lunedì 4 novembre 2024

"Traffic" (2000) #Recensione

 "Traffic" è un capolavoro nel proprio genere, che ha ricevuto la giusta consacrazione dalla critica, con 4 premi Oscar ottenuti, ma che forse non è conosciuto quanto meriterebbe da parte del pubblico.

La storia è un in intreccio tra agenti anti-droga americani, polizia messicana, cartelli della droga, pentiti etc.. cose già viste e già sentite, ma realizzate egregiamente, con grande cognizione di causa, e con un livello sufficiente di originalità.

Praticamente tutto riguardo al film è da elogiare, dalla recitazione del cast, con un sorprendente Tomas Milian (Per noi italiani "Er monnezza") nella parte di un generale messicano, cosa che ironicamente lo rende, almeno cinematograficamente parlando, come promosso abbondantemente di grado rispetto al poliziotto di quartiere nei panni del quale l'abbiamo sempre visto.
Eccellente la prestazione di Michael Douglas, come sempre.. lui che forse non è uno degli attori più versatili in circolazione, ma che riesce comunque sempre a risultare calzante, ed a metterci del proprio.
Eccezionale, come praticamente sempre anche nel suo caso, Benicio del Toro, il quale giocava in casa, questo è vero, in un film bilingue a metà tra il mondo ispanofono e quello anglofono, si inserisce perfettamente come fisicità e capacità, ed oltre a dare prova nuovamente delle sue doti recitative, presenza scenica, e carisma, finisce proprio per fornire una performance generale straordinaria, cosa che gli è valsa appunto l'Oscar come miglior attore non protagonista.
Unico elemento del cast che non si salva è Catherine Zeta-Jones, con una prestazione da soap opera del dopo pranzo, che sfigura ancora di più vista la qualità generale delle altre star coinvolte.

Bene anche la trama, "intrecciosa" a sufficienza da tenere alta la tensione e l'interesse dello spettatore, ma non eccessiva o forzata tanto da sembrare una americanata.
Particolare, e si può dire col senno di poi vincente, la scelta dei filtri video, molto molto marcati, ad indicare i 3 scenari in cui si svolgono le varie storie.

Promossi anche tutti gli aspetti più classici, come i dialoghi, le scenografie, la durata non eccessiva ed il passo del film.

In sostanza un'opera davvero ben riuscita, che forse non ha avuto la consacrazione che merita da parte del pubblico, e che quasi certamente non diventerà mai un film di culto, ma che rimane eccellente per gli amanti del genere, motivo per cui in questo post non è stato svelato troppo, soprattutto a livello di trama, per non rovinare la possibilità di gustarselo, a chi potenzialmente lo potrebbe apprezzare.

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