giovedì 6 ottobre 2022

Gli anni più belli (2020) #Recensione

 "Gli anni più belli" (nella versione internazionale : "Best years") è un film di Gabriele Muccino, uscito nel 2020.

La trama è semplice e molto stereotipata dell'italiano medio, una serie di amici, cresciuti insieme, si trovano a vivere tutte le vicende della vita, ritrovandosi sempre in qualche modo intrecciati tra loro. Sullo sfondo della narrazione però, vengono ripercorsi parallelamente molti dei fatti reali storici avvenuti negli ultimi decenni, quali la caduta del muro di Berlino per esempio, in una sorta di linea guida, un orologio sociale, che ha scandito non solo le vite dei protagonisti, ma quelle di tutti.

Da buona commedia italiana, il tema principale è ovviamente l'amore, visto principalmente sotto il punto di vista dell'incertezza e dell'irrequietezza, che con la maturazione mentale dei protagonisti, si trasforma insieme ad altri aspetti della vita, in certezze e pacificazioni. Su questo aspetto Muccino fa un buon lavoro, certamente il film tende ad essere un dipinto del personalismo, che forse appartiene all'uomo italico più che ad altri popoli, ma anche del perdono ed è un buon attestato, senza essere troppo scontato, di come il bene possa trionfare, in alcuni scenari, anche se appaiono del tutto marci. 
Su tutto la frase di Maria Teresa di Calcutta, eccezionale e calzante nel film "Le cicatrici sono il segno che è stata dura, il sorriso è il segno che ce l'abbiamo fatta".
 
 
Il cast è più o meno il meglio degli attori contemporanei nostrani, nella fascia d'età richiesta dalla storia, o almeno certamente una ottima selezione dei più noti. Si va da Claudio Santamaria, a Micaela Ramazzotti, da Kim Rossi Stuart a Pierfrancesco Favino, i quali si sono comportati degnamente a livello di performance recitativa.
Menzione speciale per Emma Marrone, di professione cantante, che ha recitato ormai in alcuni film, e che ha sorpreso per carisma e disinvoltura sul set.
 
Una curiosità positiva è come, svolgendosi la storia in vari decenni e quindi necessitando di mostrare gli attori in gioventù, gli attori scelti per rappresentare quelli sovracitati da giovani, siano straordinariamente simili fisicamente (a loro stessi "da grandi"), assolutamente credibili, complimenti meritati a chi abbia fatto i cast scovandoli. Lo stesso purtroppo non si può dire per la loro recitazione, dove tra il romanesco molto marcato ed il loro mangiarsi molte delle parole, il risultato di alcune scene tende a non essere al pari del resto delle altre.

In conclusione è un film per tutti, bambini esclusi per il linguaggio ed alcune scene, dal quale alcuni riusciranno ad estrapolarne il buono, da quella che comunque è una commedia chiassosa all'italiana, con molti dei soliti concetti e molti dei
soliti attori.

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