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sabato 4 ottobre 2025

"Inside Out 2" (2024) #Recensione


Si tratta del secondo capitolo del già fortunato "Inside Out", uscito quasi 10 anni prima. 

La storia si svolge temporalmente un anno dopo il primo film, e riprende gli elementi che lo hanno portato al successo, ossia la rappresentazione delle emozioni umane, sottoforma di simpatici personaggi un po' strambi ed ognuno con il proprio ruolo da rappresentare senza possibilità di uscirne, tutti all'interno del corpo della protagonista.

Il risultato è una vita reale, quella che la protagonista vive nel mondo e nella sua quotidianità, scandita dal volere e dalle necessità delle emozioni che la gestiscono e controllano dall'interno, il fine, sarà il raggiungimento del completo "senso di se".
 
E' un film d'animazione visibilmente diretto verso i più piccoli e dati i risultati al botteghino, si è dimostrato un eccezionale successo.
Tuttavia, per i grandi, anche loro presenti in quantità notevoli alle proiezioni in tutto il mondo per accompagnare i propri figli, difficilmente il film offre sorprese o elementi davvero coinvolgenti.

Tra gli innumerevoli personaggi del film, "reali" ed "emozioni" si distingue per simpatia quello di "imbarazzo", disegnato in modo originale e che regala alcuni sorrisi con le proprie involontarie incertezze.

L'opera regala anche qualche spunto di riflessione per gli adulti, ma anche una caterva, una montagna, una alluvione, di termini in inglese mal pronunciati ed usati per moda quando sarebbe presente da sempre l'equivalente in italiano. 
Una scelta del doppiaggio che non verrà trovata di cattivo gusto soltanto dai boomer.
 
In sostanza un film che si basa su una eccellente idea di partenza, rappresentare una persona come un insieme di emozioni, e mostrarle per quello che sono singolarme, ma l'esecuzione non sembra proprio all'altezza di renderlo un film emozionante e che rimanga nella storia, almeno per chi è maggiorenne.

mercoledì 1 ottobre 2025

Quando è nato il cinema in Italia?

 "Nato" è un termine improprio in questo caso, dato che il cinema, inventato in Francia nel 1895 dai fratelli Lumière, è in realtà "arrivato" in Italia. Tuttavia ci sono alcuni momenti rilevanti della sua evoluzione nel nostro paese.

Il primo è appunto il suo arrivo, dopo appena un anno dalla sua nascita, nel 1896 si iniziano a girare i primi filmati anche nel nostro paese.

Il secondo è la nascita invece, della prima casa di produzione italiana, a Napoli, nel quartiere Vomero, dal nome "Titanus".

Il terzo è la distribuzione, dal vivo e nelle sale, del primo cortometraggio ufficiale : "La presa di Roma", nel 1905. 

Il quarto, diversi anni dopo, siamo infatti ormai già agli anni '30, è la nascita di un polo di studi cinematografici a Roma, chiamato "Cinecittà", ed occupante una superficie di 400.000 metri quadrati, che lo rendono probabilmente ancora oggi, il più grande complesso di studi cinematografici in Europa. 

domenica 28 settembre 2025

Nino Benvenuti e la cinematografia.

(Che ne pensi l'A.I, Nino riusciva a vincere i propri incontri con soltanto 2 pollici).

 Nino Benvenuti, all'anagrafe "Giovanni", è stato un pugile professionista italiano scomparso poche mesi fa, campione mondiale dei pesi medi, ma non solo..

Nonostante sia infatti conosciuto e ricordato principalmente per la sua eccezionale carriera sportiva, ha preso parte al mondo del cinema in molteplici ruoli, anche se in maniera non costante e non duratura. 

Ha innanzitutto recitato in 3 film, di vario genere, dal poliziesco agli spaghetti-western, dove ha lavorato a fianco di Giuliano Gemma, suo amico di leva. 

Ma ha anche preso parte a diversi film pubblicitari, al tempo del programma televisivo "Carosello", dove interpretava un agente segreto.

Ha recitato più recentemente anche per delle serie televisive, nello specifico in un episodio di "Distretto di Polizia" ed in uno di "Don Matteo". 

Ha ricoperto brevemente anche il ruolo di consulente, per un film riguardante la vita di Primo Carnera, altro pugile italiano di grande successo internazionale, ed il ruolo di narratore per una puntata di un programma televisivo.

Come si evince quindi, non una figura che ha lasciato particolarmente il segno o cambiato il mondo cinema, ma comunque un uomo abbastanza versatile e poliedrico che ha accettato altre sfide in posizioni decisamente distanti dal campo sportivo in cui aveva dimostrato di eccellere. 


giovedì 25 settembre 2025

"Lo chiamavano Bulldozer" #AnalisiTitolo

Vi sono un paio di cose da segnalare riguardo al titolo di quest'opera : 

La prima è che, essendo stata una produzione Italo-Tedesca, sia il protagonista, che il film di conseguenza, hanno un altro nome nella versione teutonica, dove infatti è intitolato "Sie nanntem ihn Mucke". Quindi può capitare di trovarlo sotto quel nome in una eventuale ricerca su internet, ma è bene sapere che si tratta della stessa opera. 

La seconda è che, proprio a causa di questa differenza tra le due versioni, in quella tedesca il personaggio del protagonista, interpretato da Carlo Pedersoli, viene chiamato "Mucke" (Zanzara) e quindi la spiegazione data dal protagonista quando viene interpellato durante il film sul perché il suo soprannome sia "Bulldozer", non coincide.
Nella versione italiana infatti la risposta è "..e chi lo sa, forse perché ero uno che davanti agli ostacoli, non si fermava mai", mentre nella versione tedesca viene data una spiegazione più completa e profonda del perchè del soprannome.

lunedì 22 settembre 2025

Chi è Marco Cocci?

 Marco Cocci, classe 1974, è un cantante, attore, e personaggio televisivo, attivo più o meno ininterrottamente nel mondo dello spettacolo da ormai quasi 30 anni.

Nato a Prato, inizia verso la metà degli anni '90 come cantante in un gruppo musicale chiamato Malfunk, scioltosi una quindicina di anni più tardi.

Chi invece era ancora troppo piccolo negli anni '90, lo ha probabilmente conosciuto nella decade successiva, quella in cui ottiene un discreto successo nel mondo del cinema, grazie soprattutto a due parti, una nel film "Ovosodo" di Paolo Virzì, e l'altra in "L'ultimo bacio" di Gabriele Muccino.

Si lega in quegli anni, proprio grazie alla partecipazione alla prima pellicola, all'attrice romana Claudia Pandolfi, finalista al concordo di Miss Italia di una decina di anni prima, che ha poi dimostrato sul set il proprio valore.

Negli anni successivi Cocci ha preso parte a produzioni legate al piccolo schermo, come quelle di Mtv, senza mai abbandonare del tutto la musica, che lo ha visto infatti partecipare in duetto ad una edizione del Festival di Sanremo, e negli anni recenti rilasciare alcune opere da solista.

In sostanza una persona che aveva qualcosa da dire a livello di creatività e nel mondo dell'intrattenimento, infatti tutte le sue partecipazioni e opere non possono essere definite come eccelse o pietre miliari, ma hanno comunque contribuito a segnare una generazione, più o meno qualsiasi millennial toscano, volente o nolente, è a conoscenza di chi fossero i Malfunk e del film Ovosodo. 

giovedì 18 settembre 2025

Il "politicamente corretto" è censura?

Una volta esisteva appunto la censura, quella religiosa per esempio, per atti impuri o blasfemi, come si vede bene in "Nuovo Cinema Paradiso", oppure poteva essere di natura politica, per aspetti non accettati da l'una o l'altra fazione.

Oggi se ne è aggiunta una forma più estrema, che riguarda l'intera figura del singolo interessato, ed è chiamata "Cancel culture" (Cultura della cancellazione) ed è legata a tutta una nuova riscoperta di valori morali, guidati dal politicamente corretto. 
Questa nuova visione del mondo, e forse maggiore attenzione alle cose, ha "cancellato" molte figure correnti o storiche, che si erano macchiate di un qualcosa di negativo e secondo l'opinione di molti indelebile, anche in settori privati, quindi non necessariamente legati alle loro opere.
Opere che anch'esse in molti casi hanno subito delle consistenti "cancellazioni", se non per intero almeno in alcune loro parti, o delle "rivisitazioni", in questi ultimi anni, al fine di togliere od edulcorare elementi considerati attualmente come socialmente scomodi o scorretti. 

Questa nuova frontiera del "Politicamente corretto" tuttavia è ad oggi in costante divenire, sia come temi, che nei suoi aspetti più puramente linguistici, come di fatto è per un po' tutti i grandi aspetti di una società in perenne movimento. 

Ma ciò che è certo riguardo al moderno "Politicamente corretto", che si sia d'accordo od in disaccordo con esso, è che abbia posto diversi nuovi limiti a quello che si può dire e/o fare in molti ambiti in cui i sistemi ed i meccanismi esistenti sembravano consolidati e stabili, ed uno di questi è certamente anche il campo cinematografico, dove magari è più facile mostrare parti corporee o linguaggi scurrili, rispetto agli anni dei dopoguerra, ma viene posta maggiore attenzione al non urtare i sentimenti di nessuna persona o categoria, nonostante si tratti di personaggi fittizi e di storie di fantasia. 



lunedì 15 settembre 2025

Le frasi famose di Sean Connery fuori dal set :

 Sean Connery è stato certamente più noto per le sue prove sul set, ma ha comunque dispensato interessanti pensieri fuori dal copione riguardo a se stesso e la società, sempre con una base di onestà ed umiltà.

La sua frase non cinematografica più famosa è probabilmente quando ammise candidamente due aspetti della propria vità, quello di avere una buona passione per le donne, e quello di non riusce a capirle, le sue parole esatte furono "I like women. I don't understand them, but i like them." (Apprezzo le donne. Non le capisco, ma le apprezzo).

Altri due suoi pensieri, questa volta più legati alla pratica della recitazione, ed anch'essi con sottofondo di semplicità ed ironia, furono : 

"I'm an actor, it's not brain surgery, if i do my job right, people won't ask for their money back"
(Faccio l'attore, non sono un chirurgo, se faccio il mio lavoro correttamente, la gente non chiederà i propri soldi indietro).

"Perhaps i'm not a good actor, but i would be worse at doing anything else"
(Può darsi che io non sia un buon attore, ma saprei fare ancora peggio qualsiasi altra cosa).

Ed infine quello forse più controverso di tutti, quando commentò il suo ruolo più storico nella saga di James Bond, con un sarcastico ma forse non del tutto : "I have always hated that damn James Bond, I'd like to kill him"
(Ho sempre odiato quel dannato James Bond, mi piacerebbe ucciderlo).

Chi era "Maurino"?