venerdì 28 febbraio 2025

"Beverly hills cop : Axel F." (2024) #Recensione

 Si tratta del quarto capitolo della saga "Beverly Hills Cop", iniziata più di 40 anni fa, e che tanto successo ha riscosso nei primi 3 episodi. 

La trama è quella di un Axel Fowley (Eddie Murphy) nuovamente a caccia di criminali, nonostante l'età, con il suo stile sopra le righe, che tanto mette in difficolta come costi ed immagine i vari distretti di polizia con cui si trova ad avere a che fare.
Nello specifico in questo capitolo, Fowley si dirige ancora una volta a Beverly Hills, da Detroit, per risolvere il caso della scomparsa del suo vecchio collega, Billy Rosewood.
Insieme alla figlia Jane ed il suo fidanzato, scoprirà un notevole livello di corruzione nel distretto di polizia locale. 
 
Il film riprende tutti, assolutamente tutti, gli elementi presenti nei capitoli precedenti, facendolo in maniera quasi sempre forzata e stucchevole, tanto per andare sul sicuro e non rischiare con scene nuove che avrebbero potuto non piacere.
Di nuovo invece sono inseriti i personaggi della figlia e del suo fidanzato, che non appaiono fuori luogo, ma allo stesso tempo non sembrano aggiungere molto all'opera.
Lo stesso Eddie Murphy appare piuttosto affaticato in diverse scene, cosa comunque ammorbidita da varie battute autoironiche che fanno presente la cosa allo spettatore, e dalla sua effettiva età anagrafica.
 
Bene la presenza di tutti i vecchi personaggi, non per completare l'operazione nostalgia, ma proprio perché è quello che andava fatto come cosa giusta, al di là del volere e delle aspettative del pubblico.
Tutti infatti da promuovere i "vecchi attori", dai due colleghi interpretati da Judge Reinhold e John Ashton, al suo ex capitano Paul Reiser, fino alla accettabile prestazione del personaggio di Serge.
 
Da promuovere su tutto, la scena della vendita della casa, dove l'agente immobiliare irriverente ed onesta è apparsa davvero ben scritta e ben interpretata, nel suo piccolo.
 
Male le star inserite inspiegabilmente, Joseph Gordon-Levitt si comporta più che degnamente nella parte del fidanzato della figlia di Fowley, ma agli amanti della saga viene sicuramente da domandarsi a che cosa sia servita la sua presenza, dato che si è sempre trattato di una serie di film con attori poco o mediamente conosciuti, e con Eddie Murphy unica vera star al centro di tutto.
 
Malissimo, davvero impresentabile Kevin Becon, attore straordinario, che in questo specifico ruolo appare scontato, non ispirato, e risulta del tutto fuori luogo la sua presenza per l'aspetto espresso poco sopra.
 
In sostanza un film che non rovina la saga, ma che non apporta molto ad essa, e che sembra fatto più per fare cassa in pieno stile hollywoodiano attuale, più che per aggiungere qualcosa di memorabile ad una delle più grandi serie per tutti, del cinema di azione americano. 
 
(Il terzo film era stato al tempo, 1994, criticatissimo, per l'assenza di uno dei suoi colleghi principali, e per altri aspetti legati alla pochezza di alcune scelte. Tuttavia appare comunque come un capitolo molto più fedele alla saga, che non questo insieme di scelte poco rischiose fatte per non scontentare nessuno, senza di fatto eccitare mai).

martedì 25 febbraio 2025

"Veritasium - What actually happend to Amelia Earhart?" (2024) #Recensione

 Non si tratta di un vero e proprio documentario sull'argomento, ma di un semplice video creato dal canale Youtube "Veritasium", verso la fine del 2024.

Tuttavia, la qualità del prodotto finale è stata tale, che non solo è meritevole di essere visionato e consigliato, ma anche di ricevere menzione come prodotto cinematografico, su questo blog.

Si tratta appunto di una sorta di breve documentario, di circa 35 minuti di durata, che ripercorre le ultime ore di vita della aviatrice americana Amelia Earhart. 

Ella era nota ormai da anni, tanto da essere diventata una celebrità negli Stati Uniti d'America, per compiere viaggi aerei, al tempo considerati estremi.

Nel viaggio in questione, che poi si rivelerà il suo ultimo, si era imbarcata nell'impresa di compiere il giro del mondo in aereo, tramite la rotta che al tempo risultò essere la più lunga mai tentata, ed ovviamente facendo diversi scali, spesso in aeroporti piccoli e posti in zone remote.

Qualcosa, o meglio, diverse cose, andarono però "storte" in questa sua missione, e tutti questi aspetti sono trattati in questo breve video.

Senza soffermarsi su dettagli troppo tecnici ed anche per non fare nessuno spoiler nè grande nè piccolo, questo lavoro da parte del canale Veritasium risulta decisamente ben fatto.

Appassionate, tiene alto l'interesse dello spettatore per tutta la durata della visione, anche grazie alle ottime doti di oratore dello Youtuber Derek, come voce narrante delle vicende, concentrando la propria attenzione proprio sulle ultime ore di vita della Earhart, senza essere o voler essere un documentario sulla vita della aviatrice, dandogli un taglio molto pratico, essendo un canale di scienza, con tanto di dimostrazioni materiali con esperimenti fisici, riguardo a come potrebbero essere andate le cose.

In costanza un breve riassunto ben fatto degli ultimi momenti fallimentari di una missione storica, coinvolgente ed esplicativo, adatto sia agli appassionati di aviazione sia a chi non ne sappia niente di essa, ne della vita e delle imprese della Earhart.

venerdì 21 febbraio 2025

Buon Compleanno Mr. Blog!



Niente da raccontare od approfondire quest'oggi, soltanto qualcosa da segnalare.. 

Verso la metà di Febbraio di 4 anni fa vide la luce questo blog dopo anni ed anni di titubanze. 

Oggi, vista la coerenza nel gestirlo ed aggiornarlo, e gli oltre 400 posts pubblicati, si può definire, almeno a livello personale, un piccolo successo.

Quindi buon quarto compleanno a questo blog, e per chi non avesse colto la citazione nel titolo, è un riferimento a "Buon compleanno Mr. Grape", film dei primi anni '90, gia recensito qua, e consigliatissimo. 

lunedì 17 febbraio 2025

"Doppio amore" (2017) #Recensione

 Si tratta di un film francese piuttosto recente, che narra le vicende di una giovane ragazza, ex modella, di nome Choel, e le sue difficoltà psicologiche riguardanti principalmente tre aspetti della propria vita : il difficile rapporto con la madre, il perverso rapporto con il sesso, ed un molto particolare conflitto interno legato all'espetto dell'essere gemelli.


Il film parte come commedia, ma inizia a scoprire ben presto la sua vera natura ed a tracciare i tratti di una storia drammatica, con molte ombre e poche certezze.
Non disdegna l'esplorazione e la trattazione di aspetti erotici, con tanto di molteplici scene piuttosto spinte, il tutto parallelamente alle altre varie turbe che affliggono la protagonista.
 
Il finale tuttavia regala una visione molto chiara e completa di tutti gli eventi, chiudendo un cerchio che sembrava dovesse invece rimanere aperto all'infinito, come un loop.
 
In sostanza un'opera che non è ne carne ne pesce, che sorprende davvero in pochissimi frangenti ed emoziona in ancor meno casi, ma che comunque è molto coerente con se stessa e sufficientemente ben girata e ben recitata.
Di negativo anche una forse un po' eccessiva lunghezza, ma al contrario è certamente da elogiare la ricerca di una trama non scontata, soprattutto per quanto riguarda il tema principale e l'approfondimento della visione della vita da parte di chi ha dei gemelli, scelta certamente originale ed in parte ben realizzata.
 
Un film difficile da consigliare a chiunque, ma che comunque può avere degli ammiratori, forse però più nella nicchia di interessati al tema dell'essere gemelli, che tra gli appassionati di thriller psicologico-drammatici, dove si trova molto di meglio. 

giovedì 13 febbraio 2025

"Doppio amore" #SpiegazioneTitolo

 "Doppio amore" è un film francese, che quindi ha avuto il proprio titolo originale tradotto, o sarebbe meglio dire adattato, ed il caso vuole, che ancora una volta con grande sorpresa, nella versione distribuita in Italia, sia apparsa la parola amore.

Parola che non è esplicitamente presente nel titolo originale "L'amant double", dato che di fatto, la storia riguarda una persona che è si l'amante di due uomini, ma ne ama soltanto uno.

"Doppio amore" è dunque ancora una volta, come capita sconcertantemente spesso in Italia, un titolo non tradotto, mal adattato, fuorviante e sbagliato, e contenente la parola "amore" con il solito ed unico scopo di portare l'italiano al cinema, oltre a banalizzarne tutta la trama. 

Sorprende in nagativo la vicinanza al titolo originale, che già includeva temi tanto cari al cinema nostrano, come la sensualità, la sessualità ed il tradimento, ma che apparentemente non risultava ancora abbastanza "amoroso" ed ha richiesto l'inserimento della parola immancabile per tentare di interessare lo spettatore nostrano.

lunedì 10 febbraio 2025

"Back to black" #SpiegazioneTitolo

 "Back to black" è il titolo di un recente biopic riguardante la vita della cantante inglese Amy Winehouse, ma è preso pari pari dal nome di una sua canzone, che a sua volta dette il nome ad uno dei suoi album usciti nel 2007.

Questo spiega a tutti coloro che non conoscono le sue opere. da dove provenga il titolo, ma lascia il dubbio, in moltissimi, riguardo a che cosa significhi di fatto tale frase.

Naturalmente il dubbio in questione esiste solo nella mente dei non nativi di lingua inglese, dato che quest'ultimi sanno bene che non si tratta di una espressione comune della propria lingua, ma una invenzione della cantante stessa.

Fugato il fatto che non abbia una spiegazione certa, "da vocabolario", molti, negli anni in rete, si sono adoperati per darne una spiegazione più sensata possibile.
Alcuni sostengono che si tratti di un ritorno "back", sulle scene, in quanto nuova uscita di un nuovo album, e che black stia a significare una condizione si tristezza e depressione della quale la cantante aveva già sofferto.
Altri ipotizzano si parli di dipendenze, sostenendo che "black" sia in certi frangenti usato come sinonimo di "eroina".

Tuttavia, in una intervista quando ancora in vita, fu Amy stessa a dichiarare che l'espressione si riferisce ad una sorta di ritorno allo stadio/stato precedente delle cose, quando una relazione finisce. Era infatti stata appena lasciata dal suo ragazzo, il quale era tornato insieme alla propria ex, mentre lei, "tornava" in una condizione di incertezza e si rimetteva a fare "bravate" come si confà ad una persona di soli 22 anni.

venerdì 7 febbraio 2025

Il grande Lebowski (1998) #Recensione

 "Il grande Lebowski" è un film di fine anni '90 che riscosse un discreto favore del pubblico, anche se l'entusiasmo non si tradusse proprio in un successo eccezionale al botteghino, tuttavia negli anni ha raggiunto quasi uno status di film cult.

La storia è quella di un nullafacente che si intestardisce dietro al voler avere un compenso da terzi per un tappeto che gli è stato rovinato. La cosa porta ad un sacco di coincidenze e situazioni complicate e rischiose, legate anche ad un fatto di omonimia riguardante lo stesso protagonista.
Rapimenti o presunti tali, agitazione e frenesia, e qualche pistola per condire, completeranno l'opera di una commedia molto particolare, contenente varie frasi che sono passate alla storia.
 
L'opera ruota molto intorno al protagonista, interpretato da Jeff Bridges (attore pluricandidato agli oscar durante la sua carriera), che tuttavia però appare un personaggio scritto in maniera contraddittoria ed eseguito in maniera inspiegabile.
Una delle contraddizioni più grandi sta nel carattere del personaggio, ostentante tranquillità e pacatezza, che si trasforma continuamente, avendo momenti di isteria, irrequitezza ed impulsività.
Per quanto riguarda invece l'attuazione, appare davvero strana la scelta e la recitazione di Jeff Bridges, che se pur incarni bene fisicamente i tratti di una persona corpulenta, sembra essere proprio inadatto come faccia, espressività, tono di voce, etc, per rappresentare il personaggio e le battute che dovrebbero di fatto caratterizzarlo.  

Delude anche il personaggio di Steve Buscemi, attore eccezionale, che tuttavia ha una parte poco rilevante e che nonostante le proprie abilità, non riesce a rendere del tutto motivata la sua presenza.
La stessa Julian Moore, anch'ella attrice eccezionale, se pur recitando altrettanto adeguatamente, non sembra rappresentare un personaggio essenziale e che aggiunga davvero qualcosa alla storia.
 
Completano l'opera, ancora una volta in negativo, le continue ripetizioni di concetti ed espressioni, davvero uno dei peggiori aspetti della pellicola.
 
Positivi od almeno molto migliori, gli ultimi 20 minuti, in cui si congiungono diversi punti della trama, tanto da farla apparire quantomeno più intricata e ben pensata di come sembrasse, e dove si riesce a stimolare lo spettatore in alcune riflessioni personali.
 
Rimane un film che comunque ha difficoltà a scatenare senzazioni di sorpresa, coinvolgimento, o ilarità, e che sorprende ancor di più al momento della scoperta che si tratti addirittura di un'opera dei fratelli Coen.


"Ecce bombo" #FrasiFamose