sabato 8 giugno 2024

"Che pasticcio, Bridget Jones!" (2004) #Recensione

 "Che pasticcio, Bridget Jones!" (In originale : Bridget Jones - The edge of reason), è il secondo capitolo della saga di Bridget Jones, tratto dall'omonimo libro.

La trama è la stessa, medesima, identica, del primo film. Lei è in sovrappeso, si duole di se stessa e della vita, crea incomprensioni e momenti di imbarazzo, alimenta i propri rimugini al limite della paranoia, e lascia e riconquista Mark numerevoli volte. 
Nel mezzo a tutto c'è Hugh Grant, che riprende anch'egli il proprio ruolo, che si comporta nella stessa maniera del primo capitolo, cercando di portarla a letto, fregandosene di lei quando è in difficoltà, e lottando a mani nude con il rivale in amore.
Ad un certo punto la storia si sposta in Tailandia, cosa che sembra essere ricorrente nei sequel pessimi, come era accaduto già per Hangover 2.
 
Che il film sia una copia del primo non vi sono dubbi, che ne sia una brutta copia, appare altrettanto palese.
Sembra un Fantozzi venuto male, con tanto di settimana bianca e discesa disperata dopo aver mentito riguardo alle proprie abilità da parte della protagonista.
Questo film non fa mai ridere, mai pensare, mai appassionare, in compenso irrita molto nel modo in cui vengono riproposti all'infinito i soliti concetti. 
Si da per scontato che quello che ha funzionato nel primo, in quanto sorpresa che nessuno si aspettava, permetta di ottenere lo stesso risultato in questo episodio.
 
Si salva la recitazione, bene un po' tutti nei rispettivi ruoli, d'altronde si sta parlando di attori di alto livello.

In sostanza un film che non aveva ragione di esistere, e che non ha niente da dire, soprattutto niente da aggiungere al primo capitolo. Un film fastidioso nella sua banalità e che non rende l'agonia affatto breve con i suoi 105 minuti di durata, quindi sconsigliabile a tutti, specialmente a chi ha amato quel piccolo capolavoro che è stato invece il primo film della saga, e che piacque un po' a tutti, anche a coloro che non sono affatto appassionati del genere.
 
Era comunque prevedibile che non venisse fuori un lavoro di valore, dato che i sequel difficilmente riescono in questo intento, e dato che il registra del primo film non ha diretto questo sequel. 

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