mercoledì 17 agosto 2022

Jim Jefferies - Freedumb (2016) #Recensione

 "Freedumb" è uno spettacolo del comico australiano Jim Jefferies, ufficialmente registrato durante una sua effettiva esibizione live a Nashville, negli Stati Uniti.

I temi trattati sono molto vari, come capita spesso di potersi aspettare da lui, si va dalle notizie sul gossip nazionale, alla politica, al controllo delle armi, alla religione, passando per tutta una serie di aneddoti personali di vita vissuta riguardanti sia lui che la sua famiglia, che vengono esposti molto apertamente senza timore del giudizio altrui.

Lo spettacolo è diviso in piccoli capitoli, riguardanti tutti i suddetti argomenti, anche se lo spettatore di fatto ne vede una versione lineare senza interruzioni ne intermezzi di nessun tipo.

La durata è di quasi 90 minuti, tuttavia sembra doveroso doverlo dividere in qualche modo per poterlo analizzare, ed il parametro sarà quello di scindere le sue esperienze personali, da quei momenti invece in cui riflette e fa riflettere sulla nostra società.

 
Il perchè deriva dal fatto che vi sia una palese e sostanziale differenza tra i due tipi di argomenti, ma soprattutto dal risultato che ne scaturisce dal suo trattarli. Il primo, quelli degli aspetti sociali, come politica, religioni, usi e costumi delle varie culture, lo fanno apparire a ragione come uno dei comici migliori e più apprezzati al mondo, per la sagacia e profondità di certe analisi su questi temi, per la capacità di far riflettere riguardo a certi argomenti e per il tipo specifico di ironia certamente originale e maturo.

Gli altri argomenti di contro, quelli riguardanti la sua vita privata, i suoi genitori, la famiglia che sta mettendo su con la propria compagnia, i suoi aneddoti sulle proprie esperienze personali, sull'uso di droge, etc, lo fanno apparire l'esatto opposto, risultando racconti già sentiti, infantili, esagerati e poco credibili come si conviene ad un comico mediocre, facendolo sembrare più un adolescente che cerca di raccontare il primo bacio vantandosene.

E uno spettacolo comico dalle due facce quindi, quella sofisticata ed intrigante, unica e sorprendente, di un comico diverso da tutti gli altri, e quella di un comico di provincia che usa i soliti temi scontanti e già sentiti, con storie adattate a se stesso, per riempire uno spettacolo, cosa di cui lui non avrebbe assolutamente bisogno.

In conclusione è un'ora e mezzo che non può essere vista da tutti indistintamente a causa di certi contenuti e per il linguaggio usato, ma è altrettanto uno spettacolo ricco di spunti interessantissimi, a tratti propriamente irriverenti come è giusto che faccia la comicità e la satira, e come egli stesso ci aveva abituati nella sua più nota "routine" quella sul controllo delle armi negli Stati Uniti. Allo stesso tempo è uno spettacolo che si perde in questa sua doppia faccia, rendendolo ancora ottimo nel suo aspetto di intrattenimento, ma molto meno memorabile e consigliabile nella sua interezza.


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