martedì 12 settembre 2023

Che cos'è un "Requel"?

 "Requel" è un neologismo anglosassone che nell'ultimo perdiodo è stato molto utilizzato. E' una semplice contrazione delle parole "Reboot", che sta a significare quando una serie di film per esempio viene fatta ripartire da zero, ed il più conosciuto termine "Sequel" che sta a rappresentare il continuo di un qualcosa che era terminato, volendo anche molti anni prima. 

Requel quindi non è difficile da comprendere nella sua etimologia, ma all'atto pratico è un po' più complicato. Si tratta in sostanza di attingere effettivamente ad una storia precedentemente raccontata in un'altro film, ma non realizzando un'opera che sia in qualche modo definibile come remake o come se ne fosse un nuovo capitolo connesso con una linearità temporale. 

Di fatto è, e questo è innegabile, una trovata commerciale, le grandi case di produzione si sono rese conto che rischiare, come è stato fatto in passato, per portare sui grandi schermi storie nuove e magari ottenerne grandi ricavi, è più incerto che spremere ancora vecchie storie di successo, attirando nelle sale un pubblico grazie al lavoro di l'ha raccontata la prima volta quella storia, e sperando che una volta li, la apprezzino nuovamente, altrimenti, sarà stata distrutta l'eredità di un qualcosa di grande, ma a loro di questo effettivamente poco importa.




sabato 9 settembre 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 4 - "La strada" (1954)

 

Parlare di "Via La strada" fa quasi obbligatoriamente scomodare le figure retoriche della letteratura, in questo caso potrebbe trattarti di una "sinonimia", forse?

Ad ogni modo questo è ciò che accade, ed è possibile effettivamente visionare, nella città di Rimini, dove una delle piccole vie a mare è stata dedicata al film "La strada" del 1954, scritto e diretto da Federico Fellini.

Il film è in bianco e nero, e questo accresce forse ancor di più la drammaticità di alcune scene se non dell'opera nel suo insieme.
La pellicola ebbe alcune caratteristiche piuttosto peculiari, fu infatti quella che consacrò Fellini a livello internazionale, tanto che gli fece ricevere un oscar alcuni anni dopo, come miglior film straniero, non appena fu istituita tale categoria.
 
Il ruolo di protagonista fu assegnato alla fedele compagna di vita del "maestro", Giulietta Masina, che nei panni di una improvvisata/desiderosa circense, non se la cavò per niente male. 
Al suo fianco un possente e burbero Anthony Quinn, anch'egli calzante e ben calato nella parte. 
 
Il film ricevette anche diversi altri premi e fu proposto a Fellini di farne un sequel, ma egli rifiutò. 
Sicuramente comunque un lavoro che ha contribuito molto alla popolarità del regista, e che per valore attribuito a tale opera sia da critica che dal pubblico, meritava di avere la propria "strada" dedicatagli.

mercoledì 6 settembre 2023

Che cosa significa "Anteprima" di un film?

 L'anteprima di un film (spesso chiamata "Première" dal francese) non è altro che la prima proiezione "pubblica" della pellicola stessa.

"Pubblica" tra virgolette perchè se pur abbia letteralmente un pubblico e quindi si possa definirla tale, è quasi sempre ristretto, ed appartenente a qualche categoria specifica.
Potrebbe trattarsi di poche persone ben selezionate ed invitate singolarmente, oppure come spesso capita sono proiezioni riservate ai giornalisti. 
 
Solitamente la gestione dell'evento, principalmente nel suo aspetto di chi coninvolgere nella visione, è ad appannaggio della casa produttrice del film.
Un'altra caratteristica tipica di questo tipo di eventi è quella di avere spesso i principali attori del film a presenziarli, usualmente a fini promozionali dell'opera.
 
La parola anteprima viene anche usata nel parlato comune (e talvolta anche dagli addetti ai lavori), ma erroneamente, come prima esibizione di un qualcosa, che sia teatrale (per il quale si dovrebbe dire "debutto"), sia che si tratti di televisione (per la quale si dovrebbe dire "prima visione").

domenica 3 settembre 2023

Che cosa significa "Easter egg" nel cinema?

 "Easter egg" è una espressione anglosassone, che significa semplicemente "uovo di pasqua".

Tuttavia, ha ovviamente un doppio significato, o almeno non è inteso letteralmente nel mondo della cinematografia.

L'espressione nasce dal mondo dell'informatica, dove veniva nascosto un qualcosa a livello software in alcuni giochi, perchè venisse scoperto soltanto dopo ore gioco, talvolta sono serviti anni perchè qualcuno lo trovasse.

Si rifà al fatto che in alcune culture si organizzino cacce alle uova pasquali, e specificamente nel mondo del cinema è usato per intendere piccole parti di girato, che non sono state inserite nel taglio finale, ma presenti come bonus nelle versioni materiali dell'opera, come ad esempio i DVD.

In alcuni casi, questi uovi di pasqua sono cosi complicati che non si riesce a comprenderli con la semplice visione, ma serve cercare in rete la loro spiegazione. 

Hanno innegabilmente una connotazione di sorpresa, quindi concettualmente non sono cosi distanti dall'idea, diffusa anche da noi, dell'uomo pasquale che ne contiene una.

venerdì 1 settembre 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 3 - Che cosa significa "Amarcord"?


"Amarcord" è un film del 1973 diretto da Federico Fellini, al quale è stata dedicata una via nella città di Rimini, tuttavia invece di essere una recensione del film, questo post punterà l'attenzione esclusivamente sul suo titolo, cosi semplice ed immediato, tanto da essere rimasto nell'immaginario di tutti, senza che probabilmente i più ne abbiano mai nemmeno conosciuto il vero significato.

La parola non è altro che una locuzione del dialetto romangnolo, "a m'arcord", letteralmente "io mi ricordo", fu Fellini, con l'ominimo film del 73 appunto, a darne questo diverso spelling. Parola che di li a poco sarebbe entrata nel dizionario e nell'uso comune dell'italiano, per intendere proprio quello che viene descritto nel film, qualcosa di passato, nostalgico, andato. Non fu il primo caso, nè l'ultimo, di una parola che passa dalla cinematografia al dizionario, e non fu il primo caso nemmeno per lo stesso
fellini, che già nel 1960, con La dolce vita, aveva "regalato" agli Italiani, la parola Paparazzo, nel film soltanto il cognome di uno dei suoi personaggi, ma essendo egli un fotografo d'assalto, divenne il nome con cui catalogare quei fotograti senza scrupoli in cerca di scoop e gossip, per tutto il resto della nazione.

domenica 27 agosto 2023

"Stanare" ed "Acciuffare", altre anomalie linguistiche del doppiaggio in italiano.

 Stanare ed Acciuffare sono due termini assolutamente corretti ed ovviamente presenti in ogni vocabolario di lingua italiana, che non vengono praticamente mai, per non dire assolutamente mai, usati nel parlato comune, ma dei quali si fa e si è fatto largo uso nel doppiaggio cinematografico, specialmente in opere guardate dai più piccoli dove l'uso di un gergo meno diretto spesso riesce a far sembrare scene altresì forti, più adatte anche a loro.

In ordine, il primo termine deriva da "Tana" ossia casa/nascondiglio, spesso riferito agli animali/prede, verso i quali si cerca di compiere l'azione di "stanarli", farli quindi uscire dalla propria tana.
Nel mondo degli umani la cosa diventa principalmente riferita alla categoria dei ladri, dei malviventi, di qualcuno che ha compiuto una azione per cui è poi diventato per qualche ragione latitante, il risultato è che nel mondo del cinema si senta spesso, molto spesso, usato, per indicare il fatto che un criminale debba essere fatto uscire dal suo nascondiglio, venga portato allo scoperto.

 Il secondo termine deriva nello specifio dalla parola "Ciuffo", è quindi legato al concetto di capelli, e significa infatti afferrare/prendere qualcuno per i capelli, solitamente qualcuno che stava magari scappando da una situazione, da li l'utilizzo più classico nei confronti del ladro di turno, il quale nelle opere cinematografiche deve spesso "essere acciuffato", preso quindi, ancor meglio "catturato" ed assicurato alla giustizia.

In sostanta due parole certamente quantomeno cadute in un profondo disuso nel parlato e nello scritto comune, ma che trovano ancora ampissimo spazio nel doppiaggio di film stranieri in lingua italiana, probabilmente a causa come detto della loro maggiore leggerezza rispetto ad altri termini, e probabilmente anche grazie al fatto che facciano in alcuni casi combaciare meglio le immagini con il labiale originale delle parole della lingua in cui vengono doppiate, come spesso accade.


venerdì 25 agosto 2023

Rimini e le sue vie dedicate a Federico Fellini - Parte 2 - "La dolce vita"

 Come già detto, a Rimini una quindicina di anni fa è stata presa l'iniziativa di rinominare alcune vie, soprattutto quelle a mare, con altrettanti lavori Felliniani, una di esse non poteva che essere quella riguardante uno dei suoi lavaori di maggiore successo, il film "La dolce vita".

Questa non sarà una recensione, ma soltanto una breve spiegazione del perchè abbia meritato addirittura la dedica di una strada. 

1 - Innanzitutto il successo casalingo, Fellini riuscì infatti nella piuttosto ardua impresa di essere profeta in patria, il film ebbe infatti un notevole riscontro di pubblico ed un giudizio positivo dalla critica in Italia.

2 - In secondo luogo il riconoscimento all'estero, dove specialmente in un territorio non facile per i film stranieri come quello degli Stati Uniti d'America, ottenne anche li un ottimo successo di pubblico, e la critica lo candidò addirittura a 4 premi Oscar, dei quali uno fu vinto.

3 - Il cast, in particolare la presenza di Marcello Mastroianni, magnetico come suo solito, il quale ebbe un tale successo come sex symbol grazie a quel film, che decise di scegliere come pellicola successiva alla quale partecipare, una produzione dove avrebbe fatto il ruolo esattamente opposto, per poter liberare la propria carriera e la propria vita privata da quella immagine.

4 - La curiosità legata alla parola "Paparazzi", già trattata in questo blog. Accadde infatti che nel film fosse presente un fotografo di quelli molto dinamici ed a caccia di scoop, che veniva costantemente appellato come "Paparazzo" durante il film. Esso era soltanto il cognome del personaggio, ma divenne dall'uscita della pellicola in poi il mondo, il modo di chiamare quel tipo di giornalisti, addirittura a livello globale.

Ce ne sarebbero molti altri di elementi da trattare per far capire il rilievo di tale film, ma come sempre detto, questo non è un blog di approfondimento, ma più di letture semplici riguardo ad elementi più o meno curiosi ed interessanti del mondo del cinema, quindi è possibile fermarsi qui.

"Ecce bombo" #FrasiFamose