lunedì 4 dicembre 2023

El sentido del cacao (2019) #Recensione




"El sentido del cacao" è un brevissimo documentario spagnolo del 2019 (solo 19 minuti), ma molto interessante.
Si basa su un aspetto forse un po' trascurato dalla nostra società, ossia la perdita del senso del gusto, e lo fa partendo subito con una premessa che colpisce e rapisce immediatamente lo spettatore, la prima frase che appare sullo schermo è infatti una riflessione, riguardande come tutti noi, al di là di quale sia la nostra nazionalità e lingua, conosciamo come venga definita una persona che ha perduto la vista, l'udito o la voce (cieco, sordo o muto), ma come si chiama una persona che ha perso il senso del gusto?

Inoltre sorprende come il numero di persone che sono affette da tale condizione in tutto il mondo sia più alto di quello che si potrebbe pensare, semplicemente non sembra esserci stato un particolare interesse verso questa problematica e un forte desiderio nel cercare di fare qualcosa per risolverla o quantomeno migliorarla.

Ecco che entra in gioco Jordi Roca, mastro pasticcere catalano, di Girona, che dopo aver assistito alla perdita del senso del gusto da parte di un amico, decide di affrontare il problema in prima persona, con le conoscenze culinarie che possiede, ed il risultato è altrettanto interessante quanto la premessa.
Egli sceglie infatti la strada di provare a far risvegliare tale senso, o almeno di cercare di far rivivere ad una persona le stesse sensazioni ed emozioni che tale senso dà, attraverso la creazione di piatti estremamente particolari e personalizzati.
La sua idea è quella di realizzare dei cibi, basati sulle esperienze personali di vita vissuta delle singole persone, ossia le attività, il luoghi, i sapori e gli odori, che più le hanno stimolate durante la loro esistenza.
Questo insieme di elementi, uniti finemente con cura e passione, finiscono per riuscire, secondo alcuni dei partecipanti all'"esperimento", a far rivivere sensazioni legate al senso del gusto, ormai sopite da anni.

L'approccio è innegabilmente particolare ed interessante, ed i risultati iniziali sembrerebbero dar ragione al giovane Jordi, ma tutto questo è più nel campo della medicina e della psicologia, quello che si può dire invece rispetto al campo della cinematografia, è che siano 19 minuti certamente intriganti e ben montati, su di un argomento, come detto, innegabilmente originale. Consigliatissimo a tutti quindi, proprio perchè in ogni caso il poco tempo che la visione richiede, vale certamente la candela.

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