio la storia di un dipendente di tale compagnia, che istruisce e redarguisce il personale di altri hub della compagnia stessa a giro per il mondo.


Tutto però durante il film farebbe pensare ad una sponsorizzazione molto consistente, dato che alcune scene sono girate addirittura con la telecamera posiziona sul pacco, ed il nome e marchio sono praticamente sempre perfettamente rivolti a favore di camera anche quando non sarebbe strettamente necessario per la storia far presente la cosa. E' innegabilmente una presenza ingombrante quella del marchio all'interno del film e certamente lo voleva essere, rimane comunque sorprendente come sia accaduto tutto senza firmare contratti, ma solo disinteressatamente. La stessa compagnia alcuni anni dopo realizzò uno spot piuttosto divertente per il Superbowl di football americano, basato sulla storia narrata nel film, legandolo però purtroppo, troppo al finale, il che lo rende impossibile da raccontare senza fare un irrimediabile spoiler al film.

L'altro marchio è quello di palloni Wilson. Un pallone di tale marca arriva a spiaggiarsi sull'isola insieme ad altri pacchi (della sopracitata compagnia di spedizioni), e diventa compagno di sopravvivenza per il protagonista. Nel film Tom Hanks lo prende in mano dopo essersi fatto un brutto taglio sulla mano, che lascia appunto una macchia di sangue a forma di tutta la mano sul pallone, bianco. Al che procede a manipolare quella macchia cercando di farla diventare più simile ad una faccia disegnandogli occhi, bocca e capelli e questo la rende sufficientemente umano per diventare la compagnia minima necessaria per mantenere la propria salute mentale e per poterci instaurare dei fittizi ma necessari, dialoghi veri e propri. L'idea del pallone venne allo sceneggiatore che per scrivere meglio il personaggio trascorse una settimana su di un'isola deserta cercando di sopravvivere, ed in quel tempo un pallone giunse sull'isola trasportato dalle once. Furono usati un totale di 3 palloni durante tutte le riprese del film, di cui uno fu venduto successivamente all'asta realizzando la notevole cifra di 18.000 dollari. Anche in questo caso sembra incredibile che non ci siano state somme pattuite per questa collaborazione, il tutto reso anche più sospetto agli occhi ed orecchie dello spettatore quando Tom Hanks urla il nome del pallone compagno, Wilson, per più di 10 volte nell'arco di pochi secondi vedendolo andare alla deriva. La stessa compagnia Wilson inizio a produrre successivamente un pallone con la stessa macchia simbolica di sangue, il quale è ancora acquistabile tutt'oggi sui principali siti di commercio online per pochi dollari.

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