martedì 14 maggio 2024

"Il migliore dei mondi" (2023) #Recensione

 "Il migliore dei mondi" è un film uscito da poco, scritto ed interpretato dal comico abruzzese Maccio Capatonda, all'anagrafe Marcello Macchia.

La trama è quella di un tecnico informatico un po' disagiato che vive la propria ruotine giornaliera in maniera maniacale, con piccole scappatoie come feticismi e frequentazioni molto brevi.
Tutto cambia quando un giorno si ritrova catapultato in una specie di dimensione parallela, ossia nello stesso anno, ma in un mondo in cui la tecnologia si è fermata a due decenni prima.
L'impatto sarà duro, ma scoprirà o meglio riscoprirà, la semplicità del vivere in tanti suoi aspetti che ormai aveva dimenticato.
 
Non si tratta di una pellicola comica, anche se diverse scene regalano quantomeno dei sorrisi, ma più di un film che vuole far riflettere, ed in questo ottiene decisamente il proprio risultato.
Suscita decisamente un po' di effetto nostalgia, oltre a far nascere nello spettatore diverse riflessioni ed immedesimazioni su come sarebbe potuta essere la nostra vita se le cose fossero andate come nel film.
 
Bene anche le performance dei protagonisti, Maccio sembra ispirato ed è perfettamente calzante sia nella parte del paranoico che in quella dell'esploratore nel tempo, come adeguata sembra la figura e la recitazione di Martina Gatti (Viola nel film), nella parte di una giovane "sciallata" che si lascia guidare dalle emozioni e dall'empatia verso il prossimo.
 
Nota dolente, molto dolente, tutta la scena relativa a Steve Jobs, chiamato nel film "Stefano Lavori", che non vive più a Cupertino in California, ma a Copertino, in provincia di Lecce. Tutta una serie di giochi di parole, di logistica, ed una serie di azioni ed interazioni con il protagonista pessime, con un livello di umorismo davvero patetico. 

Parentesi Apple a parte, rimane un film ben pensato e piuttosto ben fatto, senza troppe pretese, che fa della sua semplicità un po' in tutti i suoi aspetti, il proprio punto di forza. Ed è proprio questa semplicità che lo rende alla fine un intrattenimento leggero e consigliabile a tutti, salvo i più piccoli data la presenza di alcune scene per adulti.

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