sabato 26 febbraio 2022

La ragazza del palio (1957) #Recensione


 La ragazza del palio (titolo in inglese : The Love Specialist) è una produzione italo-francese, anche se il binomio culturale in azione ed in contrasto nel film è composto quasi esclusivamente da riferimenti all'italia ed all'america. 

Si tratta di una commedia sentimentale con protagonisti la povera ma bella americana Diana Dixon (l'attrice Diana Dors, britannica), ed il "Principe di Montalcino" (fittizio titolo nobiliare attribuito al coprotagonista Vittorio Gassman). 

Una vincità in tv porta la giovane Diana a coronare il sogno di visitare l'Italia per la prima volta, di cui già conosce molto sulla sua storia, che l'aveva sempre affascinata, prima di fare ritorno alla propria piccola cittadina del Texas ed accettare il proprio destino di dover entrare a lavorare nel distributore di benzina a conduzione familiare del padre, per il resto della propria vita. 
Una volta nel belpaese, in Toscana per la precisione, incontra, o meglio si scontra  con la propria auto, con il suddetto principe. Da tale incontro iniziera una storia d'amore che necessiterà di molto tempo per carburare ed assestarsi, e che vivrà dei timori di non essere al corrente della verità e del sincero volere l'uno dell'altra.
 
 

Alcuni temi rimangono costanti per tutto il film, uno di questi è quello del denaro, che appare a livello societario e nell'immaginario collettivo, come uno dei principali valori e maggiori contributori alla felicità.
Ci sono molti risvolti nella trama riguardo a tale temà però, la povertà della giovane viene inizialmente scambiata per l'opposto a causa della vincita, e cosi sarà anche per altri personaggi nel film, che non è possibile nominare per non rovinare il poco di rovinabile, ma la cui situazione economica verrà supposta completamente al contrario di come sia efffettivamente.
Il tema rimane presente anche nell'aspetto palio (Palio di Siena), dove il denaro viene usato per corrompere fantini, pratica descritta come abituale, e rimane appunto come leitmotiv per tutto il film, sotto forma di proposte scommesse, costose riparazioni di auto, conti alberghieri da saldare e proposte di scommesse.

Altro tema sempre presente è quello dell'Italia da visitare, come non è stato infatti nascosto, il film fu fatto con lo scopo principale di attrarre il turismo straniero. Si vedono dunque numerose bellezze artistiche e storiche della Toscana, in particolare di Siena dove il film è ambientato. Molte di esse raggiunte con cene a 150 km di distanza non facilissime da motivare allo spettatore, come la visita a Collodi, o con colazioni altrettanto fuori mano per mostrare Piazza dei Miracoli (Pisa). La città di Siena in particolare viene mostrata in parecchi dei suoi aspetti caratteristici, come gli stretti ma affascinanti vicoli, la vista dalla finestra del centro arroccato sulla collina, la particolarità di Piazza del campo, e naturamente la sua manisfestazione più storica ed a cui la gente del posto è più legata, il palio. Difficile dire da non autoctoni quanto sia stata riportata fedelmente nella pellicola, tuttavia nonostante il film sia stato stroncato unanimamente dalla critica italiana, in parte ottiene il suo obbiettivo di incuriosire riguardo a tali terre. 
 
Per concludere, il tema dell'amore, immancabile in una commedia del genere ed impossibile da eludere specialmente se si parla d'Italia. Sotto questo aspetto il film appare piuttosto piatto, la chimica tra i due protagonisti sembra proprio non esserci, o almeno ve ne è giusto il minimo necessario per far parteggiare per la loro unione ed un lieto fine, ma non porta davvero lo spettatore a vivere tutta la serie di emozioni che un argomento del genere dovrebbe suscitare. 
 
Inutile analizzare singolarmente le performance recitative dei partecipanti, perchè l'opera rimane appunto quello che è, più un prodotto commerciale che artistico, ma a livello di curiosità si può segnalare come la cattiva di turno sia Franca Valeri, scomparsa proprio di recente all'età di 100 anni.

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