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giovedì 3 aprile 2025

Nel caso non si fosse..

 "Le battute non si spiegano" 

"Non c'è niente di peggio di spiegare una battuta"

"Se una battuta va spiegata vuol dire che era pessima" 

Nel caso non si fosse capito, dalla data quantomeno per i postumi, il post precedente era.. un pesce d'Aprile.



martedì 1 aprile 2025

L'ultimo episodio del politicamente corretto..

L'ultimo episodio in ordine temporale, riguardante la rivisitazione in chiave politicamente corretta di aspetti ed opere cinematografiche del passato, ha riguardo i nostrani "Franco e Ciccio", duo comico siciliano, che hanno preso parte a più di 100 pellicole ufficiali, principalmente commedie. 

La problematica da voler risolvere, che iniziava a creare controversie, era infatti il nome d'arte di uno dei due attori "Francesco Ingrassia", che sul set, per più o meno tutta la sua carriera cinematografica, era chiamato "Ciccio", come capitava allora e tutt'oggi a molte persone di nome "Francesco", essendone semplicemente un diminutivo molto usato in Italia.

Tale elemento/appellativo però iniziava ad essere in forte contrasto con tutte le nuove visioni e restrizioni lessicali, al giudicare il corpo umano, chiamate "Body shaming" (Derisione del corpo, altrui), in particolare in questo caso "Fat shaming" (Deridere l'aspetto adiposo), tanto che, proprio recentemente, l'Istituto Nazionale del Cinema ha deciso di cambiare il nome in tutti i propri archivi storici, composti da pellicole, interviste, etc.

"Ciccio" infatti è sostanzialmente sinonimo di "Grasso" in italiano, e non avrebbe decisamente risolto la questione nemmeno citarlo ed includerlo con il proprio nome anagrafico "InGRASSIa", è stato quindi deciso di andare sulla forma più comune a livello moderno per le persone sovrappeso, ossia derubricare al fatto che si tratti di "Ossa grosse".
Il risultato è dunque che tutta la filmografica del duo è adesso disponibile negli archivi storici italiani sotto il nome di "Franco e Ossagrosse". 

giovedì 27 marzo 2025

Chi è Alessandro Haber?

 Alessandro Haber, nonostante il cognome non lo faccia sospettare, è un italianissimo attore di cinema, teatro, televisione, nonchè regista.

Nato a Bologna ed ancora attivo nonostante i quasi 80 anni, ha nel proprio curriculum la partecipazione a decine di pellicole, aspetto questo che è quello di maggior interesse per questo blog. 

Ha preso parte infatti, con ruoli minori, a molte delle saghe di pellicole popolari italiane di maggior successo, come quella di Fantozzi, o quella di Amici Miei, ed a diverse opere di Leonardo Pieraccioni.

È però a teatro che invece ha espresso probabilmente in maniera maggiore il suo lato più serio, recitando per esempio Pasolini. 

La sua vita privata non è mai stata in prima pagina, una moglie ed una figlia, senza scandali o simili per i quali poter essere conosciuto più che per i propri lavori.

Tuttavia, sfortunatamente è stato spesso sui giornali negli ultimi anni per fatti extralavorativi, di salute nello specifico, avendo avuto gravi problemi alla schiena che lo hanno costretto alla sedia a rotelle.
Condizione di invalidità che è riuscito a sovvertire proprio da poco tempo grazie ad operazioni e moltissima riabilitazione.  


lunedì 24 marzo 2025

Che cosa sono le "Action figure"?

"Action figure" è semplicemente la denominazione anglosassone per definire quella tipologia di giocattoli, rigidi e non, che raffigurano personaggi di successo, spesso appunto personaggi di film.

Specificamente sono chiamati in quel modo quelli che possono compiere un qualche tipo di movimento "action", come per esempio muovere gli arti, altrimenti, se si tratta giocattoli tutti di un pezzo, e spesso fissati ad una basa, si parla semplicemente di "figure".

Sono degli articoli da non sottovalutare perchè spesso rappresentano uno degli elementi più remunerativi nel ramo del merchandising per una produzione cinematografica.

Ed in tale campo hanno avuto molto successo specialmente quelli legati alla saga di Star Wars, mentre a livello assoluto forse i più noti e diffusi sono quelli che rappresentano i personaggi del Wrestling americano. 

Da notare anche come, se pur nati come giocattoli per i più piccoli, si siano trasformati negli anni in oggetti da collezione per i più grandi, che a causa del fatto di essere talvolta diventati facoltosi o semplicemente fortemente nostalgici, hanno creato involontariamente un mercato fiorente e fatto salire notevolmente il valore di alcuni di essi.

sabato 22 marzo 2025

"Dune" (2021) #Recensione

 Dune Part I è un adattamento in due capitoli di un romanzo di Frank Herbert che già in passato aveva ispirato vari registi del calibro di David Lynch, ed era finito per diventarne un film.

La trama è molto fantascientifica, si svolge infatti in un pianeta dove viene raccolta una sostanza che interessa a moltissimi gruppi differenti di persone, umani ed umanoidi, chiamata "Spezia".
Il giovane protagonista, Paul, si trova a dover affrontare diatribe politiche per il potere, nonchè vere e proprie battaglie fisiche per sopravvivere e per cercare di riportare la pace, il tutto con in sottofondo il costante dubbio che lui sia il prescelto per guidare i popoli.

La storia è ricolma di nomi particolari e spesso complessi, in pieno stile fantascientifico e ancor più nello stile di pellicole come Star Wars, che in questo post in un breve riassunto della trama non avevano senso di essere riportarti.

Gli scenari sono davvero bellissimi, molta lavorazione al computer ma comunque : costumi, scenografia, effetti speciali, etc sono apparsi tutti più che degni per il genere, tanto che sono valsi anche diversi Oscar come riconoscimento all'ottimo lavoro realizzato.

Bene anche la recitazione di alcuni membri del cast, in particolare la performance eccellente della madre del protagonista, Rebecca Ferguson, l'ottima prestazione di Stellan Skarsgard nei panni del capo dei cattivi, e quella buona di Josh Brolin, capo dell'esercito amico.
Non bene altri invece, come Jason Momoa, che sembra avere giusto un paio di espressioni in tutto il film, e David Bautista, che poco apporta di particolare alle scene in cui è presente. 

In generale un film con tutti i tratti del genere, con un passo piuttosto lento, ed una durata da colossal, quale di fatto vuole essere.
Una pellicola che difficilmente può entusiasmare un non appassionato di tale genere cinematografico, ma che altrettanto certamente ne entusiasmerà gli appassionati.
Un'opera che nei campi che più contano in quel genere, come effetti speciali e fotografia, ha incassato giustamente un plebiscito da parte del pubblico al botteghino e da parte della critica cinematografica, ma che fallisce nell'essere per tutti, come altri lavori di fantascienza sono invece riusciti ad essere in passato.

martedì 18 marzo 2025

Chi ha detto la frase "Tieni vicino gli amici, ma ancor più vicino i nemici"?

 La frase in questione è una battuta della eccezionale saga de "Il Padrino". 
 
Viene pronunciata durante nella sua "seconda parte", come viene solitamente chiamata questa trilogia, dal figlio di Don Vito Corleone (Marlon Brando), ossia Michael Corleone (Al Pacino), come citazione di uno dei tanti insegnamenti ricevuti dal padre.
 
 Il film uscì nel 1974, e tutt'oggi, essa come molte altre battute del film, viene usata nella società attuale, principalmente in modo ironico o sarcastico. 
 
La pellicola è di produzione americana, nonostante si tratti di argomenti e situazioni molto legate all'italia, e la frase in lingua originale (l'inglese) è : "Keep your friends close, but your enemies closer".

Come molte altre battute ad effetto nell'arco di tutta la storia del cinema, specialmente se sono diventate di uso comune, anche questa è riuscita a rientrare nella classifica delle cento migliori citazioni cinematografiche da parte dell'istituto americano che si occupò di redigerne la lista, precisamente al 58esimo posto.
 


sabato 15 marzo 2025

"Tu mi turbi" (1983) #Recensione

 "Tu mi turbi" è un film che si avvia ad avere presto mezzo secolo di vita, è diviso in episodi, quattro per la precisione, ed ha Roberto Benigni come protagonista in ognuno di essi.

Le trame sono molteplici, diverse per ognuno degli episodi, ma hanno alcuni temi in comune, come appunto il protagonista, nei panni di personaggi diversi tra loro, ed il tema della religione per esempio, presente sia in forma esplicita che in altri casi implicita. 

Nonostante non dimostri particolarmente i propri anni la pellicola, e non risulti "invecchiata male" per nessuna ragione specifica, non appare come un qualcosa che a distanza di tutto questo tempo possa rimanere o meritare l'onoreficenza di film di culto.

Molto bene la colonna sonora, firmata nella quasi totalità da Paolo Conte, con un piccolo contributo di Benigni in versione cantante. Essa appare calzante ed interessante, senza mai invadere troppo le scene, ma segnandole e tirandone su il livello generale.

Bene anche la recitazione dei vari attori presi specificamente per il film, a differenza di quella dei soliti volti noti che contornano le opere di Benigni e lo faranno anche per gli anni successivi. Male appunto il Monni e la Braschi, come accadrà spesso anche in futuro.

Benissimo la scena della banca, ossia il terzo episodio, che risulta proprio intrigante ed avvincente, nel suo piccolo, con finalmente dei giochi di parole interessanti e divertenti, rispetto al resto del film.

Malissimo invece il quarto episodio, atroce da guardare, che non aggiunge niente, anzi appesantisce tutta l'opera ancor di più.

Curioso vedere Benigni con una banana in mano in diverse scene, forse un presagio di quello che sarebbe stato una decina di anni dopo Johnny Stecchino.

In sostanza un film per tutti, senza violenze e con poco nudo, che però sembra più adatto a degli appassionati di nicchia o a qualcuno che voglia completare la visione di tutto quello in cui sia stato presente Roberto Benigni.

Chi era "Maurino"?