giovedì 4 aprile 2024

"Alcoholocaust" - Jim Jefferies

 "Alcoholocaust" è uno spettacolo per la televisione del comico australiano Jim Jefferies. 
La registrazione è per la precisione del 2010, ed avvenne in un teatro di Londra.
 Il suo nome era già ben conosciuto nell'ambiente, avendo egli già all'attivo diversi spettacoli ed alcuni "Stand-up specials".
 
Nello specifico il risultato è praticamente il medesimo già descritto nel post riguardante un'altro suo spettacolo, più recente, dal titolo "Freedumb", in entrambi infatti sembra presentarsi un enorme divario tra il valore delle sue riflessioni su concetti globali, come il ruolo delle religioni o le dinamiche di coppia, e quello delle sue storie di vita vissuta, che per quanto infiocchettate e dichiarate reali, non appaiono poi cosi particolari e sembranno non combaciare particolarmente bene con l'altra metà della sua performance.

In questo spettacolo parte analizzando le interazioni tra uomo-donna, e tra etero e gay, che per quanto sia argomenti già sentiti e risentiti, vengono da parte sua trattati in modo pungente ed originale, ad un ottimo passo denso di battute, per poi alternarli nuovamente con sue esperienze di spettacoli avvenuti in zone di guerra nel mondo, che lasciano in parte la sensazione di racconti da campeggio, raccontati come accade da parte dei giovani nei momenti di villeggiatura perchè difficilmente qualcuno potrebbe mai confutarli.
Il tutto si ripete in maniera ciclica nella seconda parte, dove una colorita e diretta critica alle religioni, in particolare quella cristiana, lascia poi spazio a tutta una storia che copre addirittura quasi 1/3 dello spettacolo, riguardo ad una sua esperienza personale con delle trasgressioni di vario tipo.

In sostanza rimane uno spettacolo da vedere, perchè la parte qui sopra elogiata è davvero di valore, dimostrando, anzi consolidandone il ruolo di uno dei migliori al mondo nell'analisi della nostra società, pur con la consapevolezza che questa alternanza ad aneddoti molto specifici e molto dettagliati, possa piacere altrettanto o che tutta la distanza tra gli argomenti possa invece risultare poco apprezzata.



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