lunedì 18 settembre 2023

Perchè si dice "Incasso" di un film?

 La risposta potrebbe sembrare ovvia, ma forse non per tutti, specialmente per le nuove generazioni.

Abbiamo visto in un post abbastanza recente, che cosa significhi "Botteghino" nel mondo del cinema, ma la parola "Incasso" porta anch'essa con se un elemento interessante, ossia l'essere legata ad un aspetto molto pratico.

Partendo da un esempio, legato però al mondo della musica principalmente, la parola "gettonato", in uso ormai da diversi decenni per riferisi a canzoni molto riuscite ed in voga, proviene dal fatto che gli ormai fuori commercio "Juke box" richiedevano uno o più gettoni veri e propri, fisici, per poter poi avere accesso al selezionatore e scegliere la canzone ricercata.

Allo stesso modo "incassare" ha a che fare con l'atto fisico di porre il denaro nella cassa, cosa che oggi non avviene più, a causa delle digitalizzazione, risultando quindi in una parola non più cosi intuitiva, visto che spesso le transazioni avvengono per via telematica, ed anche un film può essere veduto cliccando un tasto virtuale con su scritto "pagamento", anziche recandosi fisicamente in un angolo di un atrio con dove vi sia una scritta "cassa", e vedendo i propri soldi venire letteralmente "incassati", dall'addetto ai biglietti.

venerdì 15 settembre 2023

Perchè si chiamano Fiction e Soap Opera?

 Fiction e Soap Opera possono essere raccolti nello stesso post, anche se sono etimologicamente distanti, per la semplice ragione che nell'immaginario collettivo nostrano, ad oggi, sono praticamente sinonimi.

Fiction, è un anglicismo assimilato dalla lingua italiana da qualche decennio, e significa letteralmente "finzione". Proviene dalla letteratura, ed una volta trasportato al cinema sta a rappresentare tutto ciò che si basi su elementi di fantasia e non abbia radici rilevanti collegate a fatti o persone reali. 
In Italia è diventato ancor più specificamente un sinonimo di Soap Opera, ossia storie raccontate per anni attraverso innumerevoli puntate, poco rilevanti se prese singolarmente, ma tutte narranti storie più articolate se prese nella loro interezza. 

Questa appena detto potrebbe appunto valere anche come definizione di Soap operas, ma perchè si chiamano proprio cosi?. La cosa deriva dal tipo di pubblico che attraevano o che aveva la possibilità di vederle, principalmente femminile, e quindi, al tempo in cui iniziarono ad essere diffuse, più legato alla cura della casa, da li, l'inserimento negli interemezzi, di pubblicità di saponi e prodotti simili, che poi diedero vita a tale nome per catalogare quel tipo di opere televisive.

martedì 12 settembre 2023

Che cos'è un "Requel"?

 "Requel" è un neologismo anglosassone che nell'ultimo perdiodo è stato molto utilizzato. E' una semplice contrazione delle parole "Reboot", che sta a significare quando una serie di film per esempio viene fatta ripartire da zero, ed il più conosciuto termine "Sequel" che sta a rappresentare il continuo di un qualcosa che era terminato, volendo anche molti anni prima. 

Requel quindi non è difficile da comprendere nella sua etimologia, ma all'atto pratico è un po' più complicato. Si tratta in sostanza di attingere effettivamente ad una storia precedentemente raccontata in un'altro film, ma non realizzando un'opera che sia in qualche modo definibile come remake o come se ne fosse un nuovo capitolo connesso con una linearità temporale. 

Di fatto è, e questo è innegabile, una trovata commerciale, le grandi case di produzione si sono rese conto che rischiare, come è stato fatto in passato, per portare sui grandi schermi storie nuove e magari ottenerne grandi ricavi, è più incerto che spremere ancora vecchie storie di successo, attirando nelle sale un pubblico grazie al lavoro di l'ha raccontata la prima volta quella storia, e sperando che una volta li, la apprezzino nuovamente, altrimenti, sarà stata distrutta l'eredità di un qualcosa di grande, ma a loro di questo effettivamente poco importa.




sabato 9 settembre 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 4 - "La strada" (1954)

 

Parlare di "Via La strada" fa quasi obbligatoriamente scomodare le figure retoriche della letteratura, in questo caso potrebbe trattarti di una "sinonimia", forse?

Ad ogni modo questo è ciò che accade, ed è possibile effettivamente visionare, nella città di Rimini, dove una delle piccole vie a mare è stata dedicata al film "La strada" del 1954, scritto e diretto da Federico Fellini.

Il film è in bianco e nero, e questo accresce forse ancor di più la drammaticità di alcune scene se non dell'opera nel suo insieme.
La pellicola ebbe alcune caratteristiche piuttosto peculiari, fu infatti quella che consacrò Fellini a livello internazionale, tanto che gli fece ricevere un oscar alcuni anni dopo, come miglior film straniero, non appena fu istituita tale categoria.
 
Il ruolo di protagonista fu assegnato alla fedele compagna di vita del "maestro", Giulietta Masina, che nei panni di una improvvisata/desiderosa circense, non se la cavò per niente male. 
Al suo fianco un possente e burbero Anthony Quinn, anch'egli calzante e ben calato nella parte. 
 
Il film ricevette anche diversi altri premi e fu proposto a Fellini di farne un sequel, ma egli rifiutò. 
Sicuramente comunque un lavoro che ha contribuito molto alla popolarità del regista, e che per valore attribuito a tale opera sia da critica che dal pubblico, meritava di avere la propria "strada" dedicatagli.

mercoledì 6 settembre 2023

Che cosa significa "Anteprima" di un film?

 L'anteprima di un film (spesso chiamata "Première" dal francese) non è altro che la prima proiezione "pubblica" della pellicola stessa.

"Pubblica" tra virgolette perchè se pur abbia letteralmente un pubblico e quindi si possa definirla tale, è quasi sempre ristretto, ed appartenente a qualche categoria specifica.
Potrebbe trattarsi di poche persone ben selezionate ed invitate singolarmente, oppure come spesso capita sono proiezioni riservate ai giornalisti. 
 
Solitamente la gestione dell'evento, principalmente nel suo aspetto di chi coninvolgere nella visione, è ad appannaggio della casa produttrice del film.
Un'altra caratteristica tipica di questo tipo di eventi è quella di avere spesso i principali attori del film a presenziarli, usualmente a fini promozionali dell'opera.
 
La parola anteprima viene anche usata nel parlato comune (e talvolta anche dagli addetti ai lavori), ma erroneamente, come prima esibizione di un qualcosa, che sia teatrale (per il quale si dovrebbe dire "debutto"), sia che si tratti di televisione (per la quale si dovrebbe dire "prima visione").

domenica 3 settembre 2023

Che cosa significa "Easter egg" nel cinema?

 "Easter egg" è una espressione anglosassone, che significa semplicemente "uovo di pasqua".

Tuttavia, ha ovviamente un doppio significato, o almeno non è inteso letteralmente nel mondo della cinematografia.

L'espressione nasce dal mondo dell'informatica, dove veniva nascosto un qualcosa a livello software in alcuni giochi, perchè venisse scoperto soltanto dopo ore gioco, talvolta sono serviti anni perchè qualcuno lo trovasse.

Si rifà al fatto che in alcune culture si organizzino cacce alle uova pasquali, e specificamente nel mondo del cinema è usato per intendere piccole parti di girato, che non sono state inserite nel taglio finale, ma presenti come bonus nelle versioni materiali dell'opera, come ad esempio i DVD.

In alcuni casi, questi uovi di pasqua sono cosi complicati che non si riesce a comprenderli con la semplice visione, ma serve cercare in rete la loro spiegazione. 

Hanno innegabilmente una connotazione di sorpresa, quindi concettualmente non sono cosi distanti dall'idea, diffusa anche da noi, dell'uomo pasquale che ne contiene una.

venerdì 1 settembre 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 3 - Che cosa significa "Amarcord"?


"Amarcord" è un film del 1973 diretto da Federico Fellini, al quale è stata dedicata una via nella città di Rimini, tuttavia invece di essere una recensione del film, questo post punterà l'attenzione esclusivamente sul suo titolo, cosi semplice ed immediato, tanto da essere rimasto nell'immaginario di tutti, senza che probabilmente i più ne abbiano mai nemmeno conosciuto il vero significato.

La parola non è altro che una locuzione del dialetto romangnolo, "a m'arcord", letteralmente "io mi ricordo", fu Fellini, con l'ominimo film del 73 appunto, a darne questo diverso spelling. Parola che di li a poco sarebbe entrata nel dizionario e nell'uso comune dell'italiano, per intendere proprio quello che viene descritto nel film, qualcosa di passato, nostalgico, andato. Non fu il primo caso, nè l'ultimo, di una parola che passa dalla cinematografia al dizionario, e non fu il primo caso nemmeno per lo stesso
fellini, che già nel 1960, con La dolce vita, aveva "regalato" agli Italiani, la parola Paparazzo, nel film soltanto il cognome di uno dei suoi personaggi, ma essendo egli un fotografo d'assalto, divenne il nome con cui catalogare quei fotograti senza scrupoli in cerca di scoop e gossip, per tutto il resto della nazione.