"Cado dalle nubi" è un film di ormai 15 anni, e li dimostra soltanto in un solo aspetto, la differenza tra la Milano di allora e quella di oggi, specificamente nell'aspetto immobiliare, mostrando scene con carrellate della skyline, dove non si vede ancora nessuno dei grattacieli tipici costruiti negli ultimi anni.
La trama è quella di un giovane musicista pugliese, al limite tra uno scansafatiche illuso, ed uno dedito e concentrato nel proprio sogno che tenta tutto il possibile per realizzarlo.
E' un cantautore, ma il suo repertorio è interamente basato su canzoni scritte per la propria ragazza, la quale continuando a vederlo lontano dal diventare famoso e ricco e dal poterle garantire un futuro, lo lascia.
Il protagonista, "Checcho" nel film, interpretato da Checco Zalone, all'anagrafe Luca Medici, decide dunque di dirigersi verso Milano, dove ha dei parenti, in quanto unica terra che possa garantirgli sbocchi per la sua arte.
Da li inizia tutta una serie di scene, talvolta surreali, in cui si confrontano e scontrano culture, quella del sud e quella del nord, gli etero e i gay, l'uomo e la donna, i giovani e la famiglia, le quali danno luogo a diverse sorprese.
Il film scorre davvero bene, fa appassionare alla storia ed ai personaggi, e pur non avendo grosse pretese, raggiunge tutti i propri scopi, infatti intrattiene, fa ridere e sorridere, e fa riflettere sugli argomenti trattati.
Bene anche la durata e la sceneggiatura, sempre opera di Checco Zalone.
Meno bene alcuni membri del cast, su tutti la ragazza di cui il protagonista si innamora e con cui, spoiler, si consacra il finale "e vissero tutti felici e contenti", che proprio dispensa una performance recitativa tremenda, spaziando dal sembrare fuori dalla comfort zone in certe scene, alla eccessiva teatralità in altre.
In sostanza un film ben pensato, ben scritto e piuttosto ben fatto, che avrebbe potuto anche essere più serio, e non avrebbe comunque perso gran parte del suo senso.
Una pellicola consigliabile a tutti, senza violenza o eccessi di nessun tipo, che tratta bene degli argomenti ancora attuali, per questo la prima frase su come il film non sia invecchiato male, e che lo fa con leggerezza ed ironia, elementi che permettono spesso di far arrivare bene un messaggio.