Giuseppe Salvatori, in arte Renato, è stato un attore toscano, versiliese più precisamente, della Versilia vera, quella storica, quella che viene spesso confusa con tutto l'insieme di stabilimenti balneari ed attrazioni turistiche di tutto il resto dei paesi che si trovano sulla costa in quel lembo di terra, definizione moderna lontana quella che era infatti la divisione territoriale e sociale in tempi passati.
Nacque appunto in una situazione familiare molto semplice, tanto che fece poi essere a lui dedicata una mostra chiamata proprio "Povero ma bello" (Anche in relazione al fatto che il suo debutto fu nel film di grande successo "Poveri ma belli"), ed iniziò la propria vita da adulto in contesti che erano molto lontani da quelli del cinema, in quelle che erano le situazioni lavorative più classiche della zona, fu infatti sia marmista, lavorando nelle cave dove lavorare il padre, che bagnino, dato che, appunto la Versilia offre la montagna, quella vera, fredda e dura, a pochi passi dalle rinomate spiagge da film e cartolina.A lui furono dedicate alcune iniziative ed opere postume alla sua morte, come appunto la citata mostra nel suo comune di nascita, Seravezza, per il ventennale della sua scomparsa, o come il busto, in foto, situato sul lungomare, proprio di fronte alla leggendaria discoteca per vip che è La Capannina, nel comune di Forte dei Marmi.
L'incisione è praticamente illeggibile, in foto, ma lo è poco oramai anche dal vivo, l'opera giace appunto al momento in uno stato di discreto abbandono. Oltre alle lettere poco comprensibili, è visibile anche il notevole cambiamento di colorazione, che ha fatto passare la scultura, realizzata in un bianchissimo marmo tipico della sua terra, ad un giallo paglierino che davvero sembra mendicare un intervento di pulizia, che oltre che piuttosto semplice, sembrerebbe più che dovuto, se si vuole mantenere degnamente un fregio della propria terra.
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