lunedì 2 ottobre 2023

I pinguini di Mr. Popper (2011) #Recensione

Il film è una produzione americana, senza un cast particolarmente di rilievo, ma con la figura di Jim Carrey a catalizzare tutta l'attenzione dello spettatore grazie alle sue più tipiche e rinomate movenze.

Si basa su di un omonimo libro per bambini, ed è la storia di un adulto di successo nel campo immobiliare, il quale non ha quasi mai visto suo padre, perchè egli era sempre in giro per il mondo, ma che un giorno, più precisamente il giorno della morte di suo padre, riceve da quest'ultimo in dono un pinguino.
Inizia una "relazione" piuttosto complicata per entrambi, lui uomo d'affari sempre impegnato, ed il povero animale dell'antartide costretto a vivere in un appartamento al centro di New York.
Tuttavia, nonostante le difficoltà iniziali, saranno i sentimenti a vincere sui problemi logistici ed alimentari, e questo rapporto aiuterà lo stesso Mr. Popper, il protagonista, in molti altri campi della vita.
 
Il film è visibilmente ed innegabilmente una commedia per bambini, pochi adulti ne possono realmente trarre qualcosa a livello di intrattenimento, forse più a livello di lezioni di vita. 
Inoltre, questa opera proprio non brilla, rimane nella media un po' in tutto, salvo a volte scendervi pure sotto.
La trama è sicuramente carina ed adatta ai piu piccoli, specialmente per la trovata del particolare animale domestico, ma non eccelle mai, specialmente in originalità.
La recitazione del cast è tutta accettabile, ma nessuno che sembri al di sopra degli altri, tanto meno Jim Carrey, che fa egregiamente la sua parte, senza però lasciare niente di memorabile come in altre pellicole a cui abbia preso parte, come Ace Ventura o Il Grinch.

Forse l'emento più positivo, il più elogiabile per fantasia ed esecuzione, è il personaggio dell'assistente del signor Popper, sia la sua figura, che la recitazione, che la trovata di farle usare tutte parole con la lettere "P", una scelta sicuramente apprezzata anche dai piu piccoli.

In sostanza un film che permette di tenere buoni dei bambini, magari i propri figli, per un paio di ore, salvo poi dover frenare il loro desiderio indomabile di avere anche loro un pinguino come animale domestico, ma che non lascia scene o espressioni memorabili, tanto da non poter essere consigliato entusiasticamente, ma solo come opera di riempimento/intrattenimento nel caso serva appunto qualcosa per uno scopo del genere.

domenica 24 settembre 2023

Da dove viene la frase : "Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare" #FrasiFamose

La frase "Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare", in originale (I'm going to make him an offer he can't refuse.) è stata pronunciata ormai già più di 50 anni fa, sul set del film "Il padrino - parte I", nel 1972, da Marlon Brando, nei panni di Vito Corleone. 

Nello specifico, si riferisce ad una tipologia di "offerte" proposte dalla mafia, ossia essere posti davanti ad un bivio che ha come opzione meno peggiore quella di accettare le loro condizioni, e come opzione peggiore, nella maggior parte dei casi, la morte. 

Tale frase riscosse un enorme successo, soprattutto nel mondo reale, dove divenne di uso comune, ovviamente con accezione più ironica che altro, in contesti di vita quotidiana, per indicare come qualcuno si sarebbe preso carico e cura di un piccolo problema che riguardava un'altro o entrambi, a modo di favore e nulla più.

Il successo di tale espressione fece si che fosse riutilizzata più volte all'interno della saga, durata tre capitoli (o "parti" come più spesso si legge riguardo alla trilogia de Il Padrino).

Rimanendo sul tema del successo, l'AFI ha attribuito al film, il terzo gradino del podio nella categoria I migliori 100 film di tutti i tempi, ed addirittura il secondo gradino del podio, alla frase in questione, nella lista delle 100 più famose citazioni cinematografiche. 

In entrambi i casi verrebbe da dire che, tenendo conto della soggettività, sono riconoscimenti meritati. 


 

 

 

 

   Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare.
“I'm going to make him an offer he can't refuse.”    Vito Corleone
(Marlon Brando)    Il padrino    1972    [2]

 

 

giovedì 21 settembre 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 5 - Giulietta Masina

 Beh questa volta non si può dire che la via sia propriamente dedicata al regista, e nemmeno ad una sua opera, anche se la stessa Masina è stata plasmata da Fellini in molti suoi lavori, ma più ad un pezzo della sua vita, sia sentimentale che artistica.

Giulietta Masina, nata Giulia Anna, è stata una attrice italiana, di notevole successo, anche grazie alle sue partecipazioni alle pellicole di Federico Fellini, nonostante spesso egli abbia dovuto andare contro il volere delle produzioni per inserirla nei film.

Corregionale di Fellini, anche se per la precisione lei era Emiliana mentre lui Romagnolo, ne fu anche la costante e fedele compagna di vita, fino al momento della morte del regista, alla quale seguì anche la sua a distanza di pochi mesi.

Non fu solo il cinema il suo "palcoscenico", lavorò ottenendo anche discreti risultati nel mondo del teatro, della radio, e della televisione, ma fu certamente in campo cinematografico dove ottenne i maggiori successi e riconoscimenti.
Alcuni anche semplicemente verbali, come il commento elogiativo di Charlie Chaplin (al quale molte delle movenze della Masina si ispiravano) che la definì "l'attrice che ammiro maggiormente".
 
(Non è l'unico elemento urbanistico a lei dedicato, a Bologna infatti le è stato intitolato un giardino)

lunedì 18 settembre 2023

Perchè si dice "Incasso" di un film?

 La risposta potrebbe sembrare ovvia, ma forse non per tutti, specialmente per le nuove generazioni.

Abbiamo visto in un post abbastanza recente, che cosa significhi "Botteghino" nel mondo del cinema, ma la parola "Incasso" porta anch'essa con se un elemento interessante, ossia l'essere legata ad un aspetto molto pratico.

Partendo da un esempio, legato però al mondo della musica principalmente, la parola "gettonato", in uso ormai da diversi decenni per riferisi a canzoni molto riuscite ed in voga, proviene dal fatto che gli ormai fuori commercio "Juke box" richiedevano uno o più gettoni veri e propri, fisici, per poter poi avere accesso al selezionatore e scegliere la canzone ricercata.

Allo stesso modo "incassare" ha a che fare con l'atto fisico di porre il denaro nella cassa, cosa che oggi non avviene più, a causa delle digitalizzazione, risultando quindi in una parola non più cosi intuitiva, visto che spesso le transazioni avvengono per via telematica, ed anche un film può essere veduto cliccando un tasto virtuale con su scritto "pagamento", anziche recandosi fisicamente in un angolo di un atrio con dove vi sia una scritta "cassa", e vedendo i propri soldi venire letteralmente "incassati", dall'addetto ai biglietti.

venerdì 15 settembre 2023

Perchè si chiamano Fiction e Soap Opera?

 Fiction e Soap Opera possono essere raccolti nello stesso post, anche se sono etimologicamente distanti, per la semplice ragione che nell'immaginario collettivo nostrano, ad oggi, sono praticamente sinonimi.

Fiction, è un anglicismo assimilato dalla lingua italiana da qualche decennio, e significa letteralmente "finzione". Proviene dalla letteratura, ed una volta trasportato al cinema sta a rappresentare tutto ciò che si basi su elementi di fantasia e non abbia radici rilevanti collegate a fatti o persone reali. 
In Italia è diventato ancor più specificamente un sinonimo di Soap Opera, ossia storie raccontate per anni attraverso innumerevoli puntate, poco rilevanti se prese singolarmente, ma tutte narranti storie più articolate se prese nella loro interezza. 

Questa appena detto potrebbe appunto valere anche come definizione di Soap operas, ma perchè si chiamano proprio cosi?. La cosa deriva dal tipo di pubblico che attraevano o che aveva la possibilità di vederle, principalmente femminile, e quindi, al tempo in cui iniziarono ad essere diffuse, più legato alla cura della casa, da li, l'inserimento negli interemezzi, di pubblicità di saponi e prodotti simili, che poi diedero vita a tale nome per catalogare quel tipo di opere televisive.

martedì 12 settembre 2023

Che cos'è un "Requel"?

 "Requel" è un neologismo anglosassone che nell'ultimo perdiodo è stato molto utilizzato. E' una semplice contrazione delle parole "Reboot", che sta a significare quando una serie di film per esempio viene fatta ripartire da zero, ed il più conosciuto termine "Sequel" che sta a rappresentare il continuo di un qualcosa che era terminato, volendo anche molti anni prima. 

Requel quindi non è difficile da comprendere nella sua etimologia, ma all'atto pratico è un po' più complicato. Si tratta in sostanza di attingere effettivamente ad una storia precedentemente raccontata in un'altro film, ma non realizzando un'opera che sia in qualche modo definibile come remake o come se ne fosse un nuovo capitolo connesso con una linearità temporale. 

Di fatto è, e questo è innegabile, una trovata commerciale, le grandi case di produzione si sono rese conto che rischiare, come è stato fatto in passato, per portare sui grandi schermi storie nuove e magari ottenerne grandi ricavi, è più incerto che spremere ancora vecchie storie di successo, attirando nelle sale un pubblico grazie al lavoro di l'ha raccontata la prima volta quella storia, e sperando che una volta li, la apprezzino nuovamente, altrimenti, sarà stata distrutta l'eredità di un qualcosa di grande, ma a loro di questo effettivamente poco importa.




sabato 9 settembre 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 4 - "La strada" (1954)

 

Parlare di "Via La strada" fa quasi obbligatoriamente scomodare le figure retoriche della letteratura, in questo caso potrebbe trattarti di una "sinonimia", forse?

Ad ogni modo questo è ciò che accade, ed è possibile effettivamente visionare, nella città di Rimini, dove una delle piccole vie a mare è stata dedicata al film "La strada" del 1954, scritto e diretto da Federico Fellini.

Il film è in bianco e nero, e questo accresce forse ancor di più la drammaticità di alcune scene se non dell'opera nel suo insieme.
La pellicola ebbe alcune caratteristiche piuttosto peculiari, fu infatti quella che consacrò Fellini a livello internazionale, tanto che gli fece ricevere un oscar alcuni anni dopo, come miglior film straniero, non appena fu istituita tale categoria.
 
Il ruolo di protagonista fu assegnato alla fedele compagna di vita del "maestro", Giulietta Masina, che nei panni di una improvvisata/desiderosa circense, non se la cavò per niente male. 
Al suo fianco un possente e burbero Anthony Quinn, anch'egli calzante e ben calato nella parte. 
 
Il film ricevette anche diversi altri premi e fu proposto a Fellini di farne un sequel, ma egli rifiutò. 
Sicuramente comunque un lavoro che ha contribuito molto alla popolarità del regista, e che per valore attribuito a tale opera sia da critica che dal pubblico, meritava di avere la propria "strada" dedicatagli.

"Ecce bombo" #FrasiFamose