lunedì 28 novembre 2022

Vacanze di Natale (1983) - #Recensione

  Vacanze di Natale è un film tutto italiano e decisamente "anni 80", del 1983. Diretto da Carlo Vanzina e prodotto dalla famiglia De Laurentis, entrambi più che noti ad oggi, nella storia del cinema italiano, magari più per quello trash per che quello d'autore. 
E' il primo "cinepanettone", quello che darà il via alla fortunata e discussa "saga", è inoltre considerato una versione natalizia del fortunato "Sapore di mare" uscito pochi mesi prima, ed al quale avevano preso parte molti degli stessi attori.

 Tuttavia, al di la delle possibili critiche ed opinioni personali, questo film ha avuto la caratteristica di aver sdoganato tutta una serie di espressioni, un po' arroganti ed un po' cafone, che prenderanno piede nella cultura nazionale italiana e li rimarranno per almeno un paio di decenni.

La trama non è particolarmente raffinata ne memorabile, come usa spesso in questo genere di commedie. Un semplice ritrovo di stili di vita, atteggiamenti ed accenti diversi, per qualche giorno a Cortina, a fare più o meno quello che dice il titolo.
Si perchè se pur per tutti, tranne il pianista interpretato da Calà, di vacanza si tratti, è un po' monotematica, ossia incentrata sull'aspetto sessuale, che per quanto il film non mostri scene esplicite nè nudità, è comunque il pallino fisso di tutti i personaggi. 

Il film non si può dire che sia invecchiato bene, l'umorismo del "Dogui", Guido Micheli, era già per l'epoca, volutamente scorrettissimo, per i tempi moderni è diventato inaccettabile. 
Jerry Calà stesso cala la più classica delle espressioni da commedia italiana, e non, "non sono mica frocio", e tutta una serie di aspetti ulteriori che non lo rendono particolarmente socialmente accettabile al giorno d'oggi.

Ma al di là della pessima recitazione (Micheli di fatto non era un attore, interpretava soltanto se stesso ingigantendone gli aspetti), al di la della cafonaggine, delle battute forzate e del gusto per il tradimento che sembra superare persino quello del sesso nell'ideologia italiana, si può dire che sarebbe stato un film che agli appassionati del trash avrebbe magari fatto piacere guardare. 

Se non fosse che la cosa si sviluppò in maniera completamente diversa, non rimase un film di nicchia, anzi, diventò di massa fin da subito, e non rimase un lavoro a se stante ma diventò una mucca da mungere ogni Natale, tanto da diventare la serie di film che oggi è conosciuta come i "Cinepanettoni", francamente troppo per quello che era.

Nessun commento:

Posta un commento

"Tropa de Elite" (2007) #Recensione