Lasciando perdere la risposta piu tecnica, che comporterebbe la spiegazione di che cosa siano un codec, il formato .avi, e un mpeg4, tutti elementi che hanno contribuito in diversi aspetti alla nascita del Divx, ma volendone analizzare invece la parte più antropologica, si potrebbe definire il Divx come un fenomeno sociale.
Nella pratica il Divx (Digital Video Express) è un software sviluppato in ultima analisi dall'omonima azienda, per la compressione (quindi con riduzione della qualità) di un file video, spesso con Divx, come per Dvd, Blueray etc, si intende colloquialmente il cd-rom sui quali si trova il file.
L'elemento materiale, ossia il cd-rom, perchè questa "tecnologia prendesse piede" era già enormemente diffuso, quindi non è stata una rivoluzione come lo fù appunto il cd stesso o ancor prima la musicassetta, ma è stata una tappa altrettanto rilevante nel passaggio da un mondo "analogico",
che ancora usava e necessitava quasi imprescindibilmente di un supporto fisico per la diffusione di materiale audio-video, ad un mondo quasi completamente digitale, quello che è diventato di fatto lo "streaming" attuale.
Difficile chiamare però il mondo antecedente come realmente analogico o privo di elementi, come la Tv e la radio, che non si basassero su una diffusione senza supporti, tuttavia, il Divx ha realmente dato la possibilità all'utente comune di diffondere e scambiarsi, quantitativi di dati che prima sarebbero stati impensabili.
Per inciso il Divx ha permesso, grazie appunto al supporto fisico del cd-rom, di comprimere in uno, massimo due, cd, tutti i dati di un intero Dvd, riuscendo cosi a far avere a chiunque, un file inferiore solitamente a 700 mb (lo spazio di un cd-rom vergine) con all'interno un intero film di svariati gigabytes che si trovava antecedentemente magari su un Dvd (che può contenere appunto diversi giga).
Il risultato a livello sociale è stato che, specialmente verso la fine degli anni '90 ed inizi '00, decine di migliaia di utenti di internet in giro per tutto il mondo hanno iniziato a scaricare (download da internet) o rippare (estrarre un file da un dvd per metterlo poi su di un divx) o cinerippare (riprendere al cinema per poi depositare su un divx) film.
Lo scopo era del tutto soggettivo, chi per vederli a casa di amici, chi per scambiarli in grandi quantità
fisicamente di persona o spedendoli (tramite posta), chi per collezionarli, e chi immancabilmente per completare l'opera di illegalità, oltre alla pirateria, per lucrarci vendendoli.
Il Divx permise la diffusione di film tra persone comune, allo stesso modo in cui le cassette fecero a suo tempo per la musica. Persone normalissime, nella propria abitazione, senza bisogno di equipaggiamenti costosi o complessi, potevano scaricare e doppiare (grazie al masterizzatore, altro elemento tecnologico da poco a disposizione delle masse) del film, proprio come era accaduto anni prima alle musica grazie alle musicassette.