sabato 21 agosto 2021

"The purge", quando le buone premesse tradiscono. #Recensione

"The purge" in italiano (La notte del giudizio) è il primo capitolo, uscito nel 2013, di una saga formata da 5 film. 

E' ambientato in una America rinata, dopo la sua più grande crisi economica sfociata in un aumento incontrollato del crimine, ricostruita da un gruppo di persone chiamate "Nuovi padri fondatori".

La loro soluzione per debellare con successo il crimine dilagante e far prosperare l'economia, è quella di lasciare che l'intera popolazione sul suolo americano, abbia, per una notte all'anno, la possibilità di compiere delitti impunemente. Dodici ore senza regole, o quasi, durante le quali sfogare tutte le proprie repressioni, premeditate od improvvisate. 

All'interno di questo scenario, il padre di famiglia James Sandin, venditore proprio di sistemi di sicurezza, arricchitosi secondo alcuni vicini sulle loro spalle e sulle loro paure, si trova a fronteggiare quello che è facile poter definire il suo peggior incubo, sentirsi insicuro in casa propria.

La notte in questione, quella dove si effettua una purga alla società, egli si ritrova quindi barricato in casa propria assieme all'intera famiglia, esattamente come aveva programmato di fare., ma qualcosa va storto, l'aspetto meccanico della loro incolumità che doveva essere garantito dai sistemi da lui stesso venduti, si ritrova fragile davanti all'aspetto umano di voler aiutare e salvare il prossimo da parte di alcuni membri della sua famiglia. 

Il resto è un film relativamente corto, poco più di 80 minuti, in cui egli e gli altri familiari si trovano a fronteggiare i pericoli di una notte cosi particolare, proprio dall'interno della propria casa.

L'idea si può facilmente definire eccellente, intrigante, con quel mix tra realismo e fantascienza che lascia spazio a moltissimi scenari e possibili trovate cinematografiche interessanti, ma cosi non sarà.

Il film è realizzato in parte con uno stile horror, dove la vita dei personaggi è costantemente a rischio, mischiata ad aspetti in stile thriller psicologico.

Purtroppo gli aspetti di valore del film finiscono qui, perché tutto quello che poi di fatto è stata la sua realizzazione, ossia la recitazione, i dialoghi, l'editing, la suspense, lasciano a dir poco a desiderare, ed anzi, a voler essere ancor più onesti, risultano alquanto fastidiosi.

Non basta nemmeno la presenza di Ethan Hawke, eccezionale in Lord of War e Gattaca, ma anch'egli non particolarmente ispirato in questa pellicola. 

Sarà la reale mediocrità del risultato di tutti i suddetti aspetti, o forse il divario con le aspettative create nello spettatore dalla trama di fondo e dalla presenza di un nome altisonante anche se non di primissimo piano, come quello del protagonista, ma di fatto la sensazione finale è innegabilmente di un qualcosa di incompiuto. 


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