martedì 18 maggio 2021

6 gradi di..

La teoria dei 6 gradi di separazione è ormai quasi centenaria. Apparsa per la prima volta in letteratura negli anni 20, è stata appellata come "teoria del piccolo mondo" fino agli anni 70, quando iniziarono i tentativi di dimostrarla più o meno ufficialmente e prese il nome attuale. Non ha quindi bisogno di particolari riassunti o svisceramenti, è certamente già nota a tutti, ma per dovere di cronaca e volendola rendere in una riga : la teoria dei sei gradi di separazione non è altro che l'idea che l'intero pianeta, cose e persone, siano divise tra loro da una media di 6 passaggi, gradi, attraverso i quali anche i due più distanti esseri viventi, o le persone meno simili come condizione sociale, interessi, stili di vita, siano connesse, tramite circa 6 loro simili.

Tale teoria ha due ulteriori aspetti interessanti, uno di livello cinematografico ed uno di attualità. Il primo è che nei primi anni 90, fu creato un gioco che cercò di collegare, anziché sconosciuti ad altri sconosciuti, l'attore Kevin Bacon ad altri attori.
Il tutto principalmente a seguito di una dichiarazione dello stesso Bacon in una intervista, dove asseriva che ormai ad Hollywood avesse lavorato con tutti, o almeno con qualcuno che conosceva qualcun altro, tanto da coprire l'intero cosmo delle celebrità. Data la sua già al tempo prolifica carriera da attore, non fu poi cosi surreale come dichiarazione. Il risultato fu appunto il ritrovarsi al centro di un metodo di calcolo, per scoprire quanto "distanti" fossero cinematograficamente tra loro gli attori. Ecco che a tutti fu assegnato un "Grado di Kevin Bacon". Il tutto rimase ovviamente sul piano del gioco e non ebbe mai nessun valore reale o classificazione lavorativa.

Nel corso degli anni, lo stesso Bacon, inizialmente non troppo lusingato dalla creazione del gioco, deve aver apparentemente accettato la cosa, tanto che ha creato lui stesso un ente benefico chiamato proprio SixDegrees che si occupa tramite l'interconnessione delle star di Hollywood, di raccogliere e devolvere fondi. 

Per quanto riguarda l'aspetto di attualità, si potrebbe invece notare come l'idea che ci siano pochi gradi di separazione tra i cittadini del mondo, potrebbe essere applicata alla diffusione della corrente pandemia. Stando a tale teoria un essere umano potrebbe portare un virus dall'altra parte del pianeta o della scala sociale nell'arco di brevissimo tempo e con pochissimi passaggi. E' quindi una possibile buona spiegazione sul come e il perché tutti coloro che vedevano lo scoppio di una epidemia virale in Cina, come un problema lontano, abbiano dovuto ricredersi nell'arco di poche settimane e non anni, grazie proprio alla velocità di diffusione del virus. Col senno di poi sappiamo bene inoltre come un "battito di ali di farfalla" in Cina, abbiamo scatenato un "uragano" dall'altra parte del mondo. Ma qui stiamo analizzando elementi di semiotica, sociologia e virologia combinati tra loro, forse un po' troppo per un semplice blog sul cinema.

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